Il “nuovo” lupo dorato africano che si credeva fosse uno sciacallo

Il DNA rivela che lo sciacallo dorato africano è in realtà imparentato con il lupo grigio

[3 Agosto 2015]

Lo sciacallo dorato africano (Canis aureus) che si pensava vivesse in un areale che va dall’Africa settentrionale e nord-orientale, è stato a lungo considerato un conspecifico degli sciacalli dorati europei e ancora più vicino alle popolazioni di Canis aureus che vivono in Medio Oriente, ma  due recenti studi hanno scoperto che gli aplotipi mitocondriali di alcuni sciacalli dorati africani sono allineati più strettamente con i lupi grigi ( Canis lupus ). Una cosa sorprendente, visto  che in Africa non esistono lupi grigi e la divergenza fenotipica tra le due specie. Inoltre, nonostante una lunga storia di lavoro tassonomico su canidi africani, i risultati dei due studi implicano l’esistenza di specie precedentemente sconosciute, non filogeneticamente distinte.

Ora,  con lo   studio “Genome-wide Evidence Reveals that African and Eurasian Golden Jackals Are Distinct Species” Summary”, pubblicato su  Current Biology,   un folto gruppo internazionale di ricercatori,   ha verificato  l’ipotesi delle specie distinte «per capire la storia evolutiva che spiegherebbe questo risultato sconcertante».

Gli scienziati statunitensi, portoghesi, russi, finlandesi, cinesi, israeliani e spagnoli  hanno analizzato l’intero genoma degli sciacalli dorati africani ed eurasiatici e dei lupi grigi e scrivono su Current Biology: «I nostri risultati forniscono prove coerenti e robuste che le popolazioni di sciacalli dorati provenienti dall’Africa e dall’Eurasia rappresentano linee monofiletiche distinte, separate per più di un milione di anni, sufficiente per meritare un riconoscimento formale come specie diverse: C. anthus (lupo dorato africano) e C. aureus (sciacallo dorato eurasiatico).

Inoltre il team di ricerca, utilizzando i dati morfologici, dimostra una somiglianza morfologica impressionante tra gli sciacalli dorati eurasiatici e quelli dell’Africa orientale e dice che è probabilmente questa somiglianza ad aver fuorviato i tassonomisti , mentre «probabilmente riflette unicamente l’intensa competizione interspecifica tra i carnivori nell’Africa Orientale»

La conclusione è che in realtà lo sciacallo dorato africano è un lupo dorato africano e che, se la competizione interspecifica interviene sulla vincola diversificazione delle dimensioni, l’ecologia può far confondere la tassonomia.