La Sicilia brucia, ma sono state sospese molte squadre antincendio per mancanza di visita medica

Legambiente: «Scandaloso. La Regione sostituisca il Capo dell’Ispettorato Forestale e richiami in servizio tutto il personale»

[27 Giugno 2019]

In  Sicilia, come quasi in tutta Italia, le temperature sono altissime e sono scoppiati/appiccati i primi incendi boschivi nelle province di Catania, Siracusa, Enna, Agrigento e Palermo, ma sta succedendo qualcosa di paradossale. Come spiega il presidente di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna, «Da alcuni giorni molte squadre antincendio del Corpo Forestale Regionale in provincia di Palermo  sono state sospese perché l’amministrazione non ha sottoposto per tempo il personale alle preventive visite mediche. In queste ore, peraltro di caldo torrido, interi territori sono sguarniti ed esposti alla minaccia degli incendi. Crediamo che la Regione debba sanzionare simili negligenze che concretamente determinano l’interruzione di un pubblico servizio indispensabile, cominciando con la sostituzione immediata del Capo dell’Ispettorato Forestale di Palermo. Ma al contempo chiediamo che vengano rese immediatamente operative tutte le squadre antincendio richiamando subito in servizio il personale, essendo inaccettabile che per un ritardo burocratico si interrompa un’attività così importante per la tutela dell’ambiente e la sicurezza dei nostri territori e delle comunità che vivono in quelle aree».

La Sicilia nel 2018 ha avuto – da sola –  il record negativo dei due terzi della superficie nazionale percorsa da incendi e tenere 300 . 400 forestali dell’anti-incendio a casa per questioni burocratiche è davvero inconcepibile, anche perché quest’anno hanno risposto alla chiamata della Regione per fare il servizio antincendio stagionale solo 4.900 persone e ne servirebbero 5.600.

E quello delle visite mediche mancate non è certo il solo problema: – spiega, Alfio Mannino, segretario regionale di Flai Cgil ha denunciato su La Repubblica di Palermo che «La Regione ha bandito in ritardo la gara per individuare i medici competenti in provincia di Palermo. L’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza della macchina amministrativa regionale. Le procedure sono state ultimate e le visite mediche cominceranno a partire dal 28 giugno. Fino ad allora i forestali senza il certificato non potranno indossare tuta ed elmetto: si tratta di 300-400 uomini tra Cefalù e Partinico su un contingente complessivo di 1300 forestali impiegati in provincia di Palermo».

Eppure, in una Regione che brucia, i mezzi antincendio non mancano: ci sono a disposizione 11 elicotteri e 400 tra furgoni e autobotti, con ogni giorno 200 squadre di forestali per turno. Mannino spiega che ognuna di queste squadre «dovrebbe essere composta da 8-10 persone, e invece spesso sono 4 – 5. E ci sono province come Agrigento dove non è possibile garantire il servizio 24 ore su 24. Ai forestali si aggiungono i vigili del fuoco, un centinaio solo in provincia di Palermo, costretti a fare i conti con mezzi vetusti e difficoltà a trovare l’acqua per le autobotti».