I serpenti moderni si sono evoluti da alcuni sopravvissuti all’asteroide che uccise i dinosauri
La “distruzione creativa” che aveva portato all’evoluzione di serpenti marini giganti lunghi anche 10 metri
[15 Settembre 2021]
Il nuovo studio “Evolution and dispersal of snakes across the Cretaceous-Paleogene mass extinction”, pubblicato su Nature Communications da un team di ricercatori tedeschi e britannici, suggerisce che «Tutti i serpenti viventi si sono evoluti da una manciata di specie sopravvissute al gigantesco impatto di un asteroide che ha spazzato via i dinosauri e la maggior parte degli altri esseri viventi alla fine del Cretaceo».
Secondo gli autori dello studio, «Questo devastante evento di estinzione è stata una forma di “distruzione creativa” che ha permesso ai serpenti di diversificarsi in nuove nicchie, precedentemente occupate dai loro concorrenti».
Lo studio dimostra che i serpenti, che oggi comprendono quasi 4000 specie viventi, hanno iniziato a diversificarsi nel periodo in cui un impatto di un corpo extraterrestre ha spazzato via i dinosauri e la maggior parte delle altre specie sul pianeta.
Per arrivare a queste conclusioni, il team di ricercatori guidato da Catherine Klein del GeoZentrum Nordbayern della Friedrich-Alexander Universität del Milner Centre for Evolution dell’University of Bath, ha ha utilizzato fossili e ha analizzato le differenze genetiche tra i serpenti moderni per ricostruire l’evoluzione dei serpenti il ch ha permesso di individuare il tempo in cui si sono evoluti i serpenti moderni.
I risultati dello studio dimostrano che «Tutti i serpenti viventi risalgono a una manciata di specie sopravvissute all’impatto dell’asteroide 66 milioni di anni fa, la stessa estinzione che ha spazzato via i dinosauri» Gli autori sostengono che «La capacità dei serpenti di ripararsi sottoterra e di restare per lunghi periodi senza cibo li ha aiutati a sopravvivere agli effetti distruttivi dell’impatto. In seguito, l’estinzione dei loro concorrenti – inclusi i serpenti del Cretaceo e gli stessi dinosauri – ha permesso ai serpenti di occupare nuove nicchie, nuovi habitat e nuovi continenti. I serpenti iniziarono quindi a diversificarsi, producendo lignaggi come vipere, cobra, serpenti giarrettiera, pitoni e boa, sfruttando nuovi habitat e nuove prede. La moderna diversità dei serpenti – tra cui serpenti arborei, serpenti marini, vipere velenose e cobra e enormi costrittori come boa e pitoni – è emersa solo dopo l’estinzione dei dinosauri».
I fossili mostrano anche un cambiamento nella forma delle vertebre dei serpenti, derivante dall’estinzione dei lignaggi del Cretaceo e dalla comparsa di nuovi gruppi, inclusi serpenti marini giganti lunghi fino a 10 metri.
La Klein sottolinea che «E’ notevole, perché non solo sono sopravvissuti a un’estinzione che ha spazzato via tanti altri animali, ma nel giro di pochi milioni di anni hanno innovato, usando i loro habitat in modi nuovi».
Dallo studio emerge che i serpenti hanno iniziato a diffondersi in tutto il mondo nello stesso periodo. Sebbene l’antenato dei serpenti viventi vivesse probabilmente da qualche parte nell’emisfero australe, sembra che, dopo l’estinzione di massa dei dinosauri, i serpenti si siano prima diffusi in Asia.
Un altro autore dello studio, Nick Longrich, del Milner Center for Evolution di Bath, evidenzia che «La nostra ricerca suggerisce che l’estinzione abbia agito come una forma di “distruzione creativa” eliminando le vecchie specie, ha permesso ai sopravvissuti di sfruttare le lacune nell’ecosistema, sperimentando nuovi stili di vita e habitat. Questa sembra essere una caratteristica generale dell’evoluzione: sono i periodi immediatamente successivi alle grandi estinzioni in cui vediamo l’evoluzione nella sua forma più selvaggiamente sperimentale e innovativa. La distruzione della biodiversità lascia spazio all’emergere di cose nuove e alla colonizzazione di nuove masse continentali. Alla fine la vita diventa ancora più diversificata di prima».
Lo studio ha anche scoperto le prove di un secondo importante evento di diversificazione nel periodo in cui il mondo è passato da un clima “serra” caldo a un clima “ghiacciaia” freddo, che ha visto la formazione di calotte polari e l’inizio delle ere glaciali.
I ricercatori concludono: «I modelli osservati nei serpenti suggeriscono un ruolo chiave delle catastrofi – gravi, rapide e delle perturbazioni ambientali globali nel guidare il cambiamento evolutivo».