I dinosauri spagnoli che correvano a 45 Km all’ora (VIDEO)
Una scoperta realizzata grazie all’analisi delle impronte fossili di dinosauri carnivori che vivevano a La Rioja tra 145 e 100 milioni di anni fa
[10 Dicembre 2021]
Secondo lo studio “Fast-running theropods tracks from the Early Cretaceous of La Rioja, Spain”, pubblicato su Scientific Reports da un team di ricercatori spagnoli e argentini guidato dal paleontologo Pablo Navarro-Lorbés del Departamento de Ciencias Humanas dell’Universidad de La Rioja, «Alcune specie di teropodi (dinosauri carnivori bipedi) potrebbero aver corso a 45 chilometri all’ora», che rappresenta una delle velocità di corsa più elevate calcolate fino ad oggi per questi animali partendo dalle loro impronte fossili.
La ricerca, guidata dal Centro de Interpretación Paleontológica de La Rioja. è stata condotta in collaborazione con scienziati di Universidad Complutense de Madrid, Universidad del País Vasco e Universidad Nacional de Río Negro (Argentina), le tracce fossili analizzate si trovano in due depositi a Igea (La Rioja), risalenti al Cretaceo inferiore (tra 145 e 100 milioni di anni fa). Uno dei quali, quello di La Torre 6°, contiene 5 impronte e l’altro, La Torre 6B, 7 impronte, tutte con tre dita e più lunghe che larghe.
Navarro spiega che «Sebbene non sia possibile determinare la specie che le ha lasciate, riteniamo che siano state prodotte da dinosauri carnivori di taglia media (alti circa 2 metri e lunghi tra i 4 e i 5 metri), forse della famiglia degli spinosauridi o dei carcharodontosauridi».
Sulla base degli angoli e delle distanze tra le orme, ricercatori hanno calcolato che «Uno dei dinosauri correva a una velocità compresa tra 23,4 e 37,1 km/h e l’altro ancora più veloce, tra 31,7 e 44,6 km/h. Quest’ultima è tra le prime tre velocità stimate per i teropodi in tutto il mondo».
Oltre all’alta velocità, questa ricerca ha confermato l’agilità di questi dinosauri: «Una delle tracce mostra un aumento graduale e costante della velocità, mentre l’altra mostra un brusco cambio di direzione nella corsa», g fanno notare gli autori dello studio che interpretano tutto questo coome «La prova che l’animale stava manovrando durante la corsa».
Questi dati confermano gli studi effettuati negli ultimi decenni attraverso l’analisi dei resti ossei e l’applicazione delle conoscenze della biomeccanica e conclude Navarro, «Ci permettono di dettagliare sempre più precisamente il modo in cui i dinosauri si muovevano e vivevano, fornendo preziose informazioni sulle loro capacità e relazione con l’ambiente».