La lumaca gigante di Obô e il tordo di Príncipe si stanno estinguendo. FFI cerca di salvarli

Ambientalisti e comunità locali al lavoro per roteggere i mari e le foreste unici e minacciati di São Tomé e Príncipe

[30 Dicembre 2022]

La spettacolare lumaca gigante di Obô (Archachatina bicarinata), così grande che può essere tenuta solo usando due mani, vive su Príncipe, un’isola di 136 Km2 e poco più di 6.000 abitanti nel Golfo di Guinea che. insieme a qualche decina di isolotti e scogli e all’isola maggiore di fa parte della ex colonia portoghese di São Tomé e Príncipe che, dopo le  Seychelles, è il più piccolo dell’Africa e che è probabilmente uno degli Stati meno conosciuti del mondo.  Ma un giorno, negli anni ’80, qualcuno ha introdotto  accidentalmente a Príncipe un invasore alieno: la lumaca gigante dell’Africa occidentale  (Archachatina marginata) che ha rapidamente sloggiato  lumaca gigante di Obô  dal suo areale storico, confinandola progressivamente in una piccola area forestale a sud di Príncipe.  Come dice Fauna & Flora International (FFI), la lumaca gigante di Obô, «Fuori dallo spazio, fuori dal tempo, si sta tragicamente dirigendo verso l’estinzione».

Recentemente, FFI ha condotto censimenti su Príncipe alla ricerca della lumaca gigante di Obô e del tordo di Príncipe (Turdus xanthorhynchusi) un’altra specie a rischio di estinzione, che hanno evidenziato «L’enorme catastrofe che sta affrontando la Obô».

Oltre alla pressione della lumaca gigante dell’Africa occidentale,  gli enormi gasteropodi autoctoni stanno scomparendo anche a causa della caccia eccessiva per cibarsene o per usi medicinali e anche l’introduzione di mammiferi alloctoni ha portato la lumaca gigante di Obô sull’orlo dell’estinzione.

Le indagini ecologiche e sociali svolte su Príncipe tra giugno 2018 e settembre 2019 hanno trovato solo 119 individui vivi di Archachatina bicarinata, tutti confinati in una piccolissima area di foresta di soli 46 km2, e l’associazione ambientalista evidenzia che «Questi risultati hanno dimostrato come in soli 20 anni la lumaca Obô sia scomparsa da gran parte del suo areale precedente e abbia visto precipitare la sua popolazione. Questo è supportato dalle testimonianze aneddotiche fornite da anziani del posto che ricordano di aver visto queste lumache con molta più frequenza da bambini, rispetto alla rarità dei giorni nostri».

FFI sta lavorando a stretto contatto con agenzie governative di São Tomé e Príncipe, compresa la direzione del Parque Natural do Obô, il Comitê da Reserva da Biosfera e i dipartimenti di silvicoltura, agricoltura e pesca e ha sviluppato e pubblicato un piano d’azione per le specie critiche e nel 2019 FFI ha firmato il “Príncipe Thrush & Obô Snail Monitoring Protocol” con Critical Ecosystem Partnership Found e Fundação Príncipe per la salvaguardia del Tordo di Príncipe  e della lumaca gigante di Obô, una strategia che dovrebbe rafforzare la capacità di Príncipe di conservare la sua biodiversità. Il prossimo passo è attuare questo piano di conservazione formale progettato per proteggere queste lumache speciali e FFI ha appena lanciato un nuovo allarme: «Questa lumaca speciale sta finendo il suo tempo. Dobbiamo agire ora. Grazie al duro lavoro dei nostri ambientalisti, sappiamo quanto sia precaria la posizione dell’Obô». Per questo l’ONG ha lanciato una campagna di donazioni per «Implementare un piano d’azione di conservazione cruciale progettato per salvare la lumaca Obo dall’estinzione.

Ma ad essere in pericolo non sono solo lumache giganti e tordi: grazie alla sua posizione remota, l’arcipelago tropicale di  São Tomé e Príncipe è un hotspot di biodiversità con molte specie che non si trovano in nessun’altra parte del mondo. FFI e i suoi partner locali stanno lavorando con le comunità insulari per comprendere e conservare meglio le foreste e gli habitat marini unici del Paese, proteggendo le specie minacciate e fornendo benefici per i mezzi di sussistenza locali.

