Il Comune di Rosignano Marittimo chiede di inserire le Secche di Vada nei siti “Natura 2000”

Per il ripristino, la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali, della biodiversità marina delle Secche di Vada

[6 Aprile 2021]

Con  la delibera N. 42 del 18 marzo, la Giunta del Comune di Rosignano Marittimo (LI) ha chiesto alla Regione Toscana «L’inserimento nella rete dei siti Natura 2000, dell’area delle Secche di Vada».

In una nota il Comune ricorda che «Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità; è una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. L’area delle  ”Secche di Vada” è caratterizzata da bassi fondali rocciosi ed  è colonizzata principalmente da una prateria di Posidonia oceanica, un’inestimabile risorsa naturalistica, che riveste un ruolo estremamente importante come polo di biodiversità, in quanto ospita circa il 20-25% di tutte le specie presenti nel mar Mediterraneo, oltreché  colonizzata da un tipico habitat coralligeno».

L’assessore alla programmazione del territorio, demanio, infrastrutture, tutela ambientale e parchi, Vincenzo Brogi, ha sottolineatyo: «Ritengo questa scelta dell’Amministrazione Comunale molto importante – per l’attenzione nei confronti dell’ambiente, per il ripristino, la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali, della biodiversità marina delle Secche di Vada».

La richiesta rientra in quadro più ampio di tutela dell’ambiente marino, infatti già dal 2012 il Comune di Rosignano Marittimo ha sottoscritto la Carta di partenariato per il Santuario internazionale Pelagos (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regioni Toscana, Liguria, Sardegna) che prevede l’impegno da parte del soggetto aderente a garantire, nell’area di mare di propria competenza, il rispetto di una serie di vincoli e l’avvio di una serie di azioni virtuose a tutela dei cetacei e degli habitat che ne garantiscono la sopravvivenza.

“Alice Prinetti, assessore agli affari generali, attività economiche, politiche venatorie, tutela degli animali, patrimonio, politiche sociali ed inclusive, politiche abitative, conclude: «Si tratta di un’area protetta da tutelare con molte potenzialità. Puntare sul ripopolamento delle specie ittiche e una pesca consapevole che rispetti l’habitat naturale. Il passo successivo sarà quello di attivare e ricercare percorsi e finanziamenti che ne valorizzino le peculiarità ambientali e turistiche».