Le grandi organizzazioni mondiali e la salvaguardia della biodiversità
Unesco: «Il primo passo che possiamo fare è unire le forze per proteggere il 30% del pianeta entro il 2030»
[14 Ottobre 2021]
Intervenendo alla sessione ministeriale della 15esima conferenza delle parti della Convention on Biological Diversity (COP15 CBD) in corso a Kunming, in Cina, un o dei relatori ha ricordato che «E in un contesto di crisi che ci incontriamo in questo segmento. L’umanità sta affrontando sfide ambientali senza precedenti, tra le quali la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico».
Il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, ha sottolineato che «La biodiversità e il cambiamento climatico sono strettamente interconnessi con gli ecosistemi terrestri e marini, che fungono da bacini di assorbimento del carbonio di fondamentale importanza. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico agisce come un motore diretto della perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici. La nostra ricerca stima che, se alcuni servizi ecosistemici, come quelli delle foreste, della pesca e degli impollinatori, collassano, i Paesi a basso reddito potrebbero perdere circa il 10% del loro PIL all’anno entro il 2030».
L’amministratore dell’United Nations Development Programme (UNDP), Achim Steiner, ha ribadito che «Il mondo sta affrontando una “tripla crisi”: l’accelerazione dei cambiamenti climatici, le conseguenze socioeconomiche senza precedenti del Covid-19 e il continuo degrado degli ecosistemi e della biodiversità. Ora è tempo per tutti i Paesi di ripensare e progettare i propri percorsi di progresso. La finanza è al centro di questa trasformazione, anche perché molti investimenti stanno infliggendo danni immensi al nostro mondo naturale. Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite ha scoperto che 9 dollari su 10 pagati agli agricoltori ogni anno per il sostegno agricolo danneggiano la natura e finanziano la crisi climatica».
Esperti di organizzazioni internazionali, tra cui l’Unesco, l’UNDP e l’ International Labor Organization (ILO) hanno parlato degli sforzi compiuti nell’affrontare i problemi causati dalla crisi ambientale. Qu Xing, vicedirettore generale dell’Unesco ha sottolineato che «Il primo passo che possiamo fare è unire le forze per proteggere il 30% del pianeta entro il 2030. Con 727 riserve della biosfera, 169 geoparchi globali e 218 siti del patrimonio mondiale naturale, l’Unesco protegge già zone equivalenti alla superficie della Cina».
Nel 2015, l’ International Labor Organization (ILO) ha adottato linee guida per una transizione equa verso economie e società sostenibili dal punto di vista ambientale e affermato Chihoko Asada-Miyakawa, assistente del direttore generale dell’ILO, ha evidenziato che «Mentre ci riprendiamo dal Covid-19, le linee guida forniscono indicazioni a governi, datori di lavoro e lavoratori per pacchetti di recupero verde e sviluppo verde in aree come la conservazione dell’ecosistema e la conservazione della biodiversità».
L’UNDP sta lavorando con partner importanti come Adaptation Fund, Global Environment Facility (Gef) e Green Climate Fund e Steiner ha vfatto notare che «Attualmente supportiamo un portafoglio di 3,2 miliardi di dollari in 138 Paesi che viene investito nella gestione degli ecosistemi e nella conservazione della biodiversità».
Alla COP15 CBD Gef e UNDP hanno approvato la Fast-tracking Action e in una dichiarazione congiunta hanno annunciato il loro impegno a «Sostenere rapidamente i governi per prepararsi alla rapida attuazione del post-2020 Global Biodiversity» che sarà adottato dalla seconda sessione della COP15 CBD nel maggio 2022.
Gef e UNDP sono convinti che «Sarà necessaria un’azione urgente per avviare la sua attuazione alla scala richiesta dall’attuale perdita di biodiversità. I negoziati in corso per l’ottavo Replenishment del Gef hanno incluso una promettente discussione sulla necessità di un aumento significativo dei finanziamenti per la biodiversità per il prossimo ciclo di finanziamento (2022 – 2026) per aiutare i Paesi a rispondere all’ambizioso post-2020 global biodiversity framework. La Gef-8 Programming Directions strategy ha delineato un piano ambizioso per aiutare i Paesi a raggiungere i nuovi obiettivi della biodiversità».
Per prepararsi a questo investimento, il Gef, in collaborazione con l’UNDP e l’United Nations environment programme, «Frnirà finanziamenti immediati e supporto tecnico ai governi dei Paesi in via di sviluppo attingendo dal GEF-7 risorse di attività abilitanti nell’area focale della biodiversità. Il sostegno del Gef è progettato per aiutare ad accelerare l’attuazione del nuovo quadro una volta che sarà formalmente concordato il prossimo anno alla COP-15. Attraverso questa iniziativa, il Gef sosterrà i Paesi per condurre una rapida revisione dell’allineamento delle strategie e dei piani d’azione nazionali sulla biodiversità (NBSAPs) esistenti con il nuovo framework, al fine di identificare i settori chiave che dovranno essere aggiornati e perfezionati alla luce del nuovo framework e dei nuovi obiettivi globali, compreso il sostegno per coinvolgere i principali stakeholders nel processo di revisione per garantire un approccio whole of society e ridurre gli ostacoli nell’attuazione. Questo processo di revisione mirerà a garantire l’attuazione continua degli obiettivi e dei traguardi sulla biodiversità durante e dopo la revisione». Le attività previste nel supporto fast-track comprendono «Una revisione e l’identificazione delle opportunità relative alla coerenza delle politiche e all’integrazione della biodiversità nelle politiche nazionali, valutazioni dei sistemi di monitoraggio nazionali e analisi del finanziamento della biodiversità, compresi possibili meccanismi innovativi che potrebbero aiutare a colmare il gap finanziario».
Secondo l’UNDP, «Questo lavoro mette in evidenza la reattività del Gef a un’opportunità irripetibile di rendere la biodiversità una priorità assoluta per la comunità globale, avviandola su un percorso per metterla alla pari con il cambiamento climatico come le due principali priorità ambientali globali».
Tutti gli esperti delle grandi organizzazioni internazionali hanno anche invitato i governi e le organizzazioni a sostenere ogni impegno con politiche, legislazione e attuazione e a rafforzare la cooperazione internazionale per la conservazione della biodiversità.