Le foreste di Príncipe sono tra le 200 aree di biodiversità più importanti al mondo. Riconoscendo l’importanza di proteggere le specie animali e vegetali endemiche dell’isola, nel 2016 Fauna & Flora International ha avviato ampie indagini sulla biodiversità in tutta l’isola e la mappatura 3D per comprendere meglio gli sforzi di conservazione richiesti e dice che «Le indagini hanno rilevato dozzine di specie endemiche di uccelli, invertebrati e rettili, molte delle quali sono già in via di estinzione e rimangono poco conosciute o addirittura non descritte dalla scienza. L’azione urgente (inclusa la ricerca) per il tordo di Príncipe, in grave pericolo di estinzione con meno di 300 individui rimasti allo stato selvatico, è stata identificata come una priorità elevata».

Anche loceano intorno a São Tomé e Príncipe è un hotspot di biodiversità  con  alti livelli di endemismo. «Purtroppo – sottolineano a FFI – la pesca eccessiva e le pratiche di pesca distruttive rappresentano una minaccia crescente e contribuiscono al rapido declino degli stock ittici e al degrado degli ecosistemi marini. Questo rappresenta una seria minaccia per le comunità di pescatori locali che dipendono dalle risorse marine per il loro sostentamento». FFI sta quindi collaborando con i partner dell’Arcipelago per coinvolgere le parti interessate, compreso il governo centrale di São Tomé e le comunità costiere, per promuovere l’utilizzo sostenibile delle risorse marine attraverso la creazione di aree marine protette cogestite.

Fauna & Flora International spiega quali sono i suoi obiettivi: «Miriamo a proteggere le straordinarie foreste di Príncipe e la loro fauna selvatica: Stabilire iniziative di conservazione per proteggere il tordo di Príncipe, compresa la conduzione di ricerche, la stabilizzazione della sua popolazione e la riduzione della caccia illegale. Conduzione di valutazioni della popolazione di base di diverse specie di uccelli, invertebrati e rettili non descritte. Aumentare la comprensione e la protezione delle specie arboree minacciate e importanti di Príncipe. Sostenere e sviluppare la capacità delle organizzazioni locali e degli individui di svolgere lavori di conservazione. Miriamo a proteggere l’oceano intorno a São Tomé e Príncipe: Realizzando una rete di 1.000 km 2 di aree marine protette (AMP) e sustainable use zones per promuovere il recupero degli ecosistemi marini e della biodiversità attraverso la riduzione della pesca insostenibile e illegale. Aumentare e diversificare i mezzi di sussistenza delle comunità locali e garantire la loro partecipazione alla creazione e alla gestione delle AMP. Il nostro lavoro a São Tomé e Príncipe trova un equilibrio tra l’azione diretta di conservazione e la garanzia di mezzi di sussistenza locali sostenibili. Le iniziative comprendono la sensibilizzazione ambientale, lo sviluppo di capacità di conservazione e la diversificazione dei mezzi di sussistenza delle comunità, in particolare attraverso il sostegno diretto alle organizzazioni partner locali».

FFI ha condotto la prima indagine botanica sistematica di Príncipe, l più grande lavoro congiunto di ricerca sulle piante mai intrapreso sull’isola e sottolinea che «Sono stati registrati 1.200 alberi, osservate 110 specie diverse e sono stati raccolti 450 campioni di erbario per ulteriori indagini. Il nostro lavoro per comprendere meglio gli alberi di Príncipe, dalla loro distribuzione in tutta l’isola al modo in cui vengono utilizzati dalla popolazione locale, consente di prendere decisioni informate sul modo migliore per conservarli».

Attualmente, FFI e i suoi tre partner locali stanno collaborando con le parti interessate locali per stabilire pratiche di utilizzo delle risorse marine più sostenibili intorno alle isole. Questo lavoro include consultazioni con le comunità locali come parte del processo di pianificazione dello spazio marino, così come l’impegno con il governo nazionale.