Giornata mondiale degli squali: perché bisogna proteggere squali e razze

Gli italiani mangiano molta carne di squalo ma spesso non lo sanno

[14 Luglio 2020]

Per molto tempo gli squali sono stati temuti e diffamati. Ma secondo Sark Trust, «Questa visione obsoleta sta svanendo rapidamente. Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a un enorme cambiamento positivo nell’atteggiamento nei confronti degli squali».

E con l’aumento dei difensori degli squali è diventato realtà quello che fino a non molto tempo fa sarebbe stato impensabile: lo Shark Awareness Day, la Giornata mondiale degli squali, per celebrare oggi questi magnifici animali. .

A Sark Trust dicono: «Sfruttiamo questa opportunità per difendere gli squali e contribuire a creare molti cambiamenti positivi per alcune delle maggiori meraviglie dell’oceano. Ecco 5 cose che amiamo degli squali e del nostro lavoro: Affascinati e diversi – Squali e razze sono un gruppo diversificato e affascinante composto da oltre 1.000 specie uniche. Hanno ogni tipo di di forme, dimensioni e colori. Grandi o piccoli, affascinanti o strani, li celebriamo tutti. Oceani sani – Gli squali svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere in salute il nostro oceano. Lo fanno tenendo sotto controllo le altre popolazioni e predando gli animali anziani e i malati. Questo impedisce la diffusione di malattie e migliora il pool genico. Il nostro benessere – Molti subacquei raccontano esperienze magiche con gli squali:  in effetti questo è spesso il momento clou di qualsiasi di immersione turistica. Il valore – Gli squali sono pezzi inestimabili del puzzle della natura, sono vitali e preziosi per la nostra cultura. Abbiamo ereditato questi animali fantastici e vogliamo trasmetterli alle generazioni future. Cambiamento positivo – Mentre molti squali sono minacciati, grazie al vostro  supporto il nostro lavoro fa la differenza. Il cambiamento positivo sta avvenendo attraverso la collaborazione e l’azione collettiva».

Anche il Wwf onora lo Shark Awareness Day mettendo in risalto la loro bellezza e esaltando la loro importanza, p«erché nel un Mondo che Verrà, per recitare lo slogan della nuova campagna Wwf, deve esserci posto anche per loro».

Il Panda ricorda che «Gli squali hanno ruolo fondamentale negli equilibri degli ecosistemi marini: ad esempio, le immersioni degli squali, così come delle mante, garantiscono il ricircolo dei nutrienti trasportandoli dalla superficie alle profondità degli oceani tramite la loro alimentazione e il loro ciclo vitale. Tutti gli elasmobranchi (questo il nome dei gruppi a cui appartengono squali, razze, mante, etc) sono anche una formidabile fonte di guadagno per molte comunità che vivono di ecoturismo: ogni anno almeno 600.000 sub viaggiano nel mondo per avere l’opportunità di ammirare gli squali nel loro ambiente naturale: nelle Maldive uno squalo vivo vale molto di più di un esemplare morto».

Nel Mediterraneo il consumo diretto della carne di squalo è elevato, soprattutto in Italia, che  – spesso con i consumatori che ne sono inconsapevoliè fra i principali importatori. Il Wwf evidenza che «Molto spesso questo avviene senza che i consumatori se ne rendano conto, o perché non sanno che nomi comuni quali verdesca, palombo, smeriglio indicano specie di squali, oppure perché sono vittime di frodi alimentari come quella, assai comune, di tranci di squalo spacciati per pesce spada».

In Asia resta molto diffuso anche il consumo di pinne di squalo. Quanti squali possiamo salvare scegliendo di non mangiare una tazza di zuppa di pinne? Lo svela la nuova app Sharkulator creata dal Wwf e lanciata oggi, «Ideata per incoraggiare più persone possibile a non consumare uno dei piatti più gettonati dei banchetti e cerimonie nella cultura orientale – spiegano al Wwf  – Infatti, il cuore del mercato asiatico di pinne di squalo è Hong Kong, un vero e proprio hub per il loro commercio. Ad esempio, se 100 ospiti di un pranzo celebrativo evitano la zuppa di pinne, il calcolatore segnala la salvezza di almeno 12 squali.

Sharkulator si basa su dati scientifici che riguardano la mortalità degli squali pescati in modo insostenibile: «La sovrapesca è infatti una delle cause che sta portando molte specie di squali e razze sull’orlo dell’estinzione – conclude il Wwf – Nel mondo si stima che, a causa della domanda di pinne, vengano uccisi fino a 73 milioni di squali ogni anno. Già nel 2014 l’IUCN aveva segnalato il 25% delle specie minacciato di estinzione: nel 2019 un aggiornamento sullo stato di questi animali ha mostrato un evidente peggioramento con 42 specie minacciate rispetto alle 25 di 5 anni prima. Tra le specie più colpite al livello globale, la verdesca. Con Sharkulator il Wwf vuole creare in Asia una vera e propria #FinFreeRevolution tra i consumatori dei paesi asiatici più legati a questa tradizione come Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malesia e Vietnam».