Le lontre sopravvivono nell’acqua fredda grazie ai loro muscoli

Le lontre sono riscaldate internamente dalla perdita termogenica dai loro muscoli scheletrici che elevano il loro tasso metabolico

[13 Luglio 2021]

Le lontre marine (Enhydra lutris) sono i più piccoli mammiferi marini e, dato che vivono nell’acqua fredda, tenersi al caldo è una priorità assoluta, ma la loro folta pelliccia ci riesce solo fino a un certo punto. Da tempo si sa che un metabolismo elevato produce il calore di cui hanno bisogno per sopravvivere, ma non si sapeva come lo producessero.

A rivelarlo è lo studio “Skeletal muscle thermogenesis enables aquatic life in the smallest marine mammal”, pubblicato su Science da un team di ricercatori statuinitensi guidato da Traver Wright della Texas A&M University – College Station e dell’ University of Texas Medical Branch che ha scoperto che «I muscoli delle lontre marine usano abbastanza energia attraverso la respirazione con perdite di energia non utilizzata per svolgere compiti, che spiega il loro alto tasso metabolico». Una scoperta spiega come le lontre marine sopravvivono in acque fredde.

Wright, un fisiologo esperto di metabolismo dei muscoli scheletrici umani e, insieme al suo team ha raccolto campioni di muscolo scheletrico dalle lontre marine settentrionali e meridionali di età e massa corporea diverse. Poi i ricercatori hanno misurato la capacità respiratoria, la velocità con cui il muscolo può utilizzare l’ossigeno, scoprendo che l’energia prodotta dal muscolo è utile per qualcosa di più del semplice movimento.

Wright spiega che «Per lo si pensa ai muscoli come qualcosa che lavora per muovere il corpo. Quando i muscoli sono attivi, anche l’energia che usano per il movimento genera calore. Poiché il muscolo costituisce una grande porzione della massa corporea, spesso il 40-50% nei mammiferi, può riscaldare rapidamente il corpo quando è attivo. I muscoli possono anche generare calore senza lavorare per muoversi, utilizzando un cortocircuito metabolico noto come leak respiration».

Una forma di calore generato dai muscoli con la quale abbiamo più familiarità sono i brividi e Wright spiega ancora che «Questo movimento involontario consente al corpo di attivare i muscoli contraendosi per generare calore, mentre la leak respiration può fare lo stesso senza i tremori. Una delle scoperte più sorprendenti è stata che anche i muscoli delle lontre marine appena nate aveva un tasso metabolico alto quanto quello degli adulti. Questo evidenzia davvero come la produzione di calore sembra essere il fattore trainante nel determinare la capacità metabolica dei muscoli in questi animali».

Per vivere nelle acque fredde le lontre marine hanno bisogno di molta energia: per poter svolgere le loro attività quotidiane e alimentare il loro elevato metabolismo, ogni giorno mangiano fino al 25% della loro massa corporea. «Mangiano molti frutti di mare, compresi granchi e vongole che sono popolari tra gli umani, il che in alcune aree può causare conflitti con la pesca» ricordano i ricercatori.

Wright sottolinea che «Sappiamo quanto i muscoli siano fondamentali per gli animali per attività come la caccia, evitare i predatori e trovare compagni, ma questa ricerca evidenzia come anche altre funzioni dei muscoli siano fondamentali per la sopravvivenza e l’ecologia degli animali. La regolazione del metabolismo dei tessuti è anche un’area attiva della ricerca nella battaglia per prevenire l’obesità. Questi animali possono darci indizi su come il metabolismo può essere manipolato negli esseri umani sani e in quelli con malattie nelle quali è interessato il metabolismo muscolare».

Wright conclude: «C’è ancora molto che non sappiamo sulle lontre, incluso il modo in cui regolano il loro metabolismo muscolare per aumentare il caldo su richiesta. Questo è davvero solo il primo sguardo ai muscoli di questi animali e non sappiamo se tutti i vari tipi di muscoli sono gli stessi, o se anche altri organi potrebbero avere un’elevata capacità di generare calore».