I coralli si difendono da cambiamento climatico meglio di quanto si credesse?

Ma senza ridurre le emissioni di gas serra il riscaldamento globale potrebbe essere troppo rapido

[10 Settembre 2021]

Il nuovo studio “Coral adaptation to climate change: Meta-analysis reveals high heritability across multiple traits”, pubblicato su Global Change Biology da un team di ricercatori australiani dell’ARC Centre of Excellence for Coral Reef Studies (Coral CoE), suggerisce che «Nei prossimi decenni, i coralli potrebbero essere in grado di far fronte ai cambiamenti climatici meglio di quanto si pensasse in precedenza, ma continueranno a lottare con tassi di cambiamento climatico sempre più rapidi».

L’autore principale dello studio, Kevin Bairos-Novak delll’ARC Center of Excellence for Coral Reef Studies della James Cook University (Coral CoE JCU), ha evidenziato che «La velocità con cui i coralli possono adattarsi ai cambiamenti climatici dipende da ciò che viene loro tramandato dai genitori. Abbiamo esaminato tutti i precedenti studi sui coralli, esaminando quella che viene chiamata “ereditarietà” e questo ci ha permesso di esaminare come la sopravvivenza dei coralli genitori sotto stress ambientale possa essere trasmessa, attraverso i geni, alla loro prole. Abbiamo scoperto che la loro capacità di trasmettere tratti adattivi viene mantenuta nonostante l’aumento delle temperature. In particolare, i coralli che sono migliori della media in termini di sopravvivenza, crescita e resilienza allo stress da sbiancamento nelle future condizioni oceaniche dovrebbero essere bravi a trasmettere questi vantaggi alla loro prole».

Ma, anche se quekla che viene dallo studio è un buona notizia, gli autori avvertono che «Per sfruttare al meglio questa capacità di adattamento sarà necessario ridurre l’attuale tasso di riscaldamento globale».

Un’altra autrice dello studio, Mia Hoogenboom, anche lei di Coral CoE JCU, fa notare che «Sebbene l’aumento della temperatura non sembri influenzare la capacità dei coralli di trasmettere tratti adattivi, il danno che stiamo già vedendo alle barriere coralline prodotto dal cambiamento climatico ci dice che gli attuali tassi di cambiamento sono troppo veloci perché l’adattamento dei coralli possa tenere il passo».

E un co-autore dello studio, Sean Connolly dello Smithsonian Tropical Research Institute, conferma: «Il cambiamento climatico si sta rapidamente intensificando in tutto il mondo. Se il cambiamento climatico è troppo veloce, allora non c’è tempo sufficiente perché l’evoluzione generi nuove variazioni per far fronte a condizioni ancora più stressanti. Adattarsi al cambiamento significa che una specie può persistere in un ambiente alterato più a lungo. Ma quando sorgono nuove condizioni, l’evoluzione ha bisogno di tempo per generare nuove variazioni nei tratti dei coralli, come la tolleranza alla temperatura, che possono quindi diffondersi nella popolazione se sono utili. Quindi, se possiamo frenare il cambiamento climatico e stabilizzare le temperature, molte specie di coralli avranno la possibilità di adattarsi alle temperature più calde».

Lo studio è una sintesi di 95 misurazioni dei tratti su 19 specie di coralli che costruiscono barriere coralline e Bairos-Novak conclude: «I reperti fossili ci dicono che i tempi di rapido cambiamento ambientale sono una grande sfida per la vita e possono portare a tassi di estinzione molto alti. Questa è una sfida affrontata da tutti gli organismi viventi in questi periodi. Tuttavia, i nostri risultati dimostrano che i coralli sono combattenti. Sono bravi a trasmettere tratti benefici alla generazione successiva e a quella successiva, aiutandoli a far fronte allo stress che devono affrontare. E questo è ciò che potrebbe aiutarli a cavarsela nei prossimi decenni meglio di quanto pensassimo in precedenza».