Il caleidoscopio di vita sottomarina dei camini idrotermali al largo della costa messicana (VIDEO)

Nel Golfo di California scoperte almeno 6 nuove specie in acque calde fino a 287° C

[23 Novembre 2021]

Un team multidisciplinare di scienziati di Schmidt Ocean Institute, Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI), Universidad Autónoma de Baja California (UABC), Centro de Investigación Científica y de Educación Superior de Ensenada (CICENSE) e California Institute of Technology,  ha scoperto nuove bocche idrotermali e 6 possibili nuove specie animali durante una spedizione di 33 giorni al largo di La Paz sulla nave da ricerca Falkor dello Schmidt Ocean Institute. Per esplorare e campionare i camini idrotermali che emettono fluidi a temperature fino a 287° C  è stato utilizzar to il robot subacqueo ROV SuBastian  che ha anche fornito immagini delle comunità animali uniche che vivono in questo ambiente estremo. ROV SuBastian ha inoltre catturato immagini straordinarie del fondale marino tra cui specchi d’acqua idrotermali , guglie di calcite e vermi iridescenti con scaglie blu.

I ricercatori statunitensi e messicani spiegano che il più grande dei nuovi cumuli di sfiato, chiamato Maija awi, si trova a metà strada tra il campo di camini idrotermali chimaato JaichaMaa ‘ja’ag, scoperto dallo stesso team durante la spedizione R/V Falkor dello Schmidt Ocean Institute del 2018, e il campo Auka, scoperto durante una spedizione dal MBARI nel 2015. Altre bocche idrotermali sono state trovate a sud di JaichMaa ‘ja’ag e sono state chiamate ‘Melsuu, tutti nomi che derivano dalle lingue dei popoli indigeni Yuman della Baja California. Maija awi, la cui forma ricorda quella di un drago, prende il nome dal serpente d’acqua divino nel mito della creazione del popolo Kumiai, ‘Melsuu significa “blu” nel dialetto Kiliwa del popolo Yuman ed è stato chiamato così per il gran numero di vermi blu iridescenti che sono stati trovati tra i camini idrotermalia.

Gli scienziati dello Schmidt Ocean Institute spiegano che «La spedizione si è concentrata sui processi tettonici e sulla mappatura, sul flusso di calore e sulla geofisica delle bocche idrotermali e sulla biologia, compresi i microbi. Le bocche idrotermali si trovano nel bacino di Pescadero e sono uniche sia nella loro chimica che nell’aspetto rispetto ad altre bocche idrotermali conosciute, in quanto sono le uniche attualmente osservate ad emettere fluidi chiari rispetto ai fluidi scuri e fumosi associati all’iconico “black smoker” dei camini idrotermali». Gli scienziati hanno raccolto il fluido emesso dai camini idrotermali per esaminarne la composizione chimica e hanno misurato il flusso di calore nei dintorni determinare se questi camini idrotermali siano collegati sotto la superficie terrestre attraverso un grande serbatoio o se si sono creati attraverso fessure separate nella crosta terrestre.

Il co-ricercatore principale, Ronald Spelz-Madero dell’UABC, sottolinea che «Tra le spedizioni nel Golfo della California del 2018 e del 2021, abbiamo coperto un’area senza precedenti di quasi 20.000 chilometri quadrati, che è circa 1/8 della superficie totale del Golfo della California. Studiare il ritmo relativamente rapido con cui si sta formando il Golfo della California amplia la nostra conoscenza di come si formano i margini continentali, i luoghi in cui vive la maggior parte delle persone oggi».

Durante questa ultima spedizione. Alla quale hanno collaborato ricercatori dell’università della California Davis, dell’Occidental College, dello Scripps Institution of Oceanography e dell’Oregon State University, sono state rinvenute 6 o più possibili nuove specie, tra le quali policheti, vermi freccia, crostacei, molluschi e nematodi, oltre a 10 specie note  che precedentemente non erano mai state rinvenute nel bacino di Pescadero. La  co-ricercatrice principale, Victoria Orphan, del California Institute of Technology,  sottolinea che «Sembra che ci siano delle differenze tra come gli animali dei camini  dominano queste diversi ambienti idrotermali. I siti a sud avevano la più alta densità di vermi  a scaglie blu, mentre altri sembravano essere più densamente colonizzati da anemoni chemiosintetici o vermi tubo».

Lo scienziato capo, David Caress del MBARI, aggiunge: «Il nostro team di scienziati e ingegneri ha studiato faglie, vulcanismo e s<camini idrotermali nei bacini meridionali del Golfo della California per un intero decennio. Questa spedizione ha costruito contemporaneamente sulla nostra passata esplorazione dei bacini di Alarcon e Pescadero e ha consentito ulteriori esplorazioni negli adiacenti ma poco conosciuti bacini di Farallon e Carmen».”

La spedizione segna la fine del mandato della nave da ricerca Falkor con lo Schmidt Ocean Institute prima che l’organizzazione vari la sua nuova nave, la Falkor, e  il direttore esecutivo dello Schmidt Ocean Institute, Jyotika Virmani, conclude: «Questo è stato un finale spettacolare per un incredibile decennio di scienza condotto a bordo dell’R/V Falkor , che è stata utilizzata per supportare collaborazioni internazionali e interdisciplinari che hanno fatto luce sul mare profondo ancora sconosciuto, per caratterizzare e comprendere meglio il nostro Oceano nel cambiamento climatico. Non vediamo l’ora di continuare questa missione a bordo della nostra nuova nave da ricerca Falkor, contribuendo  anche a iniziative globali come Seabed 2030 e all’United Nations Decade of Ocean Science for Sustainable Development».

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