Gli elefantini orfani riescono a cavarsela grazie al supporto sociale

L’aiuto dei loro coetanei nel gruppo fa diminuire l’ormone dello stress

[18 Luglio 2022]

Secondo lo studio “Social support correlates with glucocorticoid concentrations in wild African elephant orphans”, pubblicato su Communications Biology da un team di ricercatori statunitensi e keniani  gli elefantini orfani sembrano beneficiare, fisicamente e in modo misurabile, del “sostegno” di altri giovani elefanti.

Per arrivare a questa conclusione, lo studio ha analizzato gli ormoni dello stress negli elefantini che avevano perso la madre per capire quale fosse l’impatto fisico di quella perdita per un lungo periodo.

Ne è venuto fuori che «Le relazioni sociali hanno impatti fisiologici  – scrivono i ricercatori – Qui, indaghiamo se la perdita della relazione madre/figlio ha effetti duraturi sulle concentrazioni del metabolita glucocorticoide fecale (fGCM) negli orfani di elefanti africani selvatici diversi anni dopo la morte delle loro madri. Non abbiamo trovato differenze nelle concentrazioni di fGCM tra orfani e non orfani, ma abbiamo trovato concentrazioni di fGCM inferiori negli elefanti con più compagni della loro età nella loro famiglia. Abbiamo anche inaspettatamente identificato concentrazioni più basse negli orfani senza la loro famiglia natale rispetto ai non orfani e agli orfani della famiglia natale, che supponiamo possano essere dovuti allo sviluppo dell’ipocortisolismo dopo un periodo prolungato senza supporto familiare. Un indice di produttività delle piante (es. cibo) mostra la maggiore correlazione con le concentrazioni di fGCM».
A guidare la ricerca è stata a Jenna Parker, ecologista della Colorado State University e di Save the Elephants che ha detto a BBC News: «Se stai sul campo a guardare gli elefanti, puoi semplicemente dire che per loro la vita familiare è tutto. Fino a quando non hanno circa 8 o 9 anni, i ciuccioli non sono mai a più di 10 metri dalla madre. E se alcuni degli elefanti [in un gruppo] si allontanano, li sentirai chiamarsi l’un l’altro. Vogliono sapere dove sono l’un l’altro tutto il tempo».

Alla base di questo studio c’è il forte incremento, tra il 2009 e il 2013, del bracconaggio di elefanti per l’avorio nelle due riserve del Kenya dove è stato effettuata la ricerca. L’uccisione della madri ha lasciato molti giovani elefanti orfani e una parte dello studio ha rivelato le conseguenze sociali di questa strage: i cuccioli che hanno perso le madri generalmente hanno subito più aggressioni da parte di altri elefanti nel loro gruppo.

La Parker, spiega che «Volevo seguirli e vedere cosa succede fisiologicamente a questi orfani». Per farlo, la ricercatrice statunitense ha seguito per oltre un anno gruppi di elefanti africani. In realtà doveva guardare e aspettare che ogni individuo che stava studiando facesse la cacca, per consentirle di ottenere un campione di sterco da analizzare.

La Parker riassume ironicamente: «Puoi stare con gli elefanti tutto il giorno, ma devi avere il tuo binocolo e tenere davvero d’occhio le loro estremità posteriori e la loro coda per assicurarti di avere l’individuo giusto». Grazie a questo attento monitoraggio e campionamento dello sterco, lei e i suoi colleghi sono stati in grado di studiare 25 elefanti africani orfani, che avevano tutti perso la madre da uno e 19 anni prima. Hanno anche studiato 12 elefanti non orfani di età simili. Una scoperta chiave che ha lasciato perplesso il team di scienziati è stata che, in termini di segni di stress a lungo termine, c’era poca differenza tra orfani e non orfani

La Parker spiega ancora: «Il nostro studio è durato due anni o più dopo la morte di una madre, quindi non possiamo dire nulla sulle differenze a breve termine. Ma a lungo termine, non abbiamo visto differenze, il che è davvero positivo perché dimostra che questi orfani forse hanno una certa capacità di recupero».
E questa resilienza sembra essere direttamente collegata al sostegno sociale di altri elefanti: gli animali con più compagni di età simile nel loro gruppo avevano livelli di ormone dello stress significativamente più bassi rispetto ad altri.
Lo studio ha anche evidenziato alcuni strani parallelismi tra esseri umani ed elefanti, almeno in termini di questi segni fisiologici di stress Una ricerca, condotta più di un decennio fa sui bambini orfani di AIDS in Sud Africa, ha rivelato che i bambini orfani che avevano un forte livello di sostegno sociale da parte della famiglia e dei coetanei avevano meno probabilità di sviluppare un disturbo da stress post traumatico, del quale un sintomo è anormale livelli di ormone dello stress. La Parker fa notare su BBC News che «Quello che sembriamo trovare negli elefanti è che quelli che restano con la loro famiglia e hanno supporto sociale mantengono livelli più normali di [ormone dello stress] a lungo termine. Penso solo che sia davvero fantastico che animale sociale come questo si sia evoluto in modo così separato dagli umani e che sembriamo ancora convergere su quanto siano importanti i legami sociali».
I ricercatori concludono che per quel che ric guarda la conservazione degli elefanti «Gli ambientalisti dovrebbero pensare a questa struttura sociale cruciale, perché questo supporto da elefante a elefante potrebbe aiutarli ad adattarsi alla miriade di altre minacce che devono affrontare».