Fao e biodiversità: costruire una partnership tra i sistemi agroalimentari e la conservazione

Per un’ambiente migliore, sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili

[7 Settembre 2021]

Intervenendo al World Conservation Congress dell’International union for conservation of nature (Iucn) in corso a Marsiglia, il direttore generale della Fao, Qu Dongyu ha detto che «La Fao è in prima linea negli sforzi per ripristinare e mantenere un rapporto positivo tra i sistemi agroalimentari e la conservazione, promuovendo pratiche sostenibili in tutto il mondo».

La Fao evidenzia in una nota che «L’agricoltura rappresenta quasi il 40% della superficie terrestre globale e circa il 70% dell’uso di acqua dolce, il che la rende fortemente dipendente dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici. I settori agroalimentari sono molto vulnerabili agli impatti della crisi climatica e allo stesso tempo sono responsabili di circa il 34% delle emissioni di gas serra di origine antropica, il che li rende una componente essenziale nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici».

Secondo Qu, «I sistemi agroalimentari verdi e resilienti al clima possono offrire soluzioni chiave alle crisi della biodiversità e dell’ambiente. Aumentando le pratiche sostenibili, possiamo ridurre gli impatti negativi sull’ambiente e conservare la biodiversità attraverso territori terrestri e marini condivisi e produttivi».  Al contrari, «L’agricoltura non sostenibile contribuisce alla riduzione della biodiversità, ad esempio attraverso il degrado del suolo e la perdita di habitat».

In vista dell’United Nations  Food Systems Summit che si terrà questo mese, della COP15 CBD sulla biodiversità che si terrà a ottobre a Kunming, in Cina, e della COP26 Unfccc sul clima che si terrà a Glasgow entro la fine dell’anno, l’obiettivo del dialogo ad alto livello al quale ha partecipato il direttore della Fao a Marsiglia era quello di affrontare questa  sfida rafforzando la convergenza tra i sistemi agroalimentari, la conservazione e la biodiversità.

Un’iniziativa che fa seguito al “Global Dialogue on the Role of Food and Agriculture in the Post-2020 Global Biodiversity Framework”, co-ospitato a luglio dalla Fao e dalla Convention on Biological Diversity (CBD), e che ha riunito ministri, scienziati, agricoltori familiari, il settore privato e la società civile e ha cercato di esplorare modi per promuovere pratiche agricole favorevoli alla biodiversità.
Qu a Marsiglia ha ribadito che «La biodiversità non solo apporta contributi essenziali ai mezzi di sussistenza rurali e all’ambiente, ma contribuisce anche a garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione. Il nesso tra biodiversità, diete sane e crisi climatica è essenziale».
L’incontro di luglio ha anche evidenziato l’importanza di affrontare le disuguaglianze e al World Conservation Congress Iucn ha ricordato che «Questo include la necessità di riconoscere e proteggere i diritti dei popoli indigeni, delle comunità locali, delle donne, dei giovani, dei piccoli produttori e degli agricoltori familiari che possono dare un contributo importante come custodi della biodiversità».
In quanto Agenzia custode di diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) relativi alla biodiversità
la FAO sta già aiutando i suoi stati membri a raggiungere questi SDG, ad esempio aiutando a costruire capacità sulla raccolta dei dati, il monitoraggio e la rendicontazione. A livello nazionale, questo include più di 800 progetti Fao per un valore di oltre 2 miliardi di dollari di investimenti.

Esempi audaci che possono servire da ispirazione includono la Grande Muraglia Verde dell’Africa, un’iniziativa per coltivare una striscia di piante e alberi di 8.000 km in alcune delle aree più aride del continente. Un progetto che sta già trasformando la vita di milioni di persone nella regione del Sahel e che, una volta completato, punta a ripristinare 100 milioni di ettari di terreno attualmente degradato, sequestrare 250 milioni di tonnellate di carbonio e creare 10 milioni di posti di lavoro.
Qu ha concluso: «La Fao si impegna a sostenere i suoi membri nella trasformazione in sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili per una produzione migliore, una migliore nutrizione, un ambiente migliore e una vita migliore per tutti, senza lasciare indietro nessuno».