La nuova ninfea gigante più grande del mondo che nessuno aveva scoperto finora

Una gigantesca meraviglia botanica rimasta nascosta per 177 anni nelle collezioni botaniche

[4 Luglio 2022]

Lo studio “Revised Species Delimitation in the Giant Water Lily Genus Victoria (Nymphaeaceae) Confirms a New Species and Has Implications for Its Conservation”, pubblicato su Frontiers in Plant Science da un team di ricercator i britannici, boliviani e svedesi guidato da Lucy Smith dei Royal Botanic Gardens, Kew, presenta una straordinaria scoperta botanica: al genere di ninfee giganti Victoria si aggiunge  una nuova specie: la Victoria boliviana che in realtà se ne stava nascon sta in tutta evidenza da 177 anni in uno degli erbari più famosi e studiati del mondo, quello dei Kew, dove era stata scambiata per un esemplare di Victoria amazonica che prese il nome nel 1837 dalla regina Vittoria d’Inghilterra.

Utilizzando nuovi dati e il loro mix unico di competenze, il team di esperti mondiali in scienza, orticoltura e botanica ha scientificamente dimostrato che «Victoria boliviana è una nuova specie per la scienza» e ai Kew evidenziano che «Questa è la prima scoperta di una nuova ninfea gigante in oltre un secolo. Ma le sorprese non finiscono qui: la V. boliviana è ora la ninfea più grande del mondo, con foglie che in natura raggiungono i 3 metri di larghezza! L’attuale record per la specie più grande è detenuto dai giardini La Rinconada in Bolivia, dove le foglie sono cresciute fino a 3,2 metri».

Come dice il suo nome, la Victoria boliviana è originaria della Bolivia, dove cresce in una delle più grandi zone umide del mondo, il Llanos de Moxos nella provincia di Beni, che ospita anche il delfino di fiume boliviano (Inia geoffrensis  ssp.  boliviensis) e l’ara golablu (Ara glaucogularis) in pericolo critico di estinzione.

Ai Royal Botanic Gardens, Kew spiagano che questa ninfea gigante «Produce molti fiori all’anno ma si aprono a turno, uno alla volta, e per sole due notti, passando dal bianco al rosa e sono ricoperti di spine acuminate. Anche la parte inferiore delle loro foglie è uno spettacolo da vedere, simile a un incrocio tra un ponte sospeso e il tetto di un’antica cattedrale».

Carlos Magdalena, un esperto mondiale di ninfee e uno degli orticoltori botanici senior dei Kew, sospettava da anni che ci fosse una terza specie nel genere Victoria (insieme a V. amazonica , V. cruziana) poi ha iniziato a fare ricerche ni  giardini in Bolivia. Nel 2016, gli enti gestori del Giardino Botanico Santa Cruz de La Sierra e dei Giardini La Rinconada hanno donato a Magdalena una collezione di semi di ninfea gigante della sospetta terza specie e lui li ha fatti crescere ai Kew, osservando la ninfea crescere fianco a fianco con le altre due specie di Victoria e capì immediatamente che c’era qualcosa di diverso: «Victoria boliviana ha una distribuzione diversa di spine e della forma del seme rispetto ad altri membri del genere Victoria , rendendola distinta».

Nel 1832, V. amazonica era stata la prima specie del suo genere ad essere stata denominata ufficialmente, ma gli scienziati britannici ricordano che «A causa della mancanza di dati, non siamo stati in grado di fare confronti con nessuna nuova specie trovata da allora, un fattore che ha portato all’originale errata identificazione del nuovo Ninfea».

Quindi, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza di Victoria , gli autori del nuovo studio hanno compilato tutte le informazioni esistenti utilizzando documenti storici, citizen science (compresi i post sui social media) e campioni di Herbaria e collezioni viventi di tutto il mondo. Per dimostrare che la V. boliviana era geneticamente molto diversa dalle altre due specie, gli scienziati dei Kew ne hanno anche analizzato il DNA e ora dicono che «Insieme, i dati raccolti hanno confermato ciò che gli autori dello studio sospettavano: che esistesse un’altra specie nel genere Victoria, che si unisce a V. amazonica e V. cruziana. Descrivere nuove specie alla scienza è fondamentale per gli sforzi di conservazione di fronte alla perdita di biodiversità e ai cambiamenti climatici».

La Smith, una delle artiste botaniche freelance dei Kew che lavora con gli  scienziati da oltre 20 anni, ha creato illustrazioni scientifiche contemporanee della nuova Victoria. Visto che i fiori delle ninfee giganti si aprono solo di notte, Lucy è stata sveglia per notti intere nelle serre di Kew per riuscire a disegnare e dipingere i fiori della ninfea gigante e qalcosa che ha attirato particolarmente la sua attenzione: la somiglianza tra la nuova pianta e quella disegnata nel 1845 dall’artista dei Kew Walter Hood Fitch da un esemplare raccolto in Bolivia. Alla fine la ninfea gigante dei Kew si è rivelata essere la stessa specie sconosciuta e segnalata come nuova specie da Fitch.