Gli anchilosauri combattevano anche tra loro, non solo contro i T-Rex

Le micidiali code a mazza servivano anche per lotte con individui della stessa specie

[13 Dicembre 2022]

Lo studio “Palaeopathological evidence for intraspecific combat in ankylosaurid dinosurs”, pubblicato su  Biology Letters da Victoria Arbour del  Royal British Columbia Museum e dell’università di Victoria, Lindsay Zanno del North Carolina Museum of Natural Sciences e della North Carolina State University e da David Evans del Royal Ontario Museum e dell’università di Toronto, Toronto, Ontario, ha scoperto nuove prove di come gli anchilosauri, dinosauri corazzati, usassero le loro code a mazza.

I ricercatori spiegano che «L’eccezionale fossile dell’anchilosauro Zuul crurivastator ha punte lungo i fianchi che sono state rotte e sono ri-guarite mentre il dinosauro era vivo». Ferite che gli scienziati pensano siano state causate da un colpo della massiccia mazza della coda di un altro Zuul e che «Questo suggerisce che gli anchilosauri avevano un comportamento complesso, forse combattevano per il dominio sociale e territoriale o addirittura si impegnavano in una stagione di “fregola” per i compagni».

Il fossile di Zuul crurivastator, un dinosauro erbivoro di 76 milioni di anni fa, è parte della collezione di fossili di vertebrati del Royal Ontario Museum e deve il suo nome dal mostro immaginario “Zuul” del film Ghostbusters del 1984. Al ROM spiegano che «Inizialmente, il cranio e la coda erano stati liberati dalla roccia circostante, ma il corpo era ancora racchiuso in 35.000 libbre di arenaria. Dopo anni di lavoro, si è scoperto che il corpo conservava la maggior parte della pelle e dell’armatura ossea su tutta la schiena e sui fianchi, fornendo una visione straordinaria di come appariva il dinosauro in vita. Il corpo dello Zuul  era ricoperto da placche ossee di diverse forme e dimensioni e quelle lungo i fianchi erano particolarmente grandi e appuntite».

Poi gli scienziati hanno notato che a un certo numero di punte vicino ai fianchi su entrambi i lati del corpo mancano le punte e che «L’osso e la guaina cornea sono guariti in una forma più smussata. Lo schema di queste ferite è più coerente con l’essere il risultato di una qualche forma di combattimento ritualizzato, o giostre con le mazze della coda, e probabilmente, a causa della loro posizione sul corpo, non sono state causate da un predatore attaccante come un tirannosauro».

Il notevole scheletro di Zuul è stato trovato nella formazione del fiume Judith nel nord del Montana e acquisito dal ROM grazie al generoso sostegno del Louise Hawley Stone Charitable Trust. Il finanziamento per lo studio è stato fornito anche dal Natural Sciences and Engineering Research Council, L’Oreal-UNESCO for Women in Science, Alberta Innovates e Dinosaur Research Institute.

La Arbour è molto soddisfatta per la scoperta fatta: «Sono anni che mi interesso al modo in cui gli anchilosauri usavano le mazze della coda e questo è un nuovo pezzo del puzzle davvero entusiasmante. Sappiamo che gli anchilosauri potevano usare le mazze della coda per sferrare colpi molto forti a un avversario, ma la maggior parte delle persone pensava che usassero le mazze della coda per combattere i predatori. Invece, gli anchilosauri come lo Zuul potrebbero essersi combattuti tra loro».

Già anni fa, la Arbor aveva avanzato l’idea che gli anchilosauri si fossero potuti bastonare a vicenda sui fianchi e che le costole rotte e guarite trovate nei fossili potessero fornire prove a sostegno di questa idea. Ma gli scheletri di anchilosauro sono estremamente rari, il che rendeva difficile verificare questa ipotesi. La schiena e la coda completamente conservate dello Zuul , compresa la pelle, hanno permesso di dare uno  sguardo insolito alla vita di questi incredibili dinosauri corazzati

La coda di uno Zuul  era un’arma micidiale, lunga circa tre metri, con punte affilate che correvano lungo i suoi lati. La metà posteriore della coda era rigida e la punta era racchiusa in enormi macchie ossee, creando una formidabile arma simile a una mazza. On a caso Zuul crurivastator significa “Zuul, il distruttore di stinchi”, che riporta all’idea che le mazze della coda fossero usate per rompere le gambe dei tirannosauri bipedi. La nuova ricerca non confuta l’idea che le mazze caudali degli anchilosauri potessero essere usate per l’autodifesa contro i predatori, ma dimostra che avrebbero potuto servire anche per il combattimento all’interno della specie,  «Un fattore che molto probabilmente ha guidato la loro evoluzione – dicono al ROM- Oggi, armi animali specializzate come le corna del cervo o le corna delle antilopi si sono generalmente evolute per essere utilizzate principalmente per combattere membri della stessa specie durante battaglie per compagni o per il territorio.

Evans conclude: «Il fatto che la pelle e l’armatura siano conservate al loro posto è come un’istantanea di come appariva lo  Zuul quando era vivo. E le ferite subite dallo Zuul durante la sua vita ci dicono come potrebbe essersi comportato e interagito con altri animali nel suo antico ambiente».