Gli insetti acquatici sono sensibili all’inquinamento luminoso

«L'effetto aspirapolvere della luce artificiale si fa sentire anche sott'acqua»

[23 Settembre 2021]

«L’inquinamento luminoso: troppa luce artificiale nel posto sbagliato al momento sbagliato è una delle ragioni del calo del numero di insetti in tutto il mondo».  A dirlo è il nuovo studio “Impact of Different Wavelengths of Artificial Light at Night on Phototaxis in Aquatic Insects”. Pubblicato su Integrative and Comparative Biology da un team di ricercatori del Leibniz-Institut für Gewässerökologie und Binnenfischerei (IGB), della Freie Universität Berlin e  di De Vlinderstichting – Dutch Butterfly Conservation,che  dimostra che «Le attuali strategie per ridurre l’impatto dell’inquinamento luminoso non vanno abbastanza lontano nella protezione delle specie di insetti acquatici».

Quasi tutti hanno visto degli insetti che di notte sciamano intorno a un lampione di notte. Questo notissimo fenomeno mostra uno degli effetti ecologici più gravi della luce artificiale di notte: l’alterazione del comportamento degli insetti notturni: per loro l’attrazione della luce artificiale è così forte da agire come  una calamita, o un “aspirapolvere” come preferiscono dire gli scienziati tedeschi, che allontana gli insetti dal loro habitat normale e dai loro normali cicli comportamentali.  I ricercatori evidenziano che «L’effetto non solo interrompe il comportamento e la distribuzione degli insetti, ma ha effetti a catena sugli ecosistemi in cui svolgono un ruolo vitale. Ad esempio, gli insetti notturni svolgono un ruolo importante come impollinatori».

Anche per questo, la realizzazione di un’illuminazione insect-friendly è stata inserita nella recente “Insektenschutzgesetz”, la “Legge sulla protezione degli insetti” che amplia la (Bundesnaturschutzgesetz , la legge federale tedesca sulla conservazione della natura,

In numerosi studi, il team IGB Inquinamento luminoso ed ecofisiologia di Franz Hölker aveva già dimostrato  l’influenza della luce artificiale sugli insetti volanti e terrestri. Hölker è tra gli autori anche del nuovo studio ed ha guidato il team di ricercatori che hanno studiato l’effetto sugli insetti acquatici e sulle larve di insetti. Dato che le rive di fiumi e laghi sono spesso densamente edificate e illuminate di notte, le acque interne sono particolarmente colpite dall’inquinamento luminoso. Per studiarne ‘effetto, i ricercatori hanno dovuto andare dove è ancora molto buio di notte, nello Sternenpark Westhavelland, dove hanno installato trappole subacquee per insetti nei fossati d’acqua e hanno installato luci con diverse lunghezze d’onda.

Hölker sottolinea che «Nelle zone d’acqua illuminate abbiamo trovato significativamente più insetti nelle trappole che in quelle non illuminate. Questo dimostra che l’effetto aspirapolvere della luce artificiale si fa sentire anche sott’acqua. Gli insetti colpiti sono ostacolati nella ricerca di cibo e di compagni e diventano più facili prede di specie predatrici».

Molti insetti volanti sono particolarmente sensibili alle onde corte e alla luce blu e per questo le campagne per proteggere gli insetti dall’inquinamento luminoso si sono concentrate sulla riduzione delle lunghezze d’onda della luce blu nei lampioni stradali. Ma i ricercatori hanno scoperto che «Gli insetti acquatici non mostrano questa preferenza e quindi le attuali strategie di mitigazione della luce blu potrebbero non essere sufficienti». Hölker. Conferma: «La maggior parte delle specie di insetti acquatici sembra essere attratta dalla luce a onde lunghe piuttosto che dalla luce a onde corte»

Le condizioni di luce in acqua non sono le stesse che a terra. Il corpo idrico agisce come un filtro ottico, alterando lo spettro luminoso e l’intensità. Ad esempio, se c’è materiale organico nell’acqua e diventa più torbida. La luce a onde corte, in particolare blu, viene attenuata all’aumentare della distanza dalla sorgente luminosa.

Hölker. Conclude: «Per la protezione degli insetti volanti, raccomandiamo di ridurre la frazione blu della luce, ma. secondo il nostro studio, questo non aiuta gli insetti acquatici. Pertanto, avrebbe certamente senso che l’illuminazione dei corpi idrici si concentri su misure di conservazione alternative.  per esempio, per evitare generalmente l’illuminazione diretta delle superfici d’acqua e per ridurre l’intensità e la durata dell’illuminazione nelle aree vicine ai corpi idrici».