In Antartide necessarie aree marine protette più grandi per includere i giovani pinguini imperatore

Una nuova nozione di Aree marine protette dinamiche per tutelare pinguini e pesca nel riscaldamento globale

[2 Settembre 2022]

Secondo lo studio “Juvenile emperor penguin range calls for extended conservation measures in the Southern Ocean”, pubblicato su Royal Society Open Science, uno dei pochi a lungo termine sui giovani pinguini imperatore (Aptenodytes forsteri) – e l’unico studio incentrato su una colonia sul mare di Weddell –  «I giovani uccelli trascorrono circa il 90% cento del loro tempo al di fuori delle attuali aree marine protette e di quelle proposte» e, per questo, il team di scienziati guidato da Aymeric Houstin, del Centre Scientifique de Monaco (CSM) e dell’Université de Strasbourg – CNRS, chiede che vengano estese le protezioni per i i giovani pinguini imperatore che, come ricordano alla Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), sono nell’elenco dell’Endangered Species Act gestito dall’U.S.  Fish and Wildlife Service e chiede alla Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources (CCAMLR) di prendere in considerazione l’espansione della rete delle aree marine protette (AMP) nell’Oceano Antartico.

Lo studio, che ha tracciato per un anno 8 pinguini con tag satellitari, ha anche scoperto che. in media. I giovani pinguini imperatore hanno viaggiato per oltre 1.200 chilometri (745 miglia) oltre quello che l’International union for conservation of nature (Iucn) riteneva essere finora l’areale della loro specie, un range che si basa su studi di pinguini imperatore adulti di poche altre colonie.

Il team di ricerca internazionale ricorda che «Considerati immaturi fino a circa 4 anni di età, i giovani pinguini imperatore sono più vulnerabili degli adulti perché non hanno completamente sviluppato capacità di foraggiamento e di evitamento dei predatori». Dato che il cambiamento climatico riduce l’habitat del ghiaccio marino e apre nuove aree dell’Oceano Antartico alla pesca commerciale, i ricercatori concludono che «AMP notevolmente ampliate sono cruciali per proteggere questa specie iconica, ma minacciata, di pinguino in ogni fase della vita».

Uno degli autori dello studio, Dan Zitterbart, della Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg e della WHOI, evidenzia che «Mentre tutti guardano alla popolazione adulta, la popolazione giovanile – che lascia la relativa sicurezza dei suoi genitori a circa 5 mesi – non è né monitorata né protetta. Le AMP attuali e proposte nell’Oceano Antartico includono solo l’areale dei pinguini imperatore adulti, che non si spostano tanto quanto i giovani. Dal punto di vista della conservazione, è importante sapere dove vanno questi giovani. E’ un altro pezzo del puzzle per proteggere il loro habitat marino. I pinguini imperatore hanno una fecondità così bassa che, se non proteggiamo i giovani, potrebbero non diventare mai adulti riproduttori».

Zitterbart e i monegaschi del CSM, i francesi del CNRS e  i tedeschi dell’AlfredWegenerInstitut für Polar- und Meeresforschung (AWI) stanno conducendo uno studio di monitoraggio a lungo termine del Colonia di pinguini imperatori della baia di Atka vicino alla stazione di Neumayer III, nel Mare di Weddell, che ospita un terzo delle colonie di pinguini imperatori stabili e lo studio “The Paris Agreement objectives will likely halt future declines of emperor penguins” che hanno pubblicato su Global Change Biology nel nevembre 2019 dimostra che «Le colonie nella regione, incluso il Mare di Ross, sono meno vulnerabili allo scioglimento indotto dal clima rispetto ad altre aree dell’Antartide». Houstin aggiunge che «Si prevede che alcune delle colonie del mare di Weddell saranno ancora presenti tra 50 e 100 anni. E’ importante preservare le colonie che saranno in grado di sopportare i cambiamenti climatici, poiché potrebbero diventare un rifugio per l’intera popolazione di pinguini imperatori».

Secondo lo studio “Progress towards a representative network of Southern Ocean protected areas” pubblicato nell’aprile 2020 su PLOS ONE da un team di ricercatori statuinitensi e australiani, il 12% dell’area sotto la giurisdizione della CCAMLR è attualmente protetta come AMP e meno del 5% è considerata un’area “no-take”. Da anni i 26 membri della CCAMLR (Italia compresa) stanno valutando la possibilità di istituire tre nuove AMP nella regione, tra le quali l’AMP del Mare di Weddell, una proposta presentata per la prima volta nel 2013 dalla Germania e presentato dall’Unione Europea e che si estenderebbe su un’area di 2,2 milioni di Km2, preservando uno degli ecosistemi più incontaminati del mondo e una zona critica per la circolazione oceanica globale, ma gli autori del nuovo studio affermano che i confini dell’AMP proposta sono inadeguati per proteggere i giovani pinguini imperatore. Céline Le Bohec, dell’Université de Strasbourg – CNRS e del CSM fa notare che «Il progetto dell’AMP del Mare di Weddell, come le altre AMP intorno all’Antartide, dovrebbe includere la distribuzione in mare di tutte le classi di età della popolazione di pinguini imperatore, non solo degli adulti di alcune colonie di studio. Al momento i giovani sono chiaramente privi di protezione e in futuro la loro presenza nelle acque del Nord deve essere presa in considerazione, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo della pesca in quelle regioni».

Nei prossimi decenni, i ricercatori hanno in programma di continuare il tagging sia dei pinguini adulti che di quelli giovani della colonia di Atka Bay per tracciarne i movimenti e il comportamento mentre l’ambiente cambia. Houstin suggerisce che «Con dati più a lungo termine, potrebbe essere sviluppata una “AMP dinamica” o con confini mutevoli, basata sulle previsioni degli spostamenti dei pinguini durante l’anno.

La Le Bohec conclude: «Questa nozione di rete dinamica di AMP è davvero essenziale. E’ sicuramente il modo per continuare il dialogo con l’industria della pesca per garantire che la risorsa sia utilizzata in modo sostenibile, per preservare in definitiva la biodiversità unica di queste sensibili regioni polari».