L’assiolo Rajah del Borneo riscoperto dopo 125 anni

Prime fotografie in assoluto di quella che potrebbe essere una specie insulare distinta

[14 Maggio 2021]

La sottospecie del Borneo dell’assiolo Rajah (Otus brookii brookii), documentata in natura per la prima volta dal 1892, potrebbe essere una specie unica e meritevole di essere protetta. A dirlo è lo studio “Rediscovery of Rajah Scops-Owl (Otus brookii brookii) on the island of Borneo”, pubblicato recentemente sul Wilson Journal of Ornithology  da Emily Card, Courtney Check  e Andy Boyce dello Smithsonian Migratory Bird Center. E  Boyce, che lavora anche per l’università del Montana, che è riuscito a fotografare questo sfuggente assiolo che vive nelle foreste di alta quota del Monte Kinabalu, nello Stato malese del Sabah, spiega che «La prima volta che ho visto l’assiolo è stata una progressione di emozioni piuttosto rapida: shock ed eccitazione assoluti per aver trovato questo mitico uccello, poi pura ansia di doverlo documentare il più velocemente possibile. In base alle dimensioni, al colore degli occhi e all’habitat, sapevo che era l’assiolo Rajah del Borneo. Inoltre, tenendo conto dei caratteri specifici del piumaggio di questo uccello, dei modelli di speciazione noti all’interno del genere Otus e dei modelli filogeografici degli uccelli montani nel Borneo e Sumatra, O. b. brookii è probabilmente una specie unica e sono necessari ulteriori studi».

Gli assioli  pesano circa 100 grammi. Entrambe le sottospecie di Assiolo Rajah sono originarie dell’Asia sudorientale: Otus brookii brookii sull’isola di Borneo e Otus brookii solokensis di Sumatra. In questa regione, i piccoli gufi del genere Otus mostrano spesso una rapida divergenza in seguito all’isolamento perché l’arcipelago indonesiano è composto da migliaia di isole che facilitano la divergenza delle specie, e il Borneo e Sumatra sono notissimi per i loro numerosi eventi di speciazione.

La scoperta fortuita è avvenuta nel maggio 2016 grazie a uno studio decennale  sull’evoluzione dell’avifauna sul Monte Kinabalu che si sviluppa in 7 aree di studio ad altitudini comprese tra 1.500 e 1.900 metri. Un progetto è stato guidato da TE Martin, un biologo della Montana Cooperative Wildlife Research Unit dell’università del Montana. Durante una ricerca sui nidi, nel maggio 2016, il tecnico Keegan Tranquillo informò Boyce, allora studente di dottorato all’università del Montana, di aver  individuato un assiolo più grande e con piumaggio diverso rispetto all’assiolo delle montagne (O. spilocephalus luciae ).

Boyce  commenta: «Sfortunatamente, siamo bravi solo a conservare ciò che sappiamo e ciò che denominiamo. Se questo raro uccello è endemico solo del Borneo ed è una specie, è più probabile un’azione di conservazione. Il nostro unico avvistamento durante questo studio intensivo conferma che questo assiolo vive in foreste montane mature, probabilmente sopra o sotto l’area di indagine. Quelle quote sono già minacciate dalla perdita di habitat dovuta ai cambiamenti climatici, alla deforestazione e all’industria dell’olio di palma. Per proteggere questo uccello, abbiamo bisogno di una solida conoscenza del suo habitat e della sua ecologia».

Quasi tutti i dati su questa specie vengono dalla sottospecie di Sumatra. Le vocalizzazioni, la distribuzione, la biologia riproduttiva e la dimensione della popolazione di Otus brookii brookii sono totalmente sconosciute. Nonostante la mancanza di informazioni sulle specie e sottospecie e l’apparente rarità dei taxa del Borneo, l’International Union for Conservation of Nature classifica l’assiolo Rajah come specie last concerned, quindi con un ris dotto pericolo di estinzione.

Allo Smithsonian Migratory Bird Center concludono: «Definire correttamente l’ecologia, la distribuzione e la posizione tassonomica di O. b. brookii potrebbe avere importanti implicazioni per la conservazione di entrambe le sottospecie di assioli, dato che ciascuna sarebbe una specie insulare endemica, Raccomandiamo indagini notturne a quote specifiche per studiare l’habitat, registrare le vocalizzazioni e raccogliere campioni di sangue o piume per risolvere la relazione tassonomica tra le sottospecie di O. brookii».