Galaverni: «Per noi è un tassello fondamentale»

Il Wwf continuerà a gestire l’oasi Orti-Bottagone, rinnovata la convenzione con Enel

La prossima primavera i balestrucci troveranno una nuova casa ad attenderli, dopo la demolizione della centrale Tor del Sale dove nidificavano

[18 Febbraio 2022]

Mentre tutt’intorno prosegue la demolizione della centrale ad olio combustibile di Tor del Sale, la ricchissima biodiversità dell’oasi padule Orti-Bottagone potrà continuare a fiorire sotto l’occhio vigile del Wwf, grazie alla convenzione appena rinnovata con Enel.

Tramite la Convenzione per la realizzazione di attività connesse alla gestione naturalistica dell’area di proprietà di Enel all’interno dell’Oasi Wwf Padule Orti Bottagone, Enel ha infatti confermato la concessione in comodato gratuito dei terreni di proprietà dell’azienda ricadenti all’interno dall’Oasi, affinché il Wwf li utilizzi a scopo naturalistico, educativo e di fruizione.

«Il rinnovo della Convenzione – commenta Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Italia di Enel global power generation – è un passo importante perché rappresenta uno degli ambiti di attività tra Enel e Wwf Italia, in particolare in materia di tutela della biodiversità, di promozione di una cultura della sostenibilità e di sensibilizzazione ambientale».

L’oasi rappresenta un territorio dalla valenza eccezionale per difendere e valorizzare al meglio la biodiversità: si tratta di una riserva naturale regionale che si estende per 126 ettari, preziose zone umide – quella di Orti è una palude salmastra, a Bottagone invece c’è acqua dolce – dove solo l’avifauna conta 231 specie censite, tra le quali nidifica anche il rarissimo falco pescatore.

Dal novembre scorso, l’area circostante è invece interessata dalle operazioni di demolizione dell’ex centrale termoelettrica Torre del Sale, fuori servizio dal 2015 e oggi oggetto di vendita tra Enel e Stigliano Sviluppo per la riqualificazione del sito in chiave sostenibile a vocazione turistica, ambientale e commerciale: i  lavori consentiranno il raggiungimento del green field in circa tre anni con conclusione lavori entro fine 2024, e le attività verranno effettuate in parallelo alle bonifiche dell’area, curate da Enel.

Ma la natura aveva trovato il modo di sbocciare anche all’interno della centrale termoelettrica: i balestrucci, uccelli migratori della famiglia delle rondini, nidificavano nell’area delle caldaie. Per questo la convenzione tra Enel e Wwf ha recentemente consentito la realizzazione – a cura della società Tor del Sale che cura le demolizioni dell’ex centrale – di alcune piattaforme nido, posizionate proprio a fianco della centrale, dove la prossima primavera i balestrucci troveranno una nuova casa ad attenderli per favorire la nidificazione e dunque la riproduzione di questa specie protetta.

«La possibilità di continuare a gestire un’area dall’elevato valore naturalistico come quella di Orti-Bottagone è per noi un tassello fondamentale nel sistema di 100 Oasi Wwf, e più in generale – sottolinea il direttore Programma e oasi del Wwf, Marco Galaverni – per la conservazione della natura d’Italia, in un periodo cruciale in cui la perdita di biodiversità a livello globale sta mettendo a rischio la nostra stessa sopravvivenza. E formare migliaia di giovani sull’importanza della natura e di un’autentica transizione ecologica è imprescindibile se vogliamo costruire un futuro solido per le nostre società».