Fao: il mondo deve fermare la deforestazione e utilizzare le foreste in modo sostenibile

A Roma il Committee on Forestry: foreste e alberi sono parte della soluzione climatica

[3 Ottobre 2022]

Le foreste coprono il 31% della superficie terrestre, immagazzinano circa 296 gigatonnellate di carbonio e ospitano la maggior parte della biodiversità terrestre del mondo. Sono una fonte di fibre, carburante, cibo e foraggio e forniscono mezzi di sussistenza a milioni di persone, inclusi molti dei più poveri del mondo. Le foreste aiutano l’umanità a mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici e a migliorare la qualità del suolo, dell’aria e dell’acqua. Se gestite in modo sostenibile, le foreste sono anche una fonte di materie prime rinnovabili. Aprendo oggi a Roma la  26esima sessione del Committee on Forestry (COFO), si terrà in formato ibrido fino al 7 ottobre e fornirà una piattaforma per lo scambio e il dialogo tra i partecipanti e fornirà suggerimenti per il lavoro della Fa nel settore forestale, il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, ha sottolineato che «Il mondo deve fermare la deforestazione, piantare alberi per rendere il pianeta più verde e ripristinare le capacità produttive, e utilizzare foreste e alberi in modo sostenibile»

Qu ha ricordato che «Gli impatti della crisi climatica e delle emergenze umanitarie si fanno sentire più che mai in tutto il mondo, colpendo più duramente i più vulnerabili. Siccità, inondazioni, incendi e tempeste crescono di frequenza e intensità. Allo stesso tempo, ci sono crisi sovrapposte dovute alla pandemia globale, flessioni economiche e aumenti dei prezzi di cibo, mangimi, carburante e fertilizzanti. La fame continua a crescere, riflettendo le crescenti disuguaglianze. La deforestazione e il degrado del suolo, insieme alla perdita di biodiversità, stanno devastando i nostri ecosistemi. Questo deve cambiare e fermarsi. Come stabilito nella Dichiarazione di Seoul, le foreste e gli alberi devono essere considerati una parte fondamentale della soluzione».

Il capo della Fao ha evidenziato che «Mancano solo altri 7 anni per raggiungere l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il know-how e gli strumenti sono disponibili, ora dobbiamo implementare, ampliare e accelerare l’azione e, soprattutto, abbiamo bisogno di volontà politica e di un pacchetto di soluzioni. La pubblicazione di punta della Fao, lo “State of the World’s Forests 2022”, di cui si parlerà durante la sessione, offre tre soluzioni concrete e interconnesse. Primo, fermare la deforestazione è la chiave per affrontare la crisi climatica riducendo le emissioni di gas serra del 14% e salvaguardando più della metà della biodiversità terrestre. Inoltre, un’altra soluzione è piantare alberi, ripristinare le capacità produttive e migliorare la resilienza dell’ecosistema. Possono essere ripristinati 1,5 miliardi di ettari di terreni degradati. L’aumento della copertura arborea potrebbe aumentare la sostenibilità economica, che è essenziale per aumentare la produttività per soddisfare la crescente domanda. Terzo, è importante utilizzare foreste e alberi in modo sostenibile e di costruire catene del valore ecologiche. Il legno e i cespugli sono una risorsa rinnovabile molto preziosa e un’importante fonte di materiali a zero emissioni di carbonio e persino carbon positive. Gli alimenti forestali raccolti in natura migliorano la sicurezza alimentare e la nutrizione delle persone che vivono nelle vicinanze e oltre».

Qu ha anche sottolineato l’importanza dei piccoli proprietari, delle comunità locali e dei popoli indigeni, che possiedono o gestiscono quasi 1 miliardo di ettari di foreste e terreni agricoli del mondo: «Devono essere al centro degli sforzi verso sistemi agroalimentari sostenibili, di cui le foreste e gli alberi sono parte integrante». E  ha aggiunto: «Questa sessione COFO farà avanzare l’agenda forestale globale sui cambiamenti climatici, la produzione e il consumo sostenibili, il ripristino, la biodiversità e la finanza e fornirà raccomandazioni tecniche sulla silvicoltura emergente e sulle questioni politiche»

Analizzando sia il rapporto “The State of the World’s Forests 2022: Forest pathways for green recovery and building inclusive resilient and sustainable economies”, sia i risultati del  XV World Forestry Congress  tenutosi nel maggio in Corea del sud, il COFO esaminerà il lavoro forestale della Fao nell’ambito dello  Strategic Framework 2022-2031  della FAo. All’ordine del giorno ci saranno anche i lavori in corso su economie resilienti e sostenibili, i collegamenti tra agricoltura e silvicoltura e soluzioni forestali per combattere il cambiamento climatico. A questo proposito, Qu ha evidenziato che «Per la prima volta l’agricoltura e la silvicoltura sono state discusse come un punto dell’agenda comune, il che è un passo importante per identificare e ampliare soluzioni vantaggiose per tutti per la sicurezza alimentare e la nutrizione che proteggano foreste e alberi».

Durante la sessione romana del COFO saranno pubblicati due importanti rapporti: “Global forest sector outlook 2050: Assessing future demand and sources of timber for a sustainable economy” e “Mainstreaming biodiversity in forestry”.

La Fao svolge molteplici attività riguardanti il ​​settore forestale: insieme all’United Nations Development Programme (UNDP) e all’United Nations Environment Programme (Unep), ha sostenuto oltre 60 paesi nella riduzione della deforestazione e del degrado forestale, attraverso il  programma UN-REDD. Il lavoro dell’Organizzazione sull’applicazione della legge forestale, la governance e il commercio aiutano i Paesi a combattere il disboscamento illegale e promuovono il commercio di legname, che è prodotto in modo sostenibile da piccole imprese. Il Sustainable Wildlife Management Programme della FAo sta indirizzando gli sforzi per garantire una salute ottimale per le persone, gli animali e l’ambiente nell’ambito di un approccio One Health, rafforzando nel contempo la gestione della fauna selvatica e migliorando la sicurezza alimentare delle comunità locali. Il miglioramento dei mezzi di sussistenza, della prosperità e del benessere umano nelle foreste è l’obiettivo della  Forest and Farm Facility . Più di 25 milioni di persone in 30 Paesi hanno beneficiato direttamente o indirettamente di questa iniziativa, anche durante l’attuale pandemia di ovid19. L’azione della FAO contro la desertificazione a sostegno dell’Iniziativa della Grande Muraglia Verde nel Sahel ha contribuito a ripristinare la produttività delle terre degradate e i mezzi di sussistenza delle comunità locali. Il suo sostegno in 10 Paesi ha portato al ripristino di oltre 56 000 ettari di terreno. La Fao,  insieme all’Unep  e al Segretariato dell’United Nations Convention to Combat Desertification, sostiene i governi impegnati a ripristinare 100 milioni di ettari di terre degradate, sequestrare 250 milioni di tonnellate di CO2 e creare 10 milioni di posti di lavoro verdi nell’ambito della Great Green Wall Initiative africana.

L’ ottava World Forest Week, organizzata dal 29 settembre al 7 ottobre a margine del COFO, è una serie di eventi speciali che portano i membri della Fao, le organizzazioni partner, i leader, gli scienziati, le donne e i giovani a discutere le questioni più urgenti della silvicoltura . Il tema della Settimana mondiale delle foreste di quest’anno è “Coltivare un pianeta migliore”.