La camerunese Cécile Ndjebet vince il Wangari Maathai Forest Champions’ Award 2022

Una vita dedicata a rafforzare il ruolo delle donne nella difesa e nell’uso sostenibile delle foreste

[6 Maggio 2022]

L’ambientalista del Camerun Cécile Ndjebet è stata insignita del  Wangari Maathai Forest Champions Award 2022 «In riconoscimento del suo eccezionale contributo alla conservazione delle foreste e al miglioramento della vita delle persone che dipendono da esse». Il premio della Collaborative Partnership on Forests (CPF), presieduta dalla Fao, è stato conferito alla Ndjebet  in una cerimonia ospitata dal XV World Forestry Congress in corso a Seoul, in  Corea del sud. La CPF comprende 15 organizzazioni internazionali che lavorano insieme per promuovere la gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste e rafforzare l’impegno politico a lungo termine per salvaguardare le foreste.

Istituito dal CPF nel 2012 in memoria dell’ambientalista keniota e vincitore del premio Nobel per la pace Wangari Maathai, il Forest Champions Award riconosce il lavoro di chi  contribuisce a preservare, ripristinare e gestire in modo sostenibile le foreste. La vincitrice del premio di quest’anno ha incontrato Wangari Maathai nel 2009 e l’ambientalista kenyana ha incoraggiato personalmente Ndjebet a continuare il suo lavoro a sostegno delle donne che piantano alberi. Il

I precedenti vincitori del Wangari Maathai Forest Champion Award sono il leader del movimento forestale della comunità nepalese Narayan Kaji Shrestha (2012), l’ambientalista messicana Martha Isabel “Pati” Ruiz Corzo (2014), l’attivista forestale ugandese Gertrude Kabusimbi Kenyangi (2015), l’attivista forestale brasiliana Maria Margarida Ribeiro da Silva (2017) e l’attivista forestale burundese Léonidas Nzigiyimpa (2019).

Maria Helena Semedo, vicedirettrice generale della Fao e presidente del CPF, ha sottolineato che «Questo premio celebra l’energia e la dedizione di Cécile Ndjebet in tre decenni nella promozione dei diritti delle donne alla terra e alle foreste. Ha attivamente dimostrato che la partecipazione delle donne alla governance e alla conservazione delle foreste è fondamentale per ottenere una gestione sostenibile delle foreste».
in Camerun circa il 70% delle donne vive in aree rurali e per il proprio sostentamento dipende almeno in parte dalla raccolta di prodotti forestali selvatici, tuttavia in alcune comunità alle donne viene negato il diritto di possedere terreni forestali, ereditarli se il marito muore o anche piantare alberi su terreni degradati. La Ndjebet ha instancabilmente promosso il concetto che le donne dovrebbero essere coinvolte nella gestione delle foreste e avere uguali diritti sulla terra e sulle risorse forestali, anche perche, quando lo fanno, le foreste sono meglio preservate e intere comunità ne traggono vantaggio.

Grazie al Réseau des femmes africaines pour la gestion communautaire des forêts / African Women’s Network for Community Management of Forests che ha co-fondato nel 2009, la Ndjebet è diventata una voce di primo piano, sia in Camerun che a livello internazionale, nel costruire un riconoscimento globale sull’importanza dell’uguaglianza di genere nella gestione delle foreste. Ora l’organizzazione conta 20 Paesi membri in tutta l’Africa. Attraverso Camerun Ecology (Cam-Eco) che ha fondato nel 2001, la Ndjebet è state ed è una forza trainante nell’attuazione della legge forestale e del buon governo in Camerun e nella definizione di un nuovo approccio alla silvicoltura comunitaria e al ripristino di terre e foreste degradate. Cam-Eco ha lavorato per informare, formare e supportare le donne a comprendere i problemi di sostenibilità e perché vengano coinvolte nella conservazione e nel ripristino delle foreste.
La Ndjebet ha concluso: «Gli uomini generalmente riconoscono il grande ruolo che le donne svolgono nel migliorare il tenore di vita delle famiglie. Ma è importante che anche loro concordino sul fatto che affinché le donne continuino a svolgere quel ruolo, e persino a migliorare in quel ruolo, hanno bisogno di un accesso sicuro alla terra e alle foreste».