Gli scimpanzé “suonano” gli alberi, ma solo quelli con un timbro risonante
Accumulano pietre che lanciano contro i tronchi di alcune specie di alberi. I ricercatori: «L'AST ha una funzione comunicativa»
[30 Dicembre 2019]
Lo studio “Chimpanzees use tree species with a resonant timbre for accumulative stone throwing”, pubblicato su Biology Letters da un team di ricercatori tedeschi del Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie e del CNRS francese, ha dimostrato che uno dei nostri parenti viventi più stretti, lo scimpanzè (Pan troglodytes) «è in sintonia con le proprietà sonore degli oggetti esterni nel loro ambiente naturale, vale a dire il legno di diverse specie di alberi».
Grazie alla realizzazione di un esperimento sul campo, i ricercatori tedeschi e francesi – finanziati dal National Geographic Global Exploration Grant e sostenuti dalla Chimbo Foundation e dall’Instituto da Biodiversidade e das Áreas Protegidas della Guinea-Bissau – hanno scoperto che «Gli scimpanzé che vivono a Boé, in Guinea-Bissau, usano le specie di alberi per un comportamento accumulativo di lancio di pietre (accumulative stone throwing – AST) che producono suoni più risonanti quando sono colpiti con le rocce rispetto ad altre specie disponibili nell’ambiente».
La principale autrice dello studio, la primatologa Ammie Kalan del Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie, e il suo team eratornati a Boe nel 2017, dopo che la scoperta dell’AST era stata pubblicata nel 2016 su Scientific Reports nello studio “Chimpanzee accumulative stone throwing” dal team di ricercatori del PanAfrican Programme e ora la Kalan spiega che «I nostri risultati supportano una funzione comunicativa per il lancio di pietre cumulativo degli scimpanzé, un comportamento che ci ha lasciato piuttosto perplessi quando l’abbiamo scoperto per la prima volta«
Dopo quella scoperta il team di ricercatori tedeschi e francesi ha studiato il comportamento AST degli scimpanzé selvatici simulando il lancio di pietre sugli alberi e la Kalan spiega ancora: «Abbiamo confrontato il suono intrinseco o le proprietà ”timbriche” delle sette specie di alberi che gli scimpanzé utilizzano per l’AST con una selezione di specie di alberi non AST. Queste specie di alberi non AST sono state scelte perché di dimensioni simili, con morfologia della corteccia simile e perché erano relativamente abbondanti nell’area di studio, suggerendo che potrebbero essere state statisticamente probabilmente scelte per l’AST se gli scimpanzé non avessero prestato attenzione ad altre proprietà di queste specie di alberi».
Dal 2016, la Kalan collabora con i ricercatori del Laboratoire Perception Représentations Image Son Musique (PRISM) e del Laboratoire de mécanique et d’acoustique (LMA) del CNRS – Aix-Marseille Université per progettare gli esperimenti sul campo adatti per le analisi utilizzando gli algoritmi del PRISM per misurare i suoni dell’impatto prodotti colpendo materiali diversi, come le rocce lanciate contro gli alberi. E’ così che I ricercatori hanno scoperto che «Le specie di alberi AST producevano suoni di impatto con energie concentrate a frequenze più basse e il loro timbro era meno attenuato di quello delle specie di alberi non AST, il che significa che il suono durava più a lungo nell’ambiente». La Kalan fa notare che «Queste caratteristiche del timbro creano un suono più impressionante per un ascoltatore e possono anche essere trasmesse più a lungo, anche se dobbiamo ancora testare esplicitamente quest’ultima cosa».
I ricercatori dicono che «Lo studio fornisce la prima prova del fatto che l’AST ha una funzione comunicativa sebbene rimangano molte domande aperte come, se non altro, qual è il significato del comportamento e che tipo di informazioni potrebbe trasmettere ad altri scimpanzé?»
La Kalan conclude: «Solo una parte degli alberi disponibili di queste specie vengono effettivamente utilizzati dagli scimpanzé per l’AST. Successivamente dovremo esaminare in dettaglio la selezione di singoli alberi e le posizioni per l’AST, il che speriamo possa aiutarci a scoprire i misteri rimanenti di questo comportamento».