La trota mediterranea in arrivo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Circa 3.500 le uova fecondate e allevate presso l’incubatoio di Premilcuore stanno per essere immesse nei torrenti dell’area protetta

[25 Febbraio 2022]

La trota mediterranea torna a casa.  Grazie al progetto europeo LIFE Streams, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha dato il via alle attività che permetteranno di ripopolare con efficacia i suoi torrenti con nuovi esemplari di trote mediterranee pure, una specie quasi scomparsa dai suoi habitat naturalper la presenza diffusa di specie aliene e ibride, e la cui presenza offre all’ecosistema un equilibrio fondamentale.

Il progetto LIFE Streams mira al recupero e alla conservazione delle popolazioni di trota nativa mediterranea (Salmo cettii), salmonide endemico dell’area mediterranea protetto dalla direttiva Habitat. Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea tramite il Programma LIFE e vede tra i partner il Parco Nazionale della Majella (capofila), l’Agenzia Forestale Regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente in Sardegna – FoReSTAS, ISPRA, Legambiente Onlus, Noesis snc, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, l’Ente Parco di Montemarcello Magra Vara, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale del Pollino, l’Università degli Studi di Perugia.

All’incubatoio di Premilcuore (FC), un’equipe di tecnici del Parco Nazionale, insieme al personale incaricato dal progetto e alle associazioni dei pescatori coinvolte, hanno selezionato e avviato la riproduzione di 14 individui di trote native, producendo circa 3.500 uova.

Il presidente del Parco, commenta Luca Santini, sottolinea che «I riproduttori provengono da popolazioni locali relitte e pure, analizzate attraverso protocolli di analisi genetica estremamente dettagliati e affidabili. Le uova fecondate artificialmente saranno allevate nel centro di Premilcuore. Una parte della progenie costituirà uno stock riproduttivo per i prossimi anni, mentre la parte preponderante verrà rilasciata in natura in alcuni torrenti dalle condizioni ecologiche adeguate individuati dal progetto e liberati dalla specie alloctona. Naturalmente, nel tempo, verrà portato avanti un intenso monitoraggio di popolazione e genetico per misurare l’efficacia delle azioni portate avanti e adattare gli interventi futuri».

A partire dalla tarda primavera, queste immissioni riporteranno quindi esemplari puri di trota mediterranea nei torrenti del Parco Nazionale.