In migliaia nella neve per difendere il Parco della Lessinia dai tagli della Regione Veneto (FOTOGALLERY)

Più di 3.000 persone alla marcia silenziosa e senza bandiere per l’area protetta

[27 Gennaio 2020]

Nel giorno della sconfitta della Lega di Matteo Salvini in Emilia Romagna, ha avuto un inatteso successo la “Camminata per il Parco della Lessinia” «PER DIRE NO alla riduzione dei suoi confini. PER DIRE SÌ alla protezione dei pascoli, dei boschi, dell’acqua, delle pietre, degli animali, delle persone», contro la decisione della maggioranza a trazione Leghista della Regione Veneto di tagliare il 18% del Parco regionale della Lessinia. sfidando la neve e il freddo, un popolo ambientalista si è ritrovato la mattina alle 10 per percorrere in lunga fila il percorso da Conca dei Pàrpari (comune di Roveré Veronese) a San Giorgio (comune di Bosco Chiesanuova) che. partendo dalla strada provinciale da Conca dei Pàrpari arrivava fino al bivio di Malga Pàrparo Vecchio, poi lungo le carrarecce comunali attraverso Malga Pàrparo di Sopra, Malga Pigarol, Malga Grolla, Malga Malera di Sotto per arrivare nei parcheggi pubblici di Malga San Giorgio.

Una silenziosa e civile camminata di protesta che non ha dimenticato di raccomandare ai partecipanti alcune buone regole di comportamento ambientalista: «non utilizzare oggetti monouso di plastica o di altro materiale non biodegradabile; a riportare con sé eventuali rifiuti» e con un’avvertenza: «non esporre bandiere politiche o associative».

Infatti, nonostante tra i motori di questa riuscita manifestazione ci siano state le associazioni ambientaliste che hanno presentato – prese a pesci in faccia da Leghisti e centro-destra – le osservazioni contro il ridimensionamento del Parco della Lessinia, quella di ieri è stata una manifestazione di popolo che dimostra che forse qualcuno ha fatto male i suoi calcoli nel cercare di imporre la volontà dei cacciatori e, come sospettano in molti, di precisi interessi edilizi ed economici.

Lessinia Futura dedica il successo della camminata di ieri «a tutte le persone che hanno a cuore la Lessinia, ognuna con le proprie opinioni e con il desiderio di confrontarsi per il bene di questa terra meravigliosa. Vi ringraziamo per aver partecipato nel rispetto per le persone, la fauna, la flora, le rocce, le idee. Un’emozione profonda ha scosso i pascoli innevati. Guardando il diradarsi delle nebbie, abbiamo immaginato il futuro della Lessinia. Quel camminare lento e silenzioso è stato un gesto d’affetto per chi vive su queste montagne, per dire che non ci sono nemici ma soltanto persone che desiderano affrontare i problemi con razionalità, competenza e sensibilità, tenendo sullo stesso piano l’uomo e l’ambiente naturale di cui tutti siamo custodi per le future generazioni. Oggi la Lessinia si è messa in cammino. C’è molta strada da percorrere per affrontare il presente e il futuro, ma questa è la montagna della luce e sarà lei a indicarci la via».