La stagione degli incendi boschivi dell’Ue 2021 è stata la seconda peggiore mai registrata
Paese più colpito la Turchia, seconda Italia e Terza Algeria. In Italia record di Siti Natura 2000 bruciati
[22 Marzo 2022]
Secondo il JRC Advance EFFIS Report on Forest Fires in Europe, Middle East and North Africa 2021 dell’European Forest Fire Information System (EFFIS), «Il 2021 è stata la seconda peggiore stagione di incendi nell’Unione Europea dal 2000, quando sono iniziate le registrazioni EFFIS del sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi. I danni nel 2021 sono stati superati solo da quelli del 2017, quando nell’Ue sono bruciati oltre 1 milione di ettari».
Il rapporto rileva che «Incendi grandi ed estremi hanno colpito molti Paesi, in particolare nel bacino del Mediterraneo» e avverte che «Le attuali condizioni pericolose possono alimentare gli incendi».
Il rapporto fornisce una valutazione preliminare degli incendi dell’anno scorso nella regione paneuropea e ne viene fuori che «Nel 2021 sono stati osservati incendi in 39 Paesi, che hanno bruciato 1.113 464 ettari come mappato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea». Nel 2021 il Paese più colpito nell’area compresa nel rapporto è stato la Turchia con 206.013 ettari bruciati a causa di un gran numero di mega-incendi. Segue l’Italia, con 159.537 ettari e un record di 1.422 incendi mappati dall’EFFIS: quasi 4 volte la media degli ultimi 13 anni. Terza l’Algeria con 134.273 ettari
Anche nel 2021, la tipologia di copertura del suolo più colpita è stata l quella agricola (25%), ma se si mettono insieme le diverse categorie di foreste si arriva al 28% della superficie totale bruciata. Altri tipi di terreno naturale hanno rappresentato la restante copertura del suolo bruciata.
Nel 2021, l’EFFIS ha mappato gli incendi in 22 Stati membri dell’Ue a 27 (a non essere colpiti solo Cechia, Estonia, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi), che hanno provocato un’area bruciata totale di 500.566 ettari nell’Ue. Agosto è stato il mese durante il quale si è verificata una parte significativa dei danni, in particolare in Grecia».
Come negli anni precedenti, gli incendi hanno colpito duramente i siti Natura 2000: nel 2021 la superficie totale bruciata in queste aree protette ha raggiunto i 102.598 ha, meno rispetto ai due anni precedenti e leggermente al di sotto della media degli ultimi 10 anni. In termini di danni ai siti Natura 2000, il Paese più colpito nel 2021 è stato l’Italia, seguita da vicino dalla Spagna. Insieme, i due paesi rappresentano il 45% della superficie totale bruciata nei siti Natura 2000. L’EU Science Hub evidenzia che «Particolarmente preoccupante è l’analisi dei danni causati dagli incendi a queste aree protette all’interno della rete Natura 2000, in quanto comprendono gli habitat di particolare interesse e che ospitano specie vegetali e animali in via di estinzione».
Il rapporto esamina anche la situazione nel 2022 e il problema crescente degli incendi boschivi nell’Ue e fa notare che «Alcuni dei principali risultati della stagione degli incendi del 2022 sono che è iniziata con una siccità prolungata nell’Europa meridionale e le condizioni risultanti hanno già causato numerosi focolai di incendi prematuri. Gli impatti dei cambiamenti climatici stanno diventando ogni anno più evidenti. Gli incendi sono più frequenti ed estremi, come confermato anche dal recente rapporto dell’International Panel on Climate Change (IPCC) “Climate Change 2022: Impacts, adaptation and vulnerability” e dal recente rapporto dell’United Nations environment program “Spreading like wildfire: The rising threat of extraordinary landscape fires”.
Per questo il JRC continua a monitorare gli incendi boschivi e a fornire avvisi tempestivi del pericolo di incendi boschivi, mentre la Commissione europea è pronta a sostenere gli Stati membri e i Paesi limitrofi nella lotta contro gli incendi boschivi nel 2022 e oltre, con una maggiore capacità nel contesto del meccanismo di protezione civile dell’Ue. Nel 2021 la Commissione europea ha risposto a 9 richieste di assistenza tramite l’UCPM. In meno di due settimane ad agosto, sono state mobilitate forze e mezzi antincendio boschivi aerei e terrestri per supportare 6 operazioni in Turchia, Italia, Albania, Macedonia del Nord, Grecia e Algeria.