Le macchie più scure dei maschi di giraffa sono un segno di status sociale, non dell’età

Una nuova scoperta realizzata grazie a uno studio di lunga durata in Namibia

[1 Ottobre 2019]

Secondo lo studio “Relationships between male giraffes’ colour, age and sociability”, pubblicato su Animal Bahaviour da un team di ricercatori australiani, francesi e britannici, i maschi di giraffa più scuri sono più solitari e meno sociali rispetto a quelli che hanno una colorazione più chiara. Si tratta di uno studio a lungo termine che ha rivelato qualcosa di inedito: il colore delle macchie dei maschi di giraffa riguarda più il loro status sociale che l’età, come invece si pensava in precedenza.

La principale autrice dello studio, Madelaine Castles della School of biological science dell’università del Queensland, ha spiegato che «I maschi di giraffa tendono a scurire mentre invecchiano, ma alcuni maschi non scuriscono mai e altri addirittura perdono la pigmentazione. Ora sappiamo che – anziché indicare semplicemente l’età – il colore può mostrare le condizioni fisiche dei maschi ed essere utilizzato come un modo per segnalare agli altri la loro capacità competitiva. Il colore dei maschi di giraffe può funzionare in modo simile alla criniera del leone, dato che i leoni con una criniera scura sono generalmente dominanti e vengono preferiti dalle femmine. Pensiamo che i maschi di giraffe più scuri e dominanti utilizzino una tattica di accoppiamento spesso di successo ma rischiosa, vagando tra i gruppi di giraffe in cerca di femmine sessualmente recettive. Al contrario, i maschi più chiari e meno dominanti potrebbero trarre vantaggio, per così dire, da una brutta situazione restando con le femmine nella speranza di essere fortunati quando un maschio dominante non è in giro».

La ricerca è stata finanziata principalmente dalla National Geographic Society, con un sostegno fornito anche da: Leiden Conservation Foundation, Giraffe Conservation Foundation, Australian Geographic Society, Wilderness Wildlife Trust e Namibia Nature Foundation. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno utilizzato fotografie e dati di 66 maschi raccolti in 12 anni nell’Etosha National Park in Namibia. Grazie a 1.793 fotografie e alla verifica della gregarietà rispetto alla socievolezza, rappresentata dal tempo trascorso da un maschio da solo o all’interno di un gruppo, è emerso che nella maggior parte dei maschi di giraffe le macchie si scuriscono con l’età, ma con eccezioni significative a questa tendenza. Dei 66 soggetti esaminati, in realtà 9 invecchiando sono diventati più pallidi, altri hanno mantenuto la colorazione chiara che avevano in gioventù, senza mai passare dal marrone al quasi nero. Come spiegano gli autori dello studio: «Questo suggerisce che il colore non sia solo un tratto basato sull’età ma potrebbe essere un tratto sessuale secondario».

Stare vicino alle femmine offre numerosi benefici per i maschi subordinati più giovani. Secondo lo studio, ritardare l’accoppiamento dà a queste giraffe il tempo di crescere e incrementare la loro forza, «una decisione che probabilmente si dimostrerà maggiormente benefica per tutta la vita. Allo stesso tempo, le femmine in calore potrebbero essere più disposte ad accoppiarsi con maschi che conoscono rispetto a quelli sconosciuti».

Un’altra autrice dello studio, Anne Goldizen, anche lei dell’università del Queensland, ha concluso: «Questi risultati sono solo l’inizio della comprensione del colore della giraffa. Il prossimo passo è scoprire come il colore potrebbe essere un segnale delle condizioni di un maschio. Il colore potrebbe essere collegato al testosterone, al calore, alla dieta, alla genetica o a una combinazione di più fattori. Più impariamo sulle giraffe, più domande ci sono. E le giraffe sono state recentemente spostate da “of least concern” a “vulnerable” nella Lista rossa Iucn, quindi ulteriori ricerche su questi giganti gentili sono fondamentali».