Interrogazione parlamentare di ManifestA sul rigassificatore di Piombino

La deputata Ehm: il governo tiri fuori le carte. Opera incompatibile con il territorio, che allontana transizione ecologica e pace

[19 Luglio 2022]

Il progetto di rigassificatore a Piombino finisce in Parlamento grazie ad un’interrogazione al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani presentata da Yana Ehm, deputata di ManifestA, il gruppo parlamentare a cui fa riferimento anche Rifondazione Comunista. Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare:

 

in data 23 marzo 2022 il governo ha incarico SNAM ad elaborare un progetto per la collocazione di due navi rigassificatrici sulle coste della penisola. Il Porto di Piombino è stato individuato quale possibile destinazione di uno dei due impianti, per il quale SNAM ha avviato indagini tecniche;

Considerate le dimensioni del rigassificatore e tenuto conto che l’impianto di accompagnamento al suo funzionamento non sarebbe in grado di garantire il rischio zero con riferimento al pericolo incendi e al pericolo di scoppio. Ne è prova la circostanza che i rigassificatori “off shore” sono collocati per regola a 12 miglia dalla costa;

il Porto di Piombino risulta il secondo porto italiano per traffico passeggeri e costituisce uno snodo imprescindibile per l’Arcipelago Toscano e per l’Isola d’Elba;

i pericoli rappresentati dal rigassificatore in argomento non sembrano compatibili né con la vicinanza alle migliaia di persone che lavorano e transitano nel porto di Piombino, né con gli impianti metallurgici ancora funzionanti e adiacenti al Porto di Piombino;

parimenti, un impianto di rigassificazione, per le interdizioni che implica, rischia di risultare da freno per lo sviluppo di insediamenti produttivi nell’area industriale e nell’area affacciante sul Porto di Piombino;

il Canale di Piombino e il Golfo di Follonica sono aree marine di altissimo pregio ambientale, collocate all’interno del c.d. “Santuario dei Cetacei”;

dagli studi più moderni e accreditati, risulta che un impianto di rigassificazione implichi forti inquinamenti ambientali per le immissioni di composti di cloro nelle acque marine, ciò determinando la presenza di sostanze incompatibili con l’allevamento del pesce e dei mitili;

il mare di Piombino è uno dei siti più importanti a livello nazionale per allevamenti agro ittici, con il forte rischio quindi che il funzionamento di un impianto di rigassificazione implichi inquinamenti ambientali, danneggiando gravemente un settore economicamente significativo;

Ritenuto che:

l’Italia abbia bisogno di completare nel più breve tempo possibile il percorso che la porti ad una transizione ecologica vera, indirizzata verso l’utilizzo di fonti rinnovabili realmente ecosostenibili finalizzate ad un reale risparmio energetico.

La decisione succitata ha visto parere contrario della cittadinanza e del PD locale, nonostante il via libera del Presidente della regione Toscana Giani che ne è, peraltro, commissario nazionale per i rigassificatori.

Si chiede al governo:

Quali sono i motivi che hanno indotto il Governo a scegliere il Porto di Piombino per la collocazione di una nave rigassificatrice e del complementare impianto di trasferimento e conduzione del gas.

  • Quali sarebbero gli accorgimenti che le Autorità competenti e SNAM interebbero adottare per assicurare l’incolumità di tutte le persone che lavorano e transitano nel Porto di Piombino e che dovrebbero impedire disagi se non addirittura la perdita di traffici da detto porto.
  • Quali sarebbero le condizioni volte a garantire la sicurezza dei lavoratori e al tempo stesso la salvaguardia dei posti di lavoro delle fabbriche adiacenti al Porto di Piombino, così come la possibilità dello sviluppo di imprese nelle aree portuali e retro portuali.
  • Quali sarebbero gli accorgimenti volti a garantire la tutela delle falde acquifere della Val di Cornia in seguito alle opere di escavo delle zone del SIN piombinese durante e dopo l’installazione della tubazione di conduzione del gas dal Porto di Piombino alla rete nazionale di distribuzione del gas.
  • Quali condizioni, di dignità scientifica, impedirebbero all’inquinamento delle acque marine di interagire negativamente con gli impianti agro ittici esistenti nel mare tra Piombino e Follonica
  • Quali siano le azioni che il Governo intende intraprendere per garantire la sicurezza di tutti i cittadini Piombinesi e non, e quale sarebbe il piano di evacuazione in caso di incidente.