Gli esseri umani moderni e i Neanderthal si sono incrociati in Europa

Nuova scoperta in Romania: siamo figli meticci di migranti africani e di una razza scomparsa

[23 Giugno 2015]

Un folto gruppo internazionale di ricercatori ha pubblicato su nature lo studio “An early modern human from Romania with a recent Neanderthal ancestor” che dovrebbe rappresentare – se ne avessero la capacità e la voglia di leggerlo – l’incubo dei razzisti e primatisti banche che vedono nell’Europa la culla della “razza” eletta e “pura”. A quanto pare siamo frutti di un incrocio tra i nostri antenati neri provenienti dall’Africa e quella che i nostri razzisti moderni definirebbero senza timore del ridicolo una “razza inferiore”: i Neanderthal. E a quanto pare i rapporti, anche amorosi, tra le due specie umane sono durati più a lungo di quanto pensassimo, dando origine anche a piccole popolazioni “ibridate” che ci hanno trasmesso i nostri geni.
Il team di ricercatori, composto da cinesi, statunitensi, romeni, tedeschi e canadesi, evidenzia che «Si pensa che i Neanderthal in Europa siano scomparsi circa 39.000 – 41.000 anni fa, ma hanno contribuito all’ 1 – 3% del DNA delle attuali persone dell’Eurasia», quindi, assumendo per un attimo l’aberrante ottica razzista, gli Homo sapiens puri sarebbero i neri africani che affollano i barconi che i suprematisti italo-padani vorrebbero affondare…
Ma c’è di più: i ricercatori hanno analizzato il DNA dei resti di un uomo moderno vissuto tra i 37.000 e i 42.000 anni fa nell’attuale area di Peştera cu Oase, in Romania ed anche se il campione, estratto da una mandibola, conteneva piccole quantità di DNA umano, utilizzando una tecnica di “arricchimento” sono riusciti ad isolare la parte che contiene informazioni sulla relazione tra uomini di Neanderthal ed esseri umani moderni. Hanno così scoperto che tra il 6 e il 9% del genoma dell’individuo di Peştera cu Oase era ancora derivato dai Neanderthal, più di ogni altro essere umano moderno fino ad ora sequenziato e che le analisi di tre segmenti cromosomici «Indicando che questo individuo ha avuto un antenato Neanderthal non più tardi di 4 – 6 generazioni indietro. Tuttavia, l’individuo di Oase non condivide più alleli con successive europei che con gli asiatici orientali, il che suggerisce che la popolazione di Oase non abbia contribuito sostanzialmente ai successivi esseri umani in Europa».
Un lavoro precedente aveva dimostrato che i nostri antenati si erano incrociati con gli uomini di Neanderthal 55 mila anni fa, forse in Medio Oriente, ma questo studio mostra ulteriori “incroci” quando i Sapiens sono arrivati in Europa.
Insomma, il nostro destino genetico potrebbe essere stato diverso, ma la “purezza” razziale e culturale è un’aberrazione e i primi migranti Sapiens in Europa si sono incrociati tranquillamente con i Neanderthal, i veri europei autoctoni, trasformandoci in quello che siamo: meticci con la pelle schiarita da un sole meno bruciante da quello delle nostre origini africane, frutto di una ininterrotta migrazione-ibridazione.
Uno degli autori, David Reich dell’Harvard Medical School, intervistato dalla BBC ha detto che «E’ stata una cosa incredibilmente inaspettata Negli ultimi anni, abbiamo documentato incroci tra i Neanderthal e gli esseri umani moderni, ma non pensavamo mai che saremmo stati molto fortunati a trovare qualcuno così vicino a quell’evento».
Anche per un altro autore dello studio, Svante Pääbo, del Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie, «E’ una cosa così fortunata e inaspettata ottenere il DNA da una persona che è stata così strettamente legata ad una Neanderthal».
Le nuove scoperte concordano con le scoperte archeologiche fatte in siti di tutta l’Europa che suggeriscono che gli esseri umani moderni ed i Neanderthal hanno coesistito nel nostro continente per circa 5.000 anni, ma l’individuo da Oase sembra più strettamente legato agli asiatici orientali moderni ed ai nativi americani che per agli europei di oggi. Secondo Reich, «E’ ‘la prova di una occupazione umana moderna iniziale di Europa, che in seguito non ha dato luogo ad una popolazione. Potrebbe essere stato un gruppo pionieristico di esseri umani moderni che ha raggiunto l’Europa, ma poi è stato sostituito da altri gruppi». Insomma, l’eterno flusso migratorio che ha forgiato la civiltà e la storia del nostro continente e del mondo, spesso in maniera crudele e violenta, ma sempre inarrestabile.