La metà dei rapaci che nidificano in Nord Africa sono a rischio estinzione. 3 specie sono già estinte

La Lista Rossa dei rapaci in Nord Africa: un preoccupante quadro dello stato di conservazione di 36 specie

[30 Dicembre 2021]

Gli uccelli rapaci sono organismi chiave per il funzionamento dell’ecosistema e forniscono diversi servizi ambientali vitali per il benessere umano, come il controllo dei roditori invasivi, la rimozione dei resti di animali morti e la produzione di ricchezza attraverso l’ecoturismo. Inoltre, come predatori apicali e spazzini, sono fondamentali per la rete alimentare, il che li rende anche buoni indicatori della salute di un ecosistema.

Secondo il rapporto “The conservation status and distribution of the breeding birds of prey of North Africa”, la prima valutazione della Lista Rossa IUCN sullo stato di conservazione dei rapaci in Nord Africa, «Quasi la metà delle specie con popolazioni nidificanti nella regione sono classificate come minacciate di estinzione. Tre delle specie valutate sono state classificate come estinte a livello regionale».

Nel Nord Africa, negli ultimi decenni non sono state osservate popolazioni nidificanti di avvoltoio monaco (Aegypius monachus) e dell’aquila imperiale spagnola (Aquila adalberti) in Nord Africa. Inoltre, l’astore cantore scuro (Melierax metabates) era già stato dichiarato estinto a livello regionale nel 2007.
L’IUCN sottolinea che «Attualmente, le principali minacce per i rapaci nordafricani sono l’uccisione e il commercio illegali, nonché l’avvelenamento e le interazioni con infrastrutture come le linee elettriche, che stanno conducendo ad un calo delle popolazioni nidificanti. Un’altra minaccia significativa è l’uso di pesticidi e rodenticidi in agricoltura, che può avere un impatto negativo sui tassi di successo riproduttivo, ridurre la densità delle prede e portare ad avvelenamenti secondari dovuti al consumo di cadaveri contaminati. Inoltre, la perdita di habitat forestali, agroecosistemi e zone umide è un’altra grave minaccia per i rapaci del Nord Africa, che può colpire in un modo o nell’altro la maggior parte delle specie della regione».

La nuova pubblicazione è stata coordinata dall’ IUCN Centre for Mediterranean Cooperation (IUCN-Med) che prosegue così la sua missione di valutare lo stato di conservazione regionale di gruppi tassonomici selezionati sin dalla sua istituzione nel 2001 a Malaga. La Lista Rossa dei rapaci nordafricani è la 14esima pubblicazione della serie. Il rapporto evidenzia anche la generale mancanza di dati sui rapaci in tutta la regione del Nord Africa, che influenza la distribuzione, le dimensioni e le tendenze della popolazione, nonché le minacce, con trend sconosciuti della popolazione per il 42% delle specie.

Hichem Azafzaf, coordinatore del programma scientifico di Les Amis des Oiseaux (AAO/BirdLife Tunisie), evidenzia che «Nonostante le lacune nelle attuali conoscenze sulla conservazione, è chiaro che è urgentemente necessaria una strategia per proteggere i rapaci in Nord Africa. Una mancata azione tempestiva potrebbe comportare il collasso delle popolazioni regionali di rapaci e forse dei numerosi ecosistemi in cui i rapaci svolgono un ruolo chiave».

La valutazione della Lista Rossa punta infatti a  fornire una base per lo sviluppo di azioni di conservazione e monitoraggio delle popolazioni di rapaci nidificanti e della loro distribuzione, per migliorare la comprensione del loro stato di conservazione, in modo da determinare, proteggere e gestire i potenziali siti di riproduzione e le aree di dispersione chiave.

Fabrice Cuzin, il massimo esperto del team che si occupa della preparazione della Strategia nazionale per la conservazione dei rapaci in Marocco, evidenzia che «La gestione delle specie può essere efficace solo con una chiara comprensione dello stato di conservazione dei taxa che intendiamo proteggere. E’ pertanto necessario promuovere la ricerca e il monitoraggio collaborativi, in particolare sulla dimensione e sulla distribuzione delle popolazioni nidificanti e sull’impatto specifico delle loro minacce. Se vogliamo davvero preservare la diversità dei rapaci in Nord Africa, dobbiamo colmare queste lacune».

“The Conservation Status and Distribution of the Breeding Birds of North Africa” fa parte delle attività di IUCN-Med che contribuiscono al MAVA Action Plan M7-Reducing mortality of migratory birds and vultures. Inoltre, è il risultato di un lavoro congiunto di BirdLife International, Vulture Conservation Foundation (VCF), Tour du Valat, Euronatur, Wwf España, Wwf Grecia che punta a migliorare gli habitat degli uccelli e ridurre al minimo o eliminare l’uccisione intenzionale e accidentale di specie di uccelli prioritarie.

Antonio Troya, direttore di IUCN-Med, conclude: «Migliorare le conoscenze sulla biodiversità, le sue minacce e le misure di conservazione più rilevanti aiuterà a guidare un’azione efficace. Questa Lista Rossa è un’ulteriore prova che gli sforzi per fermare la perdita di biodiversità nella regione hanno bisogno di un grande impulso nei prossimi anni per salvaguardare il capitale naturale per le generazioni future».