Incendi, Legambiente Sicilia: «Siamo stanchi delle lacrime di coccodrillo e di riunioni sterili»

Musumeci: «In tre giorni, in Sicilia sono andati a fuoco 356 ettari nel corso di 63 differenti incendi»

[5 Agosto 2019]

L’assessore regionale all’ambiente della Sicilia, Salvatore Cordaro, ha provato a fare un primo e parzialissimo conto dei danni: «Sessanta ettari di terreno, due case e un numero ancora imprecisato di auto, è il primo bilancio dei danni causati dagli incendi che venerdì notte hanno accerchiato Monreale e che hanno portato allo sgombero temporaneo di 70 persone, le quali, in parte, sono già rientrate nelle proprie abitazioni. Mentre sono ancora in corso di accertamento i danni riportati dal patrimonio boschivo, che ha colpito in modo rilevante la zona di Monte Caputo. Durante la notte, quando gli elicotteri e i Canadair non possono essere utilizzati, il lavoro degli uomini del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato ha consentito di salvare l’abitato di Monreale dalle fiamme e di mettere in sicurezza la popolazione. Questa mattina (ieri,ndr), dalle prime luci dell’alba, sono ripresi anche gli interventi con i mezzi aerei. Attualmente, in tutta l’area del palermitano sono in azione 3 elicotteri e 4 Canadair».

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha aggiunto che «Appena sarà completata la verifica dei danni verrò personalmente sul posto per verificare gli interventi urgenti che dovranno essere disposti dalla Regione per mettere in sicurezza gli abitati colpiti dai roghi. Esprimo il mio personale ringraziamento e quello di tutti i siciliani, agli uomini combattono ogni giorno gli incendi che colpiscono la nostra splendida terra. In tre giorni, in Sicilia sono andati a fuoco 356 ettari – di cui 198 di superficie boschiva – nel corso di 63 differenti incendi. Il Corpo Forestale della Regione Siciliana ha fatto fronte a quest’emergenza schierando sul campo 585 uomini e oltre 100 mezzi terrestri. In 72 ore sono stati impiegati, complessivamente 25 mezzi aerei, tra elicotteri e Canadair, che hanno portato a termine 264 lanci sui roghi che hanno colpito la Regione. Adesso attendiamo l’arresto dei criminali che hanno causato questi roghi, visto che è ormai certo, che non si tratti solo di incendi accidentali».

Ma Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, critica duramente l’atteggiamento della giunta regionale: «Forte vento di scirocco, temperature elevate. Ritornano in campo i piromani, delinquenti che accendono il fuoco distruggendo bosco e macchia mediterranea. Oggi e nei prossimi giorni assisteremo per l’ennesima volta alle lacrime di coccodrillo, alle tante dichiarazioni nel fermare il fuoco che avanza, per prendere impegni affinchè non avvenga più. Ci saranno riunioni tecniche, tavoli  con la Protezione civile per salvare la Sicilia dalle fiamme. Non ne possiamo più. Non si fa nulla per la prevenzione. L’isola, nel 2017 e nel 2018, ha guidato la tragica classifica degli ettari bruciati.  Dai dati dell’European Commission Emergency Management Service Copernicus, elaborati da Legambiente, nel 2017 in Sicilia sono bruciati 42.872 ettari di superficie boscata e non boscata (contro i 35.241 della Calabria). E nel 2018, sempre in vetta con 10.250 ettari (seconda sempre la Calabria con 1.874). Chiediamo più prevenzione, che si facciano le mappe dei terreni bruciati, che è compito dei comuni, ed una macchina organizzativa più efficiente per evitare che avvenga tutto ciò».