I diversi gusti per il cibo delle orche del Nord Atlantico

Le diete delle orche forniscono informazioni sui potenziali impatti sulle reti alimentari artiche

[18 Aprile 2023]

Le orche (Orcinus orca) sono predatori intelligenti e feroci ma, mentre è noto che nel nord-ovest del Pacifico la popolazioni di orche sfruttano tipi di cibo molto diversi, anche all’interno della stessa regione, sappiamo molto meno sulle abitudini alimentari delle orche che vivono in tutto il Nord Atlantico. Grazie a una nuova tecnica, lo studio “Quantitative fatty acid signature analysis reveals a high level of dietary specialization in killer whales across the North Atlantic”, pubblicato sul Journal of Animal Ecology da un team internazionale di ricercatori guidato dalla canadese Anaïs Remili del Department of natural resource sciences della McGill University, ha quantificato per la prima volta la proporzione di diverse prede che le orche del Nord Atlantico stanno mangiando.

Si tratta del più grande studio di questo tipo ed è stato realizzato analizzando i modelli degli acidi grassi nel grasso delle orche. Alla McGill spiegano che «Questo approccio è stato utilizzato per esaminare più da vicino le diete delle orche dalle coste orientali e settentrionali del Canada fino alla Norvegia settentrionale. Fornisce la panoramica più dettagliata delle diete delle orche assassine del Nord Atlantico fino ad oggi. Poiché il cambiamento climatico porta a una ridistribuzione verso nord delle orche, i risultati hanno implicazioni non solo per la salute e la sopravvivenza di queste orche, ma anche in termini di potenziali impatti sulle specie sensibili all’interno degli ecosistemi artici».

La Remili evidenzia che «In un contesto di cambiamento climatico, diventa sempre più urgente comprendere ed essere in grado di quantificare le diete delle orche e come stanno cambiando in modo da poter prevedere i potenziali impatti sulle reti alimentari locali. Misurando la composizione degli acidi grassi di circa 200 orche e di 900 delle loro prede di diverse specie, siamo stati in grado di stimare le proporzioni specifiche di ciascuna specie di prede nella dieta dei cetacei. Questo significa che in futuro gli scienziati possono potenzialmente tenere traccia di eventuali cambiamenti in queste diete».

Il team internazionale di ricercatori ha scoperto che le orche hanno diete molto diverse in tutto il Nord Atlantico. In alcune aree preferiscono consumare altri cetacei: beluga e narvali nell’Artico canadese orientale e balene e focene nel Canada orientale. In altre aree le orche si nutrono prevalentemente di pesce, in particolare di aringhe nell’Atlantico settentrionale orientale (Norvegia, Isole  Fær Øer e Islanda). Nell’Atlantico settentrionale centrale (Groenlandia) si nutrono principalmente di foche.

Tuttavia, i ricercatori hanno anche scoperto che non tutte le orche che vivono in un dato luogo si nutrono della stessa preda: «Ad esempio, nell’Artico canadese orientale, metà delle orche mangia principalmente beluga e narvali, mentre l’altra metà consuma principalmente foche dagli anelli. In Groenlandia, le orche consumano una miscela di tutte le prede disponibili. Infine, in Islanda, nelle Isole  Fær Øer e in Norvegia, la maggior parte delle orche mangia aringhe, ma un piccolo numero di balene in Norvegia e Islanda consuma anche una parte sostanziale di mammiferi marini come focene e foche». È la prima volta che i ricercatori sono stati in grado di rilevare le preferenze dietetiche individuali delle orche con questo livello di dettaglio.

L’autrice senior dello studio, Melissa McKinney della McGill e Canada Research Chair in Ecological Change and Environmental Stressors, conclude: «Quantificare le diete delle orche e di altri grandi predatori è fondamentale in un contesto di cambiamenti ambientali, perché può fornire informazioni su come questi animali si adattano ai cambiamenti nelle loro popolazioni di prede e nelle condizioni dell’habitat. I nostri risultati indicano anche la necessità di ulteriori ricerche sull’ecologia degli individui poiché abbiamo riscontrato differenze davvero grandi tra individui delle stesse popolazioni».