Il mondo perde 10 milioni di ettari di foreste all’anno. Un’area grande come la Corea del Sud

Disboschiamo ogni anno 7 milioni di ha di foreste. Ma l’Onu vuole aumentarle del 3% entro il 2030 e proteggerle

[9 Maggio 2023]

Le foreste occupano il 31% della superficie del pianeta e ospitano l’80% della biodiversità terrestre e producono mezzi di sussistenza e reddito per 1,6 miliardi di persone, per questo la 8esima sessione dell’United Nations  Forum on Forests  organizzata dall’Economic and Social Council (ECOSOC) vuole estendere le aree protette in tutto il mondo, aumentare la superficie forestale globale del 3% entro il 2030 e e rafforzare la gestione sostenibile delle risorse forestali.

Intervenendo in apertura del Forum. la presidente dell’Ecosoc, la bulgara Lachezara Stoeva, ha ricordato che «La cura delle foreste genera benefici in diversi ambiti. Dalla riduzione della povertà all’istruzione di qualità. Dalla promozione di posti di lavoro dignitosi alla parità di genere. La conservazione delle foreste contribuisce agli obiettivi di lotta al cambiamento climatico, in particolare nel sequestro del carbonio, nella mitigazione e nell’adattamento. Questi ecosistemi riducono alluvioni, frane, valanghe, tempeste di sabbia e altri disastri naturali».

La Stoeva ha sottolineato che «Quest’anno ci sarà il Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile, prima nell’ambito dell’Ecosoc, a luglio, poi nell’ambito dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre. Le deliberazioni del Forum sulle foreste possono contribuire al progresso di molti degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, che devono essere raggiunti entro il 2030».

Il sottosegretario generale dell’United Nations  Department of Economic and Social Affairs (DESA). per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite, Li Junhua, ha avvertito che «Le foreste sono a rischio. E l’espansione dell’agricoltura commerciale è responsabile della maggior parte della deforestazione. Ogni anno 7 milioni di ettari di foreste naturali vengono convertiti ad altri usi».

Ogni anno continuiamo a perdere in totale 10 milioni di ettari di foreste, un’area grande all’incirca come la Corea del sud. Le foreste del mondo sono a rischio a causa del disboscamento illegale o insostenibile, degli incendi boschivi, dell’inquinamento, delle malattie, dei parassiti, della frammentazione e degli impatti dei cambiamenti climatici, tra i quali  tempeste e altri eventi meteorologici estremi.

Secondo il DESA, «Le malattie zoonotiche rappresentano il 75% di tutte le malattie infettive emergenti e spesso si verificano quando i territori naturali come le foreste vengono “bonficati”». Il Dipartimento Onu stima che nel mondo ci siano  2 miliardi di ettari di terreno degradato che potrebbero essere ristinati. E l’ECOSOC è convinto che «Rivitalizzare le foreste degradate è la chiave per raggiungere l’obiettivo delle Nazioni Unite di aumentare la superficie forestale globale del 3% entro il 2030. Aiuterebbe anche i Paesi a creare nuovi posti di lavoro, prevenire l’erosione del suolo, proteggere i bacini idrografici, mitigare i cambiamenti climatici e salvaguardare la biodiversità».

Il presidente del Forum, Zéphyrin Maniratanga, ha concluso: «Le foreste offrono soluzioni. Ma c’è bisogno di un maggiore coinvolgimento delle comunità forestali in tutti i processi correlati nell’azione per il clima e nella lotta contro la desertificazione, il degrado del suolo e il cambiamento climatico».