Applicare tutti gli strumenti necessari: dalla normativa sugli incendi boschivi al reato di disastro ambientale

Incendi in Maremma: dal 15 luglio 20 roghi al giorno in provincia di Grosseto

Legambiente: «Situazione sempre più a rischio. Fronte di civiltà contro i criminali ambientali»

[9 Agosto 2016]

Mentre viene segnalato l’ennesimo incendio a Principina a Mare (Gr), con una conferenza stampa nell’ambito di Festambiente, tenutasi al “Camping Il Sole” di Marina di Grosseto, Legambiente torna a parlare degli incendi che in questi giorni stanno colpendo la Maremma e  altre zone della Toscana «Quello che sta accadendo in queste ore – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale del Cigno Verde –  in molte zone della regione dimostra che non bisogna abbassare la guardia e che occorre lottare senza paura contro i criminali ambientali  utilizzando tutti gli strumenti necessari. Si valuti con grande attenzione se dagli incendi, per le loro caratteristiche, la loro diffusione e gli impatti che causano, oltre alle aggravanti già previste dal delitto regolato dall’art. 423bis del Codice penale, non si debba contestare anche quello di disastro ambientale. Fondamentale importanza è anche la sensibilizzazione della popolazione attraverso percorsi di educazione ambientale con le scuole, cittadini e i turisti, in modo da creare un rapporto continuo e non solo sporadico con le aree pinetate. Chiediamo un fronte di civiltà per favorire indicazioni e agevolare il lavoro delle forze dell’ordine. Occorre coinvolgere tutti i cittadini italiani, i rifugiati e chiunque possa dare un contributo per la salvaguardia dell’ambiente e dell’economia della Maremma».

Secondo i dati del  Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Grosseto si stima una  media 20 incendi al giorno in provincia di Grosseto dal 15 luglio ad oggi.

Gentili continua: «Bisogna agire con precisione e tempestività per limitare danni e conseguenze, attraverso misure che consentano il mantenimento delle vie d’ingresso nella pineta per i mezzi di soccorso e la pulizia delle aree boschive, soprattutto in presenza di centri abitati, pompe di benzina e campeggi. Occorre, infine, adottare da parte dei comuni competenti misure e regolamenti per intervenire sia in aree pubbliche che private».

Legambiente conclude ricordando  che sono tanti gli interventi da programmare per tempo: «dalla manutenzione e creazione di strade tagliafuoco, in modo da intervenire tempestivamente per arginare il fuoco, alla necessità di mantenere liberi e aperti gli accessi alle pinete, in modo da controllare con maggiore efficacia tutto il terreno boschivo provinciale».