Le tartarughine marine del Mar Rosso hanno caldo e nascono soprattutto femmine

Una ricerca saudita ed egiziana: la femminilizzazione potrebbe essere già in atto. In Arabia saudita in corso le consultazioni per la tutela marina

[7 Dicembre 2020]

Lo studio “Potential feminization of Red Sea turtle hatchlings as indicated by in situ sand temperature profiles”, pubblicato su Conservation Science and Practice da un team di biologi della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) e dell’Egyptian environmental affairs agency del ministero dell’ambiente dell’Egitto, ha analizzato le temperature della sabbia nei siti di nidificazione delle tartarughe marine sulle coste del Mar Rosso e ne è emerso che i piccoli di tartarughe marine nati nella regione potrebbero essere prevalentemente femmine. I ricercatori evidenziano che «Questi risultati hanno implicazioni significative per la sopravvivenza delle specie di tartarughe marine con l’aumento della temperatura, guidato dal cambiamento climatico antropogenico».

La principale autrice dello studio, Lyndsey Tanabe, che studia l’ecologia della nidificazione e le strategie di conservazione delle tartarughe marine sotto la supervisione di Michael Berumen del Red Sea Research Center della KAUST, spiega che «Le tartarughe marine sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti di temperatura perché mostrano una determinazione del sesso dipendente dalla temperatura, il che significa che il sesso dei piccoli è determinato dalla temperatura del nido durante l’incubazione». Nel Mar Rosso vivono 5 delle 7 specie di tartarughe marine conosciute e le  tartarughe verdi (Chelonia mydas) in via di estinzione e le tartarughe embricate (Eretmochelys imbricata) in pericolo di estinzione nidificano lungo le sue coste.

Secondo la ricerca sulle tartarughe marine, la temperatura massima per mantenere un rapporto paritario tra i sessi alla nascita è di 29,2 gradi Celsius, al di sopra del quale nascono prevalentemente femmine. Temperature superiori a 33 gradi Celsius possono causare nelle tartarughine marine deformità e persino mortalità di massa.

La Tanabe ricorda che «Le tartarughe marine sopravvivono dal tardo Triassico e si sono adattate ai cambiamenti climatici del passato. L’attuale tasso di variazione della temperatura per cause antropogeniche è senza precedenti. Per migliorare la nostra comprensione sull’attuale popolazione di tartarughe, abbiamo esaminato i profili della temperatura della sabbia nei siti di nidificazione del Mar Rosso».

Il team saudita ed egiziano ha selezionato in tutta la regione del Mar Rosso i s 5 siti preferiti per nidificare dalle tartarughe marine embricate e verdi. Ogni 15 minuti, per 5 mesi (da maggio a settembre 2018, corrispondente alla presunta stagione di nidificazione), dei data logger automatizzati hanno raccolto i dati sulla temperatura della sabbia nelle profondità dei nidi di entrambe le specie. In tutti i siti di studio, ad eccezione di Small Gobal Island nel Mar Rosso settentrionale, la temperatura della sabbia ha superato i 29,2 gradi Celsius in tutti i siti di studio e «Questi risultati suggeriscono che la femminilizzazione dei piccoli potrebbe già essere in atto».

La Tanabe sottolinea che «Dobbiamo essere cauti nel sostenere che la femminilizzazione sta sicuramente accadendo. Il Mar Rosso è generalmente più caldo di altre spiagge di nidificazione in tutto il mondo, quindi queste tartarughe potrebbero essersi già adattate a una soglia di temperatura cardine più alta. È preoccupante, tuttavia, che in alcuni siti sono state misurate temperature della sabbia fino a 36 gradi Celsius. Questo potrebbe rappresentare una notevole minaccia per la loro sopravvivenza».

I risultati dello studio contribuiranno alle consultazioni nazionali sulla tutela marina in corso in Arabia saudita, in particolare alla luce dei mega progetti proposti lungo le coste del Mar Rosso.

Tanabe sta anche studiando le dinamiche e la genetica della popolazione delle tartarughe marine e le minacce come l’inquinamento da plastica e metalli pesanti e conclude: L a comprensione di questi fattori è fondamentale per il successo delle strategie di conservazione. Spero che questi progetti di sviluppo diano la priorità alla conservazione dei siti di nidificazione delle tartarughe, specialmente quelli che possono produrre rapporti sessuali equilibrati».