Gli incendi accelerano la migrazione degli alberi e i cambiamenti nelle foreste

Con il cambiamento delle condizioni climatiche, le specie arboree stanno spostando i loro areali. Una scoperta che solleva interrogativi su come gestire il territorio in un'era di ecosistemi mutevoli

[17 Novembre 2021]

Con il cambiamento delle condizioni climatiche, nel West Usa l’areale delle specie arboree si sta spostando, soprattutto verso siti più freschi o più umidi. Il nuovo studio “Forest fires and climate-induced tree range shifts in the western US”, pubblicato su Nature Communications  da Avery Hill e Christopher Field del Department of Biology della Stanford University fornisce alcune delle prime prove empiriche che «Gli incendi stanno accelerando questo processo, probabilmente riducendo la concorrenza delle specie consolidate».

Lo studio solleva interrogativi su come gestire il territorio in un’era di ecosistemi in cambiamento, una questione chiave mentre il presidente Usa Joe  Biden si prepara a firmare una legge sulle infrastrutture che stanzia più di 5 miliardi di dollari per il ripristino delle foreste e per la riduzione del rischio degli incendi boschivi.

A causa dei cambiamenti climatici, le specie animali e vegetali stanno spostando i loro areali per trovare condizioni adatte alla loro crescita e riproduzione. Precedenti studi avevno dimostrato che gli areali delle piante si stanno spostando ad altitudini più alte e più fresche a una velocità media di 1,5 metri all’anno. Molti studi evidenziano che questi cambiamenti di areale sono troppo lenti rispetto alla velocità del cambiamento climatico, suggerendo che alcune specie potrebbero trovarsi bloccate in habitat inadatti. I fattori che influiscono sulla capacità delle specie vegetali di stare al passo con i cambiamenti climatici sono fondamentali per mantenere sane le popolazioni degli alberi dominanti nelle foreste occidentali statunitensi, ma sono rimasti in gran parte misteriosi.

Hill sottolinea che «Forze complesse e interdipendenti stanno plasmando il futuro delle nostre foreste. Abbiamo sfruttato un’immensa quantità di dati ecologici nella speranza di contribuire a un crescente corpus di lavoro volto a gestire queste transizioni ecosistemiche».

Per comprendere meglio la distanza, la direzione e la velocità con cui si stanno spostando gli alberi, Hill e Field, che lavora anche allo  Stanford Woods Institute for the Environment, hanno esaminato come il fenomeno sia influenzato dagli incendi, un potente e diffuso driver della struttura e della composizione dell’ecosistema negli Stati Uniti occidentali.

Utilizzando i dati dell’ U.S. Forest Service raccolti in oltre 74.000 appezzamenti in 9 Stati del West Usa, i ricercatori hanno identificato le specie arboree che stanno spostando i loro areali verso siti più freschi e umidi, una risposta prevista al recente riscaldamento e alla siccità prolungata. Quindi, hanno confrontato il tasso di questi spostamenti tra i luoghi che sono stati bruciati da un incendio e quelli che non lo sono stati. Di 8  specie che avevano piantine che crescevano in climi significativamente diversi da quelli degli alberi maturi della stessa specie, Hill and Field ha trovato prove evidenti che due «l’abete di Douglas e la quercia che vive nei  canyon, hanno cambiamenti di areali maggiori nelle aree che sono bruciate rispetto alle aree che non lo sono state».

Sebbene l’analisi non abbia rivelato il meccanismo con cui gli incendi accelerano questi grossi cambiamenti per alcuni alberi, i ricercatori hanno ipotizzato che le aree bruciate aperte, prive di grosse chiome e con il sottobosco bruciato presentino meno concorrenza da parte di altre specie di piante».

Alla Stanford University  dicono che «I risultati dimostrano non solo che il fuoco può accelerare la migrazione degli alberi, ma che alcune specie potrebbero rallentare i cambiamenti di areale  attraverso la competizione. Questo, a sua volta, solleva interrogativi sull’impatto della gestione degli incendi sulla capacità degli alberi di tenere il passo con i cambiamenti climatici e sottolinea l’importanza degli incendi naturali e prescritti a bassa intensità».

Field  conclude; «Questo studio evidenzia un meccanismo naturale che può aiutare le foreste a rimanere sane, anche di fronte a cambiamenti climatici di piccola entità. Illustra anche il modo in cui i processi dell’ecosistema hanno spesso diversi livelli di controllo, una caratteristica che enfatizza il valore di una comprensione dettagliata per una gestione efficace».