I delfini formano le più grandi reti di alleanze dopo quelle degli esseri umani (VIDEO)

Tra i maschi di tursiopi alleanze cooperative fino al terzo livello per accoppiarsi con le femmine

[30 Agosto 2022]

Secondo lo studio “Strategic intergroup alliances increase access to a contested resource in male bottlenose dolphins”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)da un team di ricercatori statuinitensi, britannici, svizzeri e australiani, «I delfini tursiopi maschi formano la più grande rete di alleanze multilivello al di fuori degli esseri umani. Queste relazioni di cooperazione tra i gruppi aumentano l’accesso maschile a una risorsa contestata».

Questa importante scoperta delle alleanze di terzo livello o intergruppi nei delfini che viene pubblicata nel 2022 assume un significato speciale in quanto il team  di ricerca quest’anno celebra il 40esimo anniversario dell’inizio delo studio dei delfini di Shark Bay, nel 1982, e il 30esimo anniversario della pubblicazione. nel 1992, della loro scoperta di due livelli di formazione dell’alleanza maschile, che venne pubblicata sempre su PNAS. Dopo 40 anni si continuano a scoprire cose nuove sui poteri e la vita sociale di questi intelligenti mammiferi marini,

Il team guidato da Richard  Connor  dell’università del Massachusetts –  Dartmouth e della Florida International University ha analizzato i dati sull’associazione e il consoirzio di delfini per modellare la struttura delle alleanze tra 121 maschi adulti  di delfini tursiopi indopacifici  (Tursiops aduncus) a Shark Bay nella Western Australia e spiega che «I delfini maschi a Shark Bay formano alleanze di primo ordine di 2 – 3  maschi per perseguire cooperativamente accoppiamenti con singole femmine. Le alleanze di secondo ordine di 4 – 14 maschi non imparentati competono con altre alleanze per l’accesso alle femmine di delfino e le alleanze di terzo ordine si verificano tra alleanze di secondo ordine cooperanti.

La principale co-autrice dello studio, la biologa Stephanie King dell’università di Bristol e dell’università della of Western Australia, ricorda che «La cooperazione tra alleati è diffusa nelle società umane e uno dei segni distintivi del nostro successo. Un tempo, la nostra capacità di costruire relazioni strategiche e di cooperazione a più livelli sociali, come alleanze commerciali o militari sia a livello nazionale che internazionale, era considerata unica per la nostra specie. Non solo abbiamo dimostrato che i tursiopi maschi formano la più grande rete di alleanze multilivello conosciuta al di fuori degli esseri umani, ma che le relazioni di cooperazione tra i gruppi, piuttosto che semplicemente le dimensioni dell’alleanza, consentono ai maschi di trascorrere più tempo con le femmine, aumentando così il loro successo riproduttivo».

Un altro autore dello studio, Simon Allen dell’Universität Zürich  e della School of Biological Sciences di Bristol, ha sottolineato che lo studio dimostra che «La durata durante la quale questi gruppi di delfini maschi si consorzia per le  femmine dipende dall’essere ben collegati con alleati di terzo ordine, che cioè, i legami sociali tra le alleanze portano a benefici a lungo termine per questi maschi».

Si pensava che la cooperazione intergruppo negli esseri umani fosse unica e dipendesse da altre due caratteristiche che distinguono gli esseri umani dal nostro antenato comune con gli scimpanzé (Pan troglodytes), l’evoluzione dei legami di coppia e la cura genitoriale da parte dei maschi, ma Connor,fa notare che «Tuttavia, i nostri risultati mostrano che le alleanze intergruppo possono emergere senza queste caratteristiche, da un sistema sociale e di accoppiamento più simile a quello di uno scimpanzé».

Michael Krützen, autore dello studio e a capo dell’Istituto di antropologia dell’ Universität Zürich, aggiunge che «E’ raro che la ricerca sui non primati venga condotta da un dipartimento di antropologia, ma il nostro studio mostra che importanti intuizioni sull’evoluzione di caratteristiche precedentemente ritenute unicamente umane può essere ottenuta esaminando altri taxa altamente sociali e dal cervello grande».

La King ha concluso: «Il nostro lavoro evidenzia che le società dei delfini, così come quelle dei primati non umani, sono sistemi modello preziosi per comprendere l’evoluzione sociale e cognitiva umana».

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  • Cooperation-based concept formation in male bottlenose dolphins