Le larve di zanzara vampire cannibali che “lanciano” la testa (VIDEO)

Uno studio rivela come le larve di zanzara carnivore catturano le loro prede: altre larve di zanzara

[18 Ottobre 2022]

Tutti sanno che le zanzare succhiano il sangue ma non molti sanno che alcune larve di zanzara sono anche cannibali. Come spiega Robert Hancock, che insegna biologia alla Metropolitan State University di Denver, «Prima di diventare adulte, le larve di zanzara vivono in laghi, stagni, fiumi, ruscelli e persino nei giardini dei quartieri. Mentre la maggior parte delle larve di zanzara si nutre di alghe e batteri, alcune si nutrono di altri insetti acquatici, comprese altre larve di zanzara».

Hancock  ha osservato per la prima volta le larve di zanzara che attaccavano altre larve al microscopio durante il corso di laurea negli anni ’80 e ora ricorda che «E’ stato così incredibilmente veloce. L’unica cosa che avevamo visto è stato qualcosa di sfocato in azione».

Da allora,  progressi nella tecnologia dei video e dei microscopi hanno permesso aa Hancock e ai suoi studenti di osservare le zanzare in modo estremamente rallentato e ora il suo rivoluzionario studio “Mosquitoes Eating Mosquitoes: How Toxorhynchites amboinensisPsorophora ciliata, and Sabethes cyaneus (Diptera: Culicidae) Capture Prey” pubblicato recentemente su  Annals of the Entomological Society of America. mostra non solo come le zanzare mangiano le altre larve, ma anche come lo fanno.

Infatti, lo studio di Hancock e del suo team include 10 video di larve di tre specie di zanzare: Toxorhynchites amboinensis e Psorophora ciliata si cibano di altre larve di insetti, Sabethes cyaneus si nutre di microrganismi e talvolta di altre larve.

La tecnica di caccia più impressionante è quella delle larve di Toxorhynchites e Psorophora che colpiscono la preda con un’improvvisa estensione del collo, per lanciare la testa lontano dal loro corpo e verso la preda. Contemporaneamente, le  loro mandibole e diversi pennelli simili a baffi si aprono e poi si chiudono a scatto sulla preda al momento dell’impatto. I ricercatori dicono che «L’esclusiva azione di propulsione della testa simile a un arpione sembra essere generata dalla larva che prima crea pressione all’interno dei suoi segmenti addominali e poi la rilascia rapidamente».

Hancock ricorda la sua sorpresa quando lui e i suoi ricercatori visto per la prima volta il video super-rallentato di questa predazione: «L’ho visto per primo e mi è caduta la mascella. E lo fa ancora ogni volta che lo guardo».

Invece, le larve di zanzara Sabethes usano le lunghe code per trascinare la preda verso la testa, quindi aprono le mandibole e le mascelle, un apparato boccale a tenaglia, e  si aggrappano alla preda mentre la portatano verso di loro. Per farlo utilizzano la coda, chiamata “sifone” perché funge da tubo di respirazione per le larve di zanzara mentre sono appese a testa in giù sotto la superficie dell’acqua

Hancock  sottolinea che «Anche l’uso della coda da parte delle larve è stata una sorpresa».

Entrambi questi meccanismi di attacco durano circa 15 millisecondi e Hancock evidenzia che «Quella velocità indica un comportamento quasi riflessivo chiamato schema di azione fissa. E’ paragonabile all’azione della deglutizione, che comporta più movimenti muscolari che lavorano insieme in un batter d’occhio. Tutte queste cose devono funzionare di concerto: lo facciamo tutti in modo automatico. Ed è esattamente quello che devono essere questi (attacchi di larve di zanzare). E’ un pacchetto completo».

Le zanzare Toxorhynchitis e Psorophora sono famose per le loro caratteristiche predatorie. La Toxorhynchites è stata studiata come un potenziale strumento per il controllo delle zanzare portatrici di germi perché predano la specie Aedes, che diffonde malattie zoonotiche come la malaria e la Zika, dato che una singola larva di Toxorhynchites potrebbe consumare fino a 5.000 larve di Aedes prima di diventare adulta. Le zanzare Toxorhynchites adulte sono alcune delle più grandi al mondo, così come lo Psorophora <, ma da adulte si nutrono solo di nettare e linfa.

Hancock ha filmato gli attacchi cannibali nel 2020 utilizzando una fotocamera digitale ad alta velocità in grado di scattare più di 4.000 fotogrammi al secondo. Le luci necessarie per osservare le larve al microscopio erano così luminose e calde che hanno dovuto usare filtri protettivi per non cuocere le larve e i ricercatori hanno dovuto indossare occhiali da sole scuri per proteggersi  gli occhi.

Hancock ha studiato le zanzare per la maggior parte della sua carriera e conclude che «Questa nuova ricerca può aiutare a svelare i misteri della natura, specialmente nelle specie acquatiche. I video potrebbero aprire gli occhi delle persone sulle specie che vivono anche nelle più piccole pozze d’acqua. I piccoli contenitori d’acqua che non si spostano sono il principale dominio delle zanzare».

Vommentando lo studio in un’ in una e-mail alla CBC, Daniel Peach , un entomologo dell’università della Georgia che non ha partecipato alla ricerca, ha ricordato che «La maggior parte delle larve di zanzara mangia materiale in decomposizione, quindi il fatto che alcune abbiano sviluppato capacità di caccia è davvero singolare. Penso che questa ricerca evidenzi che le zanzare non sono monolitiche, ogni specie è unica e ha una nicchia diversa, anche nella fase larvale. Penso che sia un lavoro molto interessante che mostra comportamenti interessanti delle zanzare che sono relativamente trascurati. I predatori acquatici, dagli squali agli insetti, affrontano alcune sfide uniche nel modo per catturare le prede ed è affascinante saperne di più su come lo fanno le larve di zanzare predatrici».

Videogallery

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