L’algoritmo di Life Delphi che può salvare i delfini

Registrati i vocalizzi e i comportamenti alimentari dei tursiopi per ottimizzare i dissuasori acustici che allontanano i cetacei dalle reti da pesca

[27 Dicembre 2021]

I ricercatori dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine (Cnr-Irbim) di Ancona, con la collaborazione dell’intero staff del parco di Oltremare di Riccione, hanno registrato per oltre 24 ore le emissioni sonore e il comportamento dei delfini e spiegano che «Questa attività si inserisce in un filone di ricerca condotto nell’ambito del progetto “Life Delfi”, in cui si stanno utilizzando dissuasori acustici, noti come pinger, in grado di ridurre le interazioni fra delfini e attività di pesca. Infatti i delfini, e in particolare i tursiopi, noti particolarmente per le capacità cognitive e di adattamento alle attività antropiche, hanno modificato le proprie abitudini alimentari per sfruttare le nuove opportunità di alimentazione legate alle attività di pesca».

Il progetto “Life Delfi”, finanziato delProgramma LIFE dell’Unione Europea e coordinato dal Cnr-Irbim di Ancona, vede coinvolti altri 9 partner: le Aree marine protette di Isole Egadi; Punta Campanella; Tavolara Punta Coda Cavallo; Torre del Cerrano, il Blue World Institute of Marine Research and Conservation, Legambiente, Filicudi WildLife Conservation e le università di Padova e Siena.

I delfini si avvicinano alle reti da pesca o addirittura seguono i pescherecci per cibarsi opportunisticamente del pesce catturato nelle reti o rigettato in mare come scarti dalle imbarcazioni. Al Cnr-Irbim ricordano che «In questa attività predatoria tuttavia i delfini possono ferirsi con gli attrezzi da pesca, ingerire pezzi di rete o addirittura rimanere intrappolati nelle reti (bycatch) con esiti letali. Per contro i pescatori subiscono danni economici da questa interazione perché i delfini rubano pesce dalle reti, lo rovinano o possono danneggiare le reti stesse».

La ricerca condotta al parco Oltremare e a bordo di imbarcazioni di pesca commercialepunta a  sviluppare algoritmi che «Consentiranno di rilevare anche in ambiente marino la presenza dei delfini. Il fine ultimo sarà quello di sviluppare dissuasori acustici più efficienti e in grado di attivarsi solo in presenza di delfini, in modo da ridurre sia l’inquinamento acustico in mare che la possibilità di abituazione dei delfini ai segnali sonori emessi dal pinger, cosa che generalmente rende inefficaci i pinger nel lungo periodo».

Un lavoro che permetterà di riuscire ad individuare l’algoritmo giusto per settare i pinger di “Life Delfi”, il progetto europeo che ha l’obiettivo di ridurre le interazioni tra delfini e pesca professionale. Grazie alla disponibilità offerta da Oltremare sarà possibile analizzare le vocalizzazioni prodotte dai 7 tursiopi del parco correlandole con le attività effettuate nel corso della giornata, con un particolare focus su quelle di alimentazione.