La Lega Nord: no i migranti, ma sì agli uccelli dalla Tunisia
Quando i migranti arabi piacciono tanto (nella polenta e osei) ai leghisti del lombardo-veneto
[7 Dicembre 2015]
Il Committee Against Bird Slaughter (CABS), una organizzazione internazionale che, anche in Italia, si batte contro il bracconaggio e l’uccellagione lungo le rotte migratorie degli uccelli, dice che è «Appetito per la distruzione» quello dei «Dei populisti del partito di destra italiano della Lega Nord», ma annuncia anche che i leghisti hanno «Fallito nel tentativo di ottenere una deroga per consentire l’importazione di centinaia di migliaia di passeriformi dalla Tunisia».
Evidentemente i migranti alati, a differenza di quelli umani che non hanno le ali, dovrebbero essere reimportati con la forza, e già spennati, per venderli nei ristoranti di tutto il Nord della Lombardia, «Dove gli uccelli canori sono tradizionalmente utilizzati come ingrediente del piatto di polenta di mais “polenta uccelli”», che poi sarebbe la “polenta e osei”.
La Lega Nord avrebbe chiesto questa importazione in deroga di centinaia di migliaia di uccellini, che appartengono spesso a specie protette dall’Europa e dalle convenzioni internazionali sugli uccelli migratori, perché i ristoranti della Padania avrebbero subito perdite fino al 40 % dal loro giro di affari dopo che una campagna del CABS del 2013 ha comportato un divieto di tutte le importazioni di uccelli canori.
La soluzione proposta sta a metà tra il colonialismo ambientale di vecchia data e la convinzione che quello che non è più lecito in Europa si debba e si possa continuare a farlo in Africa, saccheggiando quel che è possibile finché é possibile, o almeno fino a quando qualche leghista illuminato non avrà portato la civiltà e la polenta e osei.
Qualche attivista del CABS ha fatto notare: « Perché gli italiani dovrebbero avere questo diritto di stupro florofaunistico tunisino? I ristoranti non hanno diritto a un reddito garantito, specialmente se dipende dal saccheggio di fauna selvatica che non è la loro».
Ma la richiesta leghista di deroga per i migranti alati ha trovato l’opposizione del ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, che ha respinto la richiesta perché le normative e le direttive dell’Unione europea non consentono di importare uccellini arabi per fare la “polenta e osei” padana nel lombardo-veneto.
Per una volta tanto, il governo e l’Ue hanno sventato un pericoloso amore leghista per i migranti, anche perché farli finire nell’a “polenta e Osei” a mille miglia di distanza non sembrava proprio un bel modo per aiutare i migranti a casa loro…