A ottobre in Scozia era già stata istituita la più grande AMP europea in acque profonde

La Scozia istituisce 4 nuove Aree marine protette e 12 Zps marine

Ora è protetto il 37% dei mari scozzesi, più degli obiettivi di Onu e Ue per il 2030. Sono bastati 6 mesi di consultazioni e un iter istitutivo di 14 mesi

[4 Dicembre 2020]

Dopo un seminario tenutosi nel marzo 2019 con le parti interessate e una consultazione pubblica aperta in 14 in località vicine ai siti proposti, iniziata il 7 giugno 2019 e conclusasi il 30 agosto 2019, ieri il governo autonomo della Scozia ha presentato il Consultation analysis report “Consultation on proposals to designate four Marine Protected Areas in Scottish waters” che dà il via libera all’istituzione di 4 nuove Aree marine protette: North-east Lewis, Sea of the Hebrides, Shiant East Bank e Southern Trench.

Tempistiche di consultazione e istitutive che, viste dall’Italia, sembrano fantascientifiche, dato che nel nostro Paese l’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano aspetta di essere istituita da 38 anni, quella di Capri non viene istituita nonostante la chiedano anche i due Comuni dell’Isola, mentre per l’AMP del Conero i primi a diffondere Fake news (ma anche all’Elba non scherzano) sono proprio i sindaci.

La designazione delle 4 nuove AMP scozzesi  punta a proteggere dalla pesca industriale e dall’industria marina habitat che ospitano anche balenottere minori (Balaenoptera acutorostrata), squali elefante (Cetorhinus maximus) e grampi (Grampus griseus), specie che sono presenti anche nei nostri mari.

Lo Shiant East Bank è un tratto di mare tra le Ebridi Esterne e la terraferma, mentre la Southern Trench  si estende da Buckie a Peterhead al largo della costa dell’Aberdeenshire.

Ad altri 12 siti marini scozzesi è stato assegnato lo status di Zona di protezione speciale (ZPS), fornendo così un’ulteriore protezione agli uccelli marini vulnerabili della Scozia, tra i quali mergini, gavie e svassi.

La Sea of the Hebrides  è la più grande delle nuove Aree marine protette e comprende l’habitat frequentato dagli squali elefante, il secondo pesce più grande del mondo, che migrano al largo della Scozia in estate dalle acque intorno a Madeira e alle Isole Canarie al largo dell’Africa occidentale.

A ottobre in Scozia era stata istituita l’Area marina protetta West of Scotland, la più grande AMP d’Europa – 107. 773 km2 nell’Atlantico nord-occidentale – considerata «di importanza internazionale» dalla Convention on Biological Diversity perché protegge anche barriere coralline di acqua fredda e gli squali di acque profonde che vivono a 2.400 metri di profondità al largo delle Western Isles.

Le nuove ZPS sono Solway Firth, seas off St Kilda and Foula, Moray Forth, l’area tra Ythan Estuary, Sands of Forvie e Meikle Loch, Outer Firth of Forth and Outer St Andrews Bay complex, Bluemull and Colgrave Sounds, East Mainland Coast Shetland, Sound of Gigha, Coll and Tiree, Rum and the west coast of the Outer Hebrides.

Le nuove AMP e ZPS portano a 230 il numero totale di località scozzesi soggette a misure di protezione marina, portando l’area totale protetta a circa 227.622 Km2, il 37% dei mari scozzesi.

La ministro degli affari rurali e dell’ambiente naturale della Scozia, Mairi Gougeon, ha sottolineato che «E’ nostro dovere aiutare a proteggere e migliorare il nostro ambiente marino in modo che rimanga una risorsa preziosa per le generazioni future. Queste designazioni continuano l’impegno della Scozia a dare il buon esempio in materia di protezione ambientale. Non solo i nostri mari sono fondamentali per il nostro modo di vivere, ma forniscono habitat per una gamma estremamente diversificata di fauna marina ed è fondamentale garantire loro una protezione adeguata. Le acque della Scozia ospitano molte specie uniche e queste designazioni assicurano che la nostra rete di AMP sia pienamente rappresentativa della nostra diversità marina, superando l’obiettivo internazionale proposto di raggiungere il 30% della copertura globale delle AMP entro il 2030. La protezione dell’ambiente marino scozzese è fondamentale anche per sostenere la ripresa sostenibile delle nostre industrie marine e queste designazioni costituiranno un elemento chiave del nostro Blue Economy Action Plan».

Le associazioni ambientaliste hanno accolto con favore l’istituzione delle nuove 4 Amp, anche se la Royal Society for the Protection of Birds Scotland si è lamentata per la mancata  inclusione dei siti intorno alle Isole Orcadi. Alex Kinninmonth, responsabile della politica marittima di RSPB Scotland, ha detto: «Accogliamo sicuramente con favore le aree protette istituite oggi, ma la gioia è mitigata da ciò che manca alle Orkney. Chiediamo al ministro di fare urgentemente chiarezza sulle sue intenzioni, poiché non riusciamo a capire perché, dopo aver ricevuto una solida consulenza scientifica dai suoi consulenti per la natura che supportano i siti, ha scelto di aggiungere ulteriore ritardo e incertezza. Siamo nel bel mezzo di un’emergenza climatica e naturale globale che richiede cambiamenti urgenti al modo in cui gestiamo la nostra terra e il nostro oceano, quindi non ci illudiamo che questi siti da soli invertiranno le sorti degli uccelli marini della Scozia. E’ solo attraverso investimenti sostenuti e piani di gestione rafforzati che diventeranno una pietra angolare degli sforzi per rilanciare le nostre coste e i nostri mari. La vista e i richiami di centinaia di migliaia di uccelli marini che affollano le nostre coste ogni anno è uno spettacolo naturale straordinario che deve essere protetto affinché le generazioni future lo vivano».

Il National Trust for Scotland si è detto soddisfatto del fatto che i mari intorno a St Kilda siano stati designati come ZPS, ma ha anche espresso preoccupazione per lo stato delle acque delle Orcadi.

Le associazioni ambientaliste hanno avuto comunque un buon successo con la loro campagna per l’istituzione di queste nuove protezioni marine, con lo Scottish Wildlife Trust e la Marine Conservation Society che nel 2019 hanno unito le forze per sostenere la creazione dell’AMP del Sea of the Hebrides.

Susan Davies, chief executive dello Scottish Seabird Centre, ha concluso: »Questo è un enorme e importante passo verso l’arresto e l’inversione del declino di alcune delle più importanti specie di uccelli marini della Scozia, in particolare l’enigmatica popolazione di pulcinella di mare del Forth, le urie che si nutrono nei mari a nord di St Kilda e le morette codone che svernano sulla costa del Moray Firth».