In Florida catturato un pitone birmano di quasi 100 Kg, il più grande di sempre (VIDEO)

I pitoni birmani invasivi stanno devastando la fauna autoctona e gli ecosistemi delle Everglades

[7 Luglio 2022]

Secondo Nature Conservancy tutto è iniziato nel 1979, quando il primo pitone birmano (Python bivittatus) è stato abbandonato  nelle Everglades da un uomo che non se la sentiva più di tenerlo come animale domestico. Da allora questi grandi serpenti invasivi stanno devastando il sud-ovest della Florida, divorando specie autoctone e danneggiando una biodiversità unica. Come spiega Sarah Kuta  su Smithsonian Magazine «Senza predatori naturali a tenere sotto controllo la popolazione e molti animali gustosi con cui banchettare, i pitoni stanno diventando più grandi e più fertili».

Ma il pitone birmano che ha catturato a dicembre un piccolo team di localizzatori di pitoni di Conservancy of Southwest Florida ha superato le loro peggiori aspettative: un’enorme femmina pesante quasi 97 Kg  e lunga quasi 5,5 metri, che straccia il precedente record di un pitone birmano cattirato in Florida che si fermava a “solo” 84 kg.

Quando il team pesato per la prima volta la gigantesca femmina di pitone birmano, i biologi sono rimasiti quasi senza parole; nessuno si aspettava un peso simile: «Sto leggendo 215 libbre» ha detto incredulo Ian Bartoszek, manager del progetto Python, ai suoi colleghi.  Ian Easterling, un altro biologo del team ha riso incredulo mentre la stagista Kyle Findley ricorda: «Pensavo che la bilancia fosse rotta». Ma la bilancia funzionava bene e Bartoszek ora evidenzia che «E’ stata una specie di linea nella sabbia. Ci chiedevamo se avremmo mai superato le 200 libbre. Ha alzato il livello».

La gigantesca femmina è stata catturata usando un serpente “Giuda”, un maschio con un localizzatore GPS attaccato. Un metodo che consente ai localizzatori di pitoni di Conservancy of Southwest Florida  di trovare ed eradicare sempre più serpenti, in particolare le grandi femmine riproduttivamente attive, il che permette di mitigare gli impatti delll’invasione dei pitoni nel tempo. Trovando e sezionando questi pitoni, i ricercatori dell’ONG ambientalista stanno imparando di più sui serpenti, su cosa mangiano e su come possono danneggiare l’ambiente che hanno invaso.

Una lotta che coinvolge anche le amministrazioni statali: dal 2000, la Florida Fish & Wildlife ha ucciso o rimosso oltre 15.000 pitoni birmani, con una media di oltre 1.000 pitoni rimossi ogni anno a partire dal 2017. Ma gli scienziati non hanno idea di quante migliaia potrebbero essercene. Bartoszek dice che «Questa è una domanda da 10 milioni di dollari. Non conosciamo nemmeno l’ordine di grandezza».

I pitoni birmani sono sopravvissuti e si sino diffusi rapidamente in Florida proprio perché sono estremamente furtiviti e anche i grandi esemplari sono difficili da trovare nelle vaste zone umide e densamente vegetate della Florida meridionale e nelle foreste subtropicali, che fanno parte o sono adiacenti alle Everglades. Finora, fortunatamente, non sembra che i pitoni birmani si siano stabiliti al di fuori di questa regione. «Le Everglades sono un pagliaio – conferma Bartoszek, . I pitoni sono gli aghi. Per trovare un ago, usiamo un magnete». E i  magneti sono pitoni maschi come Dionysus o Dion ai quali è stato impiantato chirurgicamente un trasmettitore il cui segnale può essere tracciato. Gli ambientalisti rilasciano i serpenti “Giuda” durante la stagione riproduttiva ed è così che trovano le femmine più grosse. Bartoszek chiama Dion “MVP” – il pitone più prezioso – perché li ha portati alla femmina record che probabilmente, come suo ultimo pasto aveva mangiato un intero cervo adulto dalla coda bianca. Dopo aver eutanizzato il rettile, i ricercatori hanno trovato al suo interno ben 122 uova, che si sviluppano all’interno del pitone, e pensano che anche questo sia un nuovo record, visto che una covata media di pitone birmano è di 43 uova.

Sebbene se è impossibile saperlo con certezza, i biologi ritengono che la grande femmina che hanno catturato e ucciso di recente potrebbe essere il pitone birmano originale che è stato abbandonato nel 1979 nelle Everglades.

I pitoni birmani sono così tanti  che ogni agosto i biologi chiedono ai citizen scientist di aiutarli a cacciare i serpenti invasivi. I partecipanti possono competere per ottenere vari premi, inclusi 2.500 dollari per aver catturato il maggior numero di pitoni durante un periodo di due settimane. Nel 2021 hanno partecipato alla caccia ai pitoni birmani più di 600 persone provenienti da 25 Stati Usa.

Ma catturare un pitone birmano gigante è una cosa da veri esperti, per riuscire a bloccare la gigantesca femmina i ci hanno dovuto lottare duramente per 20 minuti prima che il rettile si arrendesse definitivamente.

I pitoni birmani mangiano qualsiasi cosa si muova: nei loro stomaci i ricercatori hanno trovato  24 specie di mammiferi, 47 specie di uccelli e due specie di rettili. secondo l’US Geological Survey, i pitoni hanno contribuito sicuramente al declino di alcune specie di mammiferi, tra cui conigli di palude, silvilago, volpi, procioni, opossum e linci rosse, in particolare nelle parti remote dell’Everglades National Park.

Comunque la tecnica dei maschi “Giuda” sembra funzionare: i biologi hanno già visto che vengono sempre meno trovate femmine enormi e i “Giuda” tendono a condurli a femmine sempre più piccoli man mano che le più grandi vengono rimossi. Se tutto va bene nel tempo, rimarranno solo femmine più piccole e più giovani, che aiutano a tenere sotto controllo la popolazione di pitoni.

Ma Bartoszek e gli altri biologi sono realistici. I pitoni potrebbero non essere mai eradicati, ma le loro popolazioni possono essere controllate.

Bartoszek conclude: «Stiamo cercando di uscire dal business della cattura dei pitoni. Questo è il problema del nostro tempo per la fauna selvatica della Florida meridionale».

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