Il presidente leghista del Trentino vuole catturare l’orso M49. Il ministro Costa: «Non può farlo»

Fugatti: «Non ci fermeremo qui. Il numero di orsi in Trentino è eccessivo»

[1 Luglio 2019]

Il nuovo presidente leghista della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha  annunciato di aver dato mandato di preparare l’ordinanza di cattura di quello che considera l’orso più problematico del Trentino: M49 e in una nota sottolinea che «Da subito la squadra Orso del Corpo forestale si attiverà per individuare il plantigrado e procedere alla cattura. L’orso si è reso protagonista ad oggi dell’80% dei danni causati dai grandi carnivori nella nostra provincia. Il comportamento dell’animale – è tale da creare un concreto pericolo di ordine e sicurezza pubblica. La stagione degli alpeggi è appena iniziata e non possiamo permettere che M49 tenga in ostaggio pastori ed animali. Abbiamo ripetutamente segnalato al ministro Costa la situazione, chiedendo l’autorizzazione alla cattura. Anche Ispra ha espresso forte preoccupazione. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta e quindi abbiamo deciso di agire, assumendoci le nostre responsabilità. Era necessario dare risposte ai cittadini sempre più allarmati».

L’ultima incursione di M49 risale al 17 giugno e l’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, ricorda che «Da tempo abbiamo messo in atto tutte le possibili misure di prevenzione e dissuasione. Inutilmente. L’orso si è mostrato sempre più “confidente”, come a malga Arnò, nel Comune di Sella Giudicarie. Quel giorno, nonostante la presenza del pastore e di altre persone all’interno dell’alpeggio, l’orso si è avvicinato pericolosamente alla stalla dove erano ricoverati animali da allevamento». Fugatti aggiunge: «Abbiamo raccolto in questi tempi le preoccupazioni di pastori, intenzionati ad abbandonare i pascoli, e dell’intero settore della zootecnia. Non potevamo più attendere ed agire, come è già successo in passato, solo dopo un’aggressione a persone».

Il ministro dell’ambiente Sergio Costa non nasconde il suo disappunto per l’iniziativa presa  da Fugatti e dalla sua Giunta: «Catturare l’orso M49 senza una deliberazione ufficiale da parte dei tecnici della conferma della sua pericolosità è solo un’inutile forzatura. Non bastano tweet, post e interviste. Su un tema così rilevante bisogna lavorare con professionalità e rispetto delle regole. Tra il Ministero dell’Ambiente e la provincia di Trento i rapporti in queste settimane sono stati costanti. L’interlocuzione non è mai mancata anche se può capitare che i punti di vista possano essere differenti.  Abbiamo risposto sempre attraverso atti amministrativi e nelle giuste sedi istituzionali. Senza dichiarazioni altisonanti, ma lavorandoci ogni giorno».

Sulla sua pagina Facebook Costa è durissimo: «Il presidente della provincia di Trento ha dato ordine di catturare l’orso m49 ma non può farlo. M49 è da tempo attenzionato e l’Ispra, interpellato dal Mattm, ha sempre e costantemente prodotto pareri e relazioni, debitamente comunicate alla provincia autonoma di Trento, e nelle prossime ore, presumibilmente già domani (oggi, ndr), ce ne sarà una aggiornata e sollecitata da quanto emerso nell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. In quel contesto le istituzioni locali avrebbero provato che l’orso potrebbe essere pericoloso per la pubblica incolumità perché eccessivamente confidente. Fino ad oggi lo è stato sì, ma non con l’uomo, sebbene si sia avvicinato e sia entrato, in cerca di cibo, in strutture come una stalla e una casa estiva in quel momento non abitata. E’ una differenza sostanziale: perché se l’orso è considerato dannoso, cioè che provoca dei danni, risarcibili, non ne è prevista la cattura. Se è pericoloso, invece sì. La decisione da prendere sta tutta in questa domanda a cui sono i tecnici specializzati e quindi l’Ispra, che devono dare una risposta: l’orso è pericoloso per l’uomo? Si avvicinerebbe a una casa abitata? A una scuola, a un gruppo di persone in gita?
Anche il comitato convocato ad hoc dal prefetto di Trento non ha ancora preso una decisione sulla cattura, perchè sono i tecnici a dover esaminare, valutare, e parlare. Il loro parere è dirimente. Il presidente della provincia di Trento vorrebbe catturare oggi M49 – e mai e poi mai si parla di abbattimento – per farlo vivere in cattività, in uno spazio grande ma recintato e continuamente monitorato. Ma ribadiamo che non può e non deve farlo senza una deliberazione del prefetto per motivi di sicurezza pubblica o dopo una precisa analisi dell’ispra, il cui ruolo è fondamentale. Quindi confido nel prosieguo della collaborazione istituzionale e senza strappi e che nei prossimi giorni la scienza si esprima e indichi la strada da percorrere».

Ma Fugatti non vuole aspettare l’Ispra e la scienza e la lotta a lupi e orsi è stata al centro della sua campagna elettorale che ha puntato a ingigantire la paura verso questi carnivori.  Per questo ha risposto immediatamente al ministro Costa: «Non si tratta di voler fare strappi, ma di prendere atto che la situazione è ormai insostenibile e che garantire la sicurezza di allevatori e cittadini in genere è un dovere primario, dal quale non ci si può sottrarre. Non abbiamo preso questa decisione con leggerezza, visto che da mesi e ripetutamente abbiamo segnalato la gravità della situazione allo stesso ministro, oltre che all’Ispra, chiedendo anche l’intervento del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza dopo esserci fatti carico delle preoccupazioni dei sindaci e dell’esasperazione di chi in montagna ci lavora».

Fugatti ricorda inoltre che «Tra le responsabilità in capo ad un presidente di una Provincia autonoma c’è anche quella della sicurezza pubblica. Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare,  seguendo il protocollo Pacobace e lavorando assieme a tutti i livelli istituzionali, con costanza, serietà e pazienza. Ma adesso non possiamo più aspettare. L’articolo 52 dello Statuto di Autonomia Speciale della Regione Trentino Alto Adige Südtirol pone in capo al Presidente della Provincia i poteri in materia di sicurezza. Noi siamo una Provincia autonoma e le prerogative della Autonomia intendiamo esercitarle. I nostri cittadini devono poter continuare ad avere fiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di affrontare i problemi e risolverli concretamente. Nell’interesse di quel delicato equilibrio su cui poggia la convivenza fra uomini e grandi predatori. Di conseguenza, non ci fermeremo qui. Anzi, abbiamo anche informato il Ministro, con una comunicazione ufficiale, che oggi il numero di orsi in Trentino è eccessivo rispetto al numero sostenibile dal nostro territorio. Anche su questo fronte auspichiamo un intervento del Ministro competente».