Isole Andamane, il Covid-19 colpisce le tribù isolate

A rischio grandi Andamanesi, Jarava e i Sentinelesi incontattati

[26 Agosto 2020]

Le Isole Andamane, un territorio dell’India dove vivono i sopravvissuti di diversi popoli autoctoni, hanno registrato finora un totale di circa 3.000 casi confermati di Coronavirus e 37 morti, su una popolazione di circa 400.000 persone. Secondo Survival Iternationale. «Almeno cinque membri della tribù dei Grandi Andamanesi, nelle Isole Andamane, sarebbero positivi al Covid-19. Due di loro sono stati portati in ospedale».

L’organizzazione che difende i popoli indigeni spiega che «I Grandi Andamanesi sono un piccolo gruppo di solo 50 sopravvissuti: quando i britannici colonizzarono l’isola a metà del 1800, contavano oltre 5.000 persone. Oggi soffrono delle conseguenze a lungo termine delle malattie introdotte da questa brutale occupazione: la tubercolosi e l’alcolismo sono molto diffusi, e li rendono particolarmente vulnerabili al Covid-19. Nell’aprile di quest’anno Licho,l’ultima persona in grado di parlare la lingua sare dei Grandi Andamanesi, è morta dopo aver sofferto per anni di diversi problemi di salute, tra cui la tubercolosi cronica».

Nelle Andamane cresce la preoccupazione anche per la sicurezza delle altre tribù, tra cui gli Jarawa e i Sentinelesi incontattati e che impediscono con arco e frecce lo sbarco di qualsiasi straniero. All’inizio di agosto si è saputo che 5 membri del personale assistenziale che lavora con gli Jarawa erano  positivi al Covid-19. Intanto i bracconieri continuano a invadere il territorio della tribù, rischiando di introdurvi il virus. La settimana scorsa sono stati arrestati 8 pescatori indiani v che erano entrati illegalmente nel territorio tribale.
Survival dice che questa volta le autorità delle Andamane  – spesso criricate dall’ONG per aver consentito i “safari umani” in territorio Jarawa –  «hanno cercato di proteggere la tribù limitando gli spostamenti lungo la strada illegale che attraversa il loro territorio e informandoli dei pericoli legati al Covid-19. Tuttavia, gli Jarawa continuano a essere a rischio a causa del personale del welfare, che non è stato adeguatamente messo in quarantena, e dei bracconieri che entrano nella loro foresta per rubare gli animali da cui la tribù dipende per sopravvivere.  Gli Jarawa sono una tribù nomade di cacciatori-raccoglitori che ha avuto contatti pacifici con i coloni che abitano vicino al loro territorio solo a partire dal 1998. A causa dell’isolamento, del fatto di essere entrati in contatto relativamente di recente e dell’impatto di due epidemie di morbillo, se dovessero contrarre il virus sarebbero particolarmente a rischio».

Altro discorso è quello che riguarda i Sentinelesi incontattati, considerati la tribù più isolata al mondo, che però, fa notare Survival, «sono estremamente vulnerabili alle malattie portate dall’esterno ma, durante una pandemia globale, il rischio di un’infezione devastante è ancora più grande. Se le acque intorno alla loro isola non saranno pattugliate in modo appropriato, rischiano di entrare in contatto con i bracconieri che pescano illegalmente e cercano aragoste nell’area».

Sophie Grig, ricercatrice Senior di Survival International, conclude: «Il fatto che alcuni Grandi Andamanesi siano positivi al Covid-19 è estremamente preoccupante. Sono fin troppo consapevoli dell’impatto devastante delle epidemie, che hanno decimato il loro popolo. Le autorità delle Andamane devono agire con urgenza per impedire che il virus infetti altri Grandi Andamanesi e raggiunga altre tribù. Le acque intorno a North Sentinel devono essere pattugliate adeguatamente e nessun esterno dovrebbe entrare nei territori delle tribù delle Andamane senza il loro consenso».