Le cecilie del Sudamerica alla conquista della Florida

Gli strani anfibi serpentiformi trovati in un canale di Miami

[2 Agosto 2021]

Un team di ricercatori del Florida Museum of Natural History e della Florida Fish and Wildlife Conservation Commission ha pubblicato su Reptiles & Amphibians lo studio “First record of a caecilian (order Gymnophiona, Typhlonectes natans) in Florida and in the United States” che livela che le cecilie (cecilidi . Caeciliidae) sono arrivate ​​a Miami. Infatti, il biologi della Florida Fish and Wildlife (FWC) hanno catturato uno di questi strani anfbi vermiformi e privi di arti nel canale Tamiami e dicono che si tratta del «Primo esempio di cecilia introdotta negli Stati Uniti».

Grazie all’analisi del DNA, gli scienziati del Florida Museum of Natural History hanno identificare l’esemplare come un’anguilla di gomma, il nome locale che viene dato alla cecilia del Rio Cauca Typhlonectes natans,  il cui areale si estende tra la Colombia e il Venezuela (e forse Trinidad e Tobago). Gli esperti statuinitensi dicono che è troppo presto per prevedere il potenziale impatto sull’ecosistema locale di queste cecilie che si cibano di diverse specie di piccoli animali.

Di questo misterioso gruppo di animali solitari si sa molto poco: molte specie di cecilie passano la loro vita scavando sotto terra, mentre altre, tra le quali Typhlonectes natans, vivono esclusivamente in acqua dolce. Anche se somiglino a vermi o serpenti, sono un ordine separato di anfibi, distinto da rane, rospi, salamandre e tritoni. A seconda della specie, le cecilie possono variare in dimensioni da pochi centimetri a pollici a più di un metro e mezzo di lunghezza, hanno una pessima vista (il loro nome significa cecità) ma sono dotate di un paio di tentacoli sensoriali situati tra gli occhi e le narici, strutture sono uniche per le cecilie che possono aiutarle a trovare il cibo.

Nelle Americhe il loro areale più settentrionale si spingeva finora fino al Messico meridionale, che ospita un gruppo di cecilie terrestri, ma le cecilie vivono anche nelle aree tropicali dell’Africa e del sud-est asiatico. Resti fossili di antichi antenati dei cecilidi, risalenti a più di 170 milioni di anni fa, sono stati trovati i nel sud-ovest Usa ma, a parte le cecilie recentemente introdotte nel sud della Florida, nessun rappresentante di questo lignaggio vive oggi negli Stati Uniti.

Il principale autore dello studio, Coleman Sheehy III, responsabile della collezione di erpetologia del Florida Museum, è rimasto molto sorpreso: «Questo non era sul mio radar. Non pensavo che un giorno avremmo trovato una cecilia in Florida. Quindi, questa è stata una grande sorpresa».

Typhlonectes natans è la cecilia più comune nel commercio di animali domestici e si riproduce in cattività, dando alla luce piccoli vivi. Dato che questa specie viene solitamente  tenuta in acquari al chiuso e non può fuggire facilmente, Sheehy sospetta che qualcuno abbia abbia gettato via nel canale i suoi animali domestici indesiderati.

Nel suo areale nativo, Typhlonectes natans vive in corsi d’acqua caldi, lenti e poco profondi con abbondantevegetazione acquatica e  Sheehy fa notare che «Parti del C4 Canal sono proprio così. Questo potrebbe essere un ambiente in cui questa specie può prosperare».

Sheehy sottolinea che «Si sa molto poco di questi animali in natura, ma non c’è niente di particolarmente pericoloso in loro, e non sembrano essere predatori seri. Probabilmente mangeranno animali piccoli e verranno mangiati da quelli più grandi. Questa potrebbe essere solo un’altra specie non autoctona nel mix della Florida meridionale».

Sheehy ha saputo per la prima volta del ritrovamento di una cecilia in Florida quando nel 2019 gli ufficiali del FWC gli hanno inviato una fotografia di un animale simile a un’anguilla, lungo 60 centimetri circa, che avevano catturato in acque poco profonde durante un’indagine di routine nel canale Tamiami (C4 Canal). Dopo che la cecilia è morta in  cattività, è stata inviata al Florida Museum per ulteriori analisi. Da allora, Sheehy ha ricevuto molti altri esemplari e segnalazioni di cecilie nel canale e condurrà un lavoro sul campo nell’area per determinarne il numero e la portata dell’invasione. Ma intanto avverte che «A questo punto, non ne sappiamo davvero abbastanza per dire se le cecilie si sono stabilite nel C4 Canal. Questo è quello che vogliamo scoprire».