Giannutri, riaperto il sito archeologico della Villa Romana

Collaborazione tra Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e Soprintendenza Archeologica

[25 Giugno 2015]

Dopo anni di abbandono denunce fatte (e qualcuna presa) da ambientalisti e giornalisti, dal 2 luglio riapre finalmente ai visitatori, accompagnati da guide specializzate, il sito archeologico della Villa Romana di Giannutri. Oggi il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano,  Giampiero Sammuri, e il soprintendente archeologo Andrea Pessina, hanno partecipato alla cerimonia di pre-apertura e in una nota l’Ente Parco spiega che «La riapertura sarà gestita con  due guide, formate appositamente dalla Soprintendenza archeologica e  pagate dal Parco,  che ogni giorno accompagneranno  i visitatori nel percorso archeologico in tre turni con massimo 25 persone. Ci sarà un biglietto di ingresso i cui proventi saranno reinvestiti nella manutenzione».

Ma perché si è riusciti a riaprire solo ora un bene così importante in un’isola completamente protetta dal 1996? Al Parco rispondono che «La sovrapposizione di competenze sull’Isola di Giannutri rende complicate le decisioni e gli interventi, ci vogliono  numerosi incontri e tavoli tecnici  per discutere  e affrontate con tutti gli Enti le svariate forme di criticità riguardanti l’Isola. Anche il percorso per la riapertura del sito archeologico ha avuto bisogno di tempo. L’evento è molto atteso dal territorio, dai visitatori  e dagli operatori turistici,  specie quelli della costa etrusca. Il  sito archeologico di Giannutri è  di grande  interesse ed  rimasto chiuso per troppi anni per motivi di sicurezza. La stretta collaborazione e l’investimento in risorse sia tecniche che economiche  sono state orientate  per  valorizzare e rendere fruibile la grande ricchezza culturale dell’Isola a fianco alla fruizione  ambientale. L’apporto economico e tecnico  della Soprintendenza è stato indispensabile, il Parco ha sostenuto economicamente l’operazione,  collaborando  a progettare con gli Archeologi  modalità sperimentali di visita alla villa romana e ai suoi annessi facendosi interprete della richiesta dei visitatori dell’isola ormai diventata pressante dopo anni di chiusura del sito.  Nella progettazione sono stati previsti lavori vari di messa in sicurezza, mediante nuova scala di accesso e sistemazione di sentieristica nell’area residenziale della villa, il rifacimento del pannello all’ingresso dell’area residenziale e l’introduzione di nuovi pannelli esplicativi  oltre a interventi di manutenzione ordinaria e di adeguamento della sentieristica per la messa in sicurezza»,

Per favorire il programma di visite guidate il Parco ha  selezionato  7 guide che dovranno accompagnare un numero massimo di 25 visitatori a turno, con tre turni giornalieri per tutto luglio e agosto e in settembre nei weekend. L’ingresso all’area archeologica demaniale è gratuito mentre sarà a pagamento il servizio di accompagnamento delle guide.La Soprintendenza ha fornito tutta la  documentazione e i contenuti  provvedendo anche alla formazione specifica delle guide selezionate, fornendo materiale didattico, planimetrie dei percorsi di visita e delle varie aree della villa romana utili alle informazioni e ad una comunicazione corretta.

Sammuri conclude: «Sono molto soddisfatto di questo risultato  culturale per Giannutri, non era un obiettivo facile, ma la fattiva collaborazione tra Parco e Soprintendenza Archeologica  continua a produrre buoni frutti, lo avevamo già visto con Pianosa. Ringrazio il Dr. Pessina e i suoi uffici per l’impegno e lo sforzo organizzativo. Sono convinto che  investire in cultura sull’Isola di  Giannutri  aiuti  anche a promuovere la conoscenza della sua spettacolare  biodiversità»