Un progetto per capire dallo spazio come “funziona” la vita

Gli animali sono davvero in grado di prevedere i terremoti? Icarus cerca la risposta [VIDEO]

[19 Febbraio 2014]

È appena scaduto l’invito del progetto spaziale International Cooperation of Animal Research Using Space  (Icarus) agli scienziati russi per proporre progetti focalizzati sui movimenti ecologici degli animali. Ai ricercatori selezionati verranno assegnati  trasmettitori Icarus ed equipaggiamenti leggeri locali per il 2016 e 2017  per effettuare ricerche sulla migrazione della specie di diverse specie animali. 

Il Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt e.V. (Dlr), il Centro aerospaziale Tedesco, nell’ambito della stazione spaziale internazionale russa (Iss) sta finanziando lo sviluppo di Icarus un progetto spaziale per la telemetria satellitare  digitale per l’osservazione degli animali ed ha concesso un finanziamento da 19 milioni di euro al  dipartimento migrazione animare del   Max-Planck-Institut für Ornithologie (Mpio), diretto da Martin Wikelski, per sviluppare questa tecnologia. Il Mpio  ha scelto la SpaceTech GmbH come  l’appaltatore principale e responsabile tecnico del progetto.

Questo grande progetto avviato nel marzo 2012 con uno studio di fattibilità è  entrato nella fase di attuazione a gennaio 2013, dopo la ratifica degli accordi bilaterali tra l’Agenzia Spaziale Russa Roscosmos e la Dlr che garantisce l’assistenza finanziaria alla Russia con i  fondi tedeschi di Icarus. La Max Planck Society ha deciso di finanziare anche lei il progetto con 1,7 milioni di  euro destinati alla  miniaturizzazione dei tag Icarus. Questi finanziamenti sono un passo significativo verso la realizzazione di una costellazione indipendente di satelliti Icarus nella Low Earth Orbit (Leo), che permetterà di creare una osservazione globale a lungo termine dallo spazio  di animali di tutte le dimensioni.

Il sistema sperimentale Icarus sarà installato, probabilmente entro il 2015, sul Multipurpose Module Laboratory (Mlm) russo dell’Iss. Quelli di Icarus sono convinti che i dati del progetto  forniranno «Una conoscenza scientifica rivoluzionaria sulla vita, i comportamenti, le funzioni vitali e la morte degli animali sul nostro pianeta» e che «Permetteranno tra le altre cose  di trarre conclusioni sulla diffusione di malattie (zoonosi), i risultati del cambiamento climatico e di prevedere disastri. Le conoscenze scientifiche acquisite saranno senza dubbio di inestimabile importanza per l’umanità e, infine, per la nostra vita sulla terra».

Infatti, Icarus, partendo dalla consapevolezza della mancanza globale di conoscenze sugli spostamenti e la migrazione di piccoli animali come i pipistrelli, insetti ed uccelli canori, vuole addirittura affrontare cose come la previsione dei terremoti. Se miliardi di uccelli  ogni anno compiono lunghe migrazioni da un continente all’altro, molte  specie di chirotteri  e innumerevoli specie di insetti migrano su lunghe distanze ed anche tra i continenti. Fino ad ora gli scienziati non erano stati in grado di seguire singoli piccoli animali  durante le loro migrazioni sulle lunghe, ma le conoscenze su decisioni individuali sono essenziali per la comprensione ecologica ed evolutiva della dispersione e la migrazione delle specie. Una volta che i ricercatori saranno in grado di seguire i piccoli animali capiranno anche meglio come poter combattere le invasioni biologiche e la diffusione di malattie pandemiche delle quali i piccoli animali sono vettori.

L’altra possibile ricaduta del progetto è quella di sfruttare la presunta capacità degli animali di prevedere i terremoti. Non si tratta certo di una novità, visto che lo dicevano già gli antichi romani, ma è una delle ricadute di Icarus che ha più incuriosito, arrivando ad interessare addirittura The Economist.

Icarus entro il 2015 dovrebbe rilasciare circa 1.000 uccelli e pipistrelli di tag ultraleggeri per il monitoraggio satellitare che forniranno in tempo reale dati sul comportamento di questi animali, compresi i movimenti inusuali. Wikelski spiega che «Icarus metterà alla prova per la prima volta se gli animali che volano  possono essere utilizzati come “sensori intelligenti” di terremoti imminenti». Gli uccelli e i pipistrelli sarebbero particolarmente adatti grazie alla loro capacità di rilevare i campi magnetici, cosa che probabilmente li aiuta ad orientarsi ma potrebbe anche permettergli di  percepire i terremoti prima che si verifichino.

Fin dalla fine degli anni ’90 è noto che prima dei terremoti si verificano  fluttuazioni nel campo magnetico terrestre, ma solo agli inizi degli anni 2000 se ne è capito il motivo, con la scoperta di una nuova singolare proprietà  delle rocce. La causa dei terremoti naturali è l’accumulo di energia nel sottosuolo, ma i test di laboratorio effettuati nel 2002 da Friedemann Freund della Nasa  hanno rivelato che le sollecitazioni che portano a terremoti possono essere rilevati elettromagneticamente. Freund ha scoperto che, a causa di “difetti” atomici che esistono nei cristalli delle rocce queste, quando sono  sottoposte a stress, producono “nuvole” di cariche elettriche positive e si pensa che le stesse “nuvole” siano la causa del misterioso fenomeno delle “luci sismiche”, che vengono a volte viste prima dei terremoti.  Quando sta per scatenarsi un terremoto, queste cariche positiva inducono campi magnetici sulla superficie terrestre e sono questi che Icarus spera di individuare osservando il comportamento di uccellini e pipistrelli.

Va detto che le uniche prove che gli animali che volano siano in grado di percepire il disturbo magnetico prima dei terremoti sono aneddotiche, negli ultimi 10 anni sono stati riportati casi in Cina e in America di pavoni e fenicotteri che si comportano stranamente prima di terremoti. Ma si tratta di dati isolati e quindi privi di fondamento scientifico, cosa che potrebbe cambiare con Icarus che sarà presto in grado di monitorare dallo spazio centinaia di gruppi di uccelli in tutto il mondo ed in modo continuo e preciso come mai prima.

Ogni anno ci sono almeno più di 100 grandi terremoti di magnitudo 6 o superiore e la probabilità che almeno qualcuno degli uccelli e dei chirotteri equipaggiati di mini-sensori volino nell’epicentro di un sisma sono alte. Allora Icarus raccoglierà informazioni preziose che potrebbe risolvere il mistero se gli animali siano davvero in grado di “sentire” l’arrivo di un terremoto. Ma gli scienziati non si fanno troppe illusioni e dicono che questa è solo una possibile ricaduta di un progetto che ha l’ambizione di come “funziona” buona parte della vita che rende così magnifico ed imprevedibile il nostro Pianeta vivente.

Videogallery

  • Icarus - a bird's-eye view of animal migration