In Toscana continua lo spiaggiamento di delfini

5 spiaggiamenti all’Isola d’Elba, Forte dei Marmi, Lido di Camaiore e Capalbio

[5 Gennaio 2021]

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha comunicato che «Con i 5 delfini spiaggiati negli ultimi giorni di dicembre gli esemplari recuperati dall’inizio di ottobre sono 12 su 13 spiaggiati».  Le cause di morte sono per ora sconosciute, ieri ci sono state le  necroscopie sugli ultimi animali recuperati.

Negli ultimi 10 giorni di dicembre ci sono stati altri 5 casi di spiaggiamenti: 4 esemplari, sono stati recuperati un tursiope e 3 stenelle ritrovati tra Isola d’Elba, Forte dei Marmi e Lido di Camaiore, mentre il cetaceo avvistato a Capalbio il 28 dicembre è stato portato via dal mare molto mosso.

Arpat evidenzia che «Dall’inizio di ottobre ad oggi siamo riusciti a recuperare 12 esemplari su 13 grazie alla operatività dei soggetti che afferiscono alla rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità (OTB) della Regione Toscana».

Ecco nei dettagli le caratteristiche dei cetacei trovati spiaggiati in Toscana: 4/10/2020 Calambrone: Stenella, femmina, 2,10 m; 26/10/2020 (viva, poi morta) Rio Marina: Stenella, femmina, 1,99 m, 62 kg di peso, molto magra; 5/12/2020 Marina di Grosseto: Stenella, femmina 1,92 m, 74 kg, piuttosto magra, in allattamento (ghiandole mammarie con latte); 10/12/2020 (viva, poi morta) Piombino, ritrovata il 20/12:  Stenella, femmina, 2,05 m, 72 kg di peso, magro; 17/12/2020 Lacona: Stenella, maschio, 2 m, 84 kg; non magro, stomaco pieno (probabile bycatch, cima verde di nylon attorno alla coda); 7/12/2020 Vada: Stenella, maschio, 2,16 m, 89 kg non magro; 18/12/2020 Porto Azzurro-Spiaggia Pianotta: Stenella, femmina, 1 m, peso 9,5 kg, denti solo parzialmente emersi dalla gengiva; 19/12/2020 Porto Azzurro-Mola: Stenella, femmina, 91 cm, peso 9 kg, denti solo parzialmente emersi dalla gengiva; 20/12/2020 Lacona: Stenella, femmina, 1,91 m, peso 65 kg non magro, stomaco pieno (probabile bycatch, cima verde di nylon attorno alla coda); 28/12/2020 Capalbio: perso, il mare grosso l’ha portato via; lobi della coda tagliata, probabile bycath; 29/12/2020 Marina di Campo (vivo, poi morto): Stenella, maschio, 1,97, peso 54 kg; 29/12/2020 Forte dei Marmi: Tursiope, femmina, 1,74, peso 40 kg; 29/12/2020 Lido di Camaiore: Stenella, maschio, 1 m, peso 13 kg.

Degli esemplari recuperati 9 sono già stati analizzati la scorsa settimana e 3 (due stenelle ed un tursiope) sono stati analizzati ieri nel laboratorio dell’Accademia dei Fisiocritici a Siena da università di Siena e Arpat.

I ricercatori sottolineano che «Gli esemplari erano freschissimi, morti da poco, ma le cause di morte sono per adesso sconosciute ed i tempi di risposta delle analisi dell’Università di Siena e dei veterinari dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana (IZSLT), sez. di Pisa non saranno brevi. L’IZSLT svolgerà le indagini patologiche, virologiche e battereologiche mentre all’Università di Siena sono affidati gli studi tossicologici per valutare la presenza qualitativa e quantitativa ma anche gli effetti di molti contaminanti ambientali su questi esemplari; Arpat invece valuterà la presenza di cibo nello stomaco quale utile informazione sullo stato di salute dell’animale (stomaci vuoti sono indice di stato di malessere)».