Fondi europei: ambiente, clima e aree protette al centro. Ma l’Italia utilizza solo 17% delle risorse

Legambiente e Prodos insieme per un percorso di costruzione delle competenze

[19 Febbraio 2019]

La Commissione politiche regionali del Parlamento europeo ha approvato la relazione dell’eurodeputato Andrea Cozzolino (PD) sul regolamento del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e sul  Fondo di coesione (Fc) per il 2021-2027 e nel  testo è stato inserito anche un emendamento, votato a larga maggioranza, che riconosce il ruolo delle aree naturali protette come elemento centrale nella preservazione, tutela e promozione del patrimonio naturale.

Cozzolino ha sottolineato che «Questa prima approvazione da parte della Commissione è un riconoscimento importantissimo dell’organicità del ruolo delle aree naturali protette con la missione e gli obiettivi del Fondo di coesione, del fatto che lotta ai cambiamenti climatici, difesa del suolo e contrasto allo spopolamento delle zone rurali e marginali si realizzano nella connessione fra tutela delle risorse naturali e attività sostenibili in agricoltura e turismo. Sono molto grato a Europarc, la Federazione dei Parchi europei, e alla sua sezione italiana Federparchi, rappresentata dall’On. Enzo Lavarra, che mi hanno sostenuto e fornito tutto il supporto e gli strumenti necessari a far comprendere ai miei colleghi europarlamentari quanto l’inserimento delle aree protette e dei distretti turistici nelle politiche di coesione sia fondamentale per un futuro ambientale, sociale ed economico sostenibile».

Oltre a Fesr e Fc, l’ambiente è integrato in molti dei programmi di finanziamento nazionali e internazionali come:  LIFE Programma europeo per l’ambiente e l’azione per il clima che  finanzia progetti per la protezione dell’ambiente; H2020 Horizon 2020  che finanzia progetti di ricerca applicata; Fse Fondo sociale europeo che finanzia occupazione, lavoro e formazione, anche in materia ambientale; Feasr Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale  che finanzia lo sviluppo delle zone agricole con particolare attenzione all’ambiente; Feammp Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca che finanzia lo sviluppo e la tutela delle zone costiere… Occasioni che possono diventare un vero e proprio labirinto burocratico per chi si avvicina per la prima volta a questi programmi di finanziamento. Come dice Legambiente: «Il talento conta, il coraggio anche ma gran parte della nostra capacità di progredire deriva dalla prontezza nel cogliere le opportunità quando si presentano davanti ai nostri occhi e i finanziamenti europei sono, senza dubbio, una grande opportunità per chi lavora nel settore green!»

Ormai, la necessità e l’opportunità di beneficiare dei finanziamenti Ue è avvertita  da tutti i soggetti coinvolti nella soluzione di problemi ambientali o sociali. Eppure, l’Italia è sempre tra le ultime per utilizzo dei soldi ricevuti e, a due anni dalla chiusura dell’attuale programmazione, secondo gli ultimi dati della Commissione Europea,  il nostro Paese è riuscito ad utilizzare soltanto il 17% delle risorse: circa 12 miliardi di euro su una spesa totale prevista di quasi 76 miliardi. «Un dato  . dicono a  Prodos Consulting  – che conferma la percezione di molti attori del nostro territorio che considerano queste opportunità di finanziamento come realtà molto lontane dal proprio agire quotidiano e poco conosciute nei risvolti concreti».

E’ da questa riflessione che parte la collaborazione avviata tra Legambiente e Prodos Consulting, una società di europrogettazione con specifica esperienza nel settore sociale, fondatrice di Prodos Academy, la piattaforma didattica per la formazione e l’aggiornamento nel settore dell’europrogettazione, finalizzata a sviluppare competenze specialistiche nel settore dei finanziamenti europei, ma anche a creare un vero e proprio spazio virtuale per la discussione, la condivisione di best practice e l’aggiornamento.

Legambiente e Prodos si impegnano a «unire le competenze e offrire gli strumenti necessari per supportare idee e progetti per l’ambiente, anche in vista della prossima apertura del nuovo bando LIFE. Laboratori di progettazione in aula, simulazioni guidate, corsi on line e strumenti di progettazione saranno messi a disposizione di tutti gli operatori coinvolti nella soluzione di problemi ambientali o sociali. Un passo a sostegno di idee green e a garanzia degli obiettivi ambientali prefissati dall’Unione Europea».

I corsi online sono già disponibili sulla piattaforma Prodos Academy: scegliendo tra i corsi disponibili, è possibile costruire un percorso didattico personalizzato, contare sul servizio di tutoring via chat, avere accesso a strumenti progettuali e consigli degli esperti, partecipare ad eventi di networking con i professionisti di settore.