Le donne indigene dell’Argentina: basta terricidio, è un crimine contro la natura e l’umanità

Manifestazione a Buenos dopo una marcia di 2.000 Km: «Hanno seminato il Terricidio, mieteranno rivolta»

[24 Maggio 2021]

Il 22 maggio, un centinaio di donne indigene, rappresentanti dei 36 popoli indigeni che vivono in Argentina, hanno manifestato di fronte al Congreso nacional a Buenos Aires, per chiedere la fine del “terricidio”, un concetto che comprende lo sfruttamento delle risorse naturali, femminicidi, razzismo e colonialismo.

E’ così che le attiviste dal Movimiento de Mujeres Indígenas por el Buen Vivir hanno completato una marcia di 2.000 chilometri, iniziata il 14 marzo partendo da diverse parti dell’Argentina. Una marcia che fa parte della campagna Basta de Terricidio che chiede che questa pratica venga dichiarata un crimine contro l’umanità e che gli ecosistemi e le condizioni di vita delle comunità indigene vengano protetti.

Il Movimiento de Mujeres Indígenas por el Buen Vivir  ha sottolineatoi che «In una giornata storica, dopo due mesi di cammino instancabile, siamo arrivate ​​a Buenos Aires per stare davanti al Congresso della Nazione Argentina, lo stesso che commette il Terricidio impunemente e quotidianamente, siamo venuti a dirvi: Basta!».

Le donne indigene argentine spiegano che il 22 maggio è diventato il Día Global de Lucha: «Basta con il terricidio e l’anno prossimo torneremo con più forza. Saremo in migliaia a entrare al Congresso per chiedere che il terricidio sia considerato un crimine contro la natura e contro l’umanità, e che i terricidi i paghino con  condanne elevate per tutto ciò che hanno fatto. E’ iniziato un nuovo tempo, quello della plurinazionalità dei territori. La marcia iniziata il 14 marzo da vari territori multinazionali è giunta al termine, ma la rivoluzione è appena cominciata. Siamo donne di medicina, guardiane dei territori, guerriere, sagge della parola, donne indigene. Hanno seminato il terricidio, mieteranno rivolta».