Due pulcini di Condor della California nati da uova non fecondate
La scoperta della partenogenesi, o riproduzione asessuata, confermata da test genetici molecolari, è una novità per la specie
[3 Novembre 2021]
Lo studio “Facultative Parthenogenesis in California Condors”, pubblicato sul Journal of Heredity – la rivista ufficiale dell’American Genetic Association – da un team di ricercatori della San Diego Zoo Wildlife Alliance e della università della California – Los Angeles e dell’Oregon Zoo riporta una scoperta straordinaria, che potrebbe avere effetti a catena per la genetica della fauna selvatica e la scienza della conservazione: «Durante un’analisi di routine dei campioni biologici di due condor della California nel programma di allevamento gestito dalla San Diego Zoo Wildlife Alliance, gli scienziati hanno confermato che ogni pulcino di condor era geneticamente imparentato con la rispettiva femmina di condor (dam) che ha deposto l’uovo da cui si è schiuso. Tuttavia, in uno sviluppo volta sorprendente, hanno scoperto che nessuno dei due uccelli era geneticamente imparentato con un maschio, il che significa che entrambi i pulcini erano biologicamente senza padre e che rappresentano i primi due casi di riproduzione asessuata, o partenogenesi, da confermare nelle specie di condor della California».
Inoltre, le due femmine di condor sono state in voliere con partner maschi fertili. «Quindi – dicono i ricercatori – questa scoperta della partenogenesi non è solo la prima ad essere documentata nei condor, ma è anche la prima scoperta attraverso l’uso di test genetici molecolari e la prima in qualsiasi specie aviaria in cui l’uccello femmina abbia avuto accesso a un compagno».
Per Oliver Ryder, Kleberg Endowed director of conservation genetics della Zoo Wildlife Alliance di San Diego e coautore dello studio. «Questa è davvero una scoperta straordinaria. Non stavamo esattamente cercando prove di partenogenesi, ci sono arrivate in faccia. L’abbiamo confermato solo grazie a dei normali studi genetici che facciamo per dimostrare la parentela. I nostri risultati hanno dimostrato che entrambe le uova possedevano i cromosomi sessuali ZZ maschili attesi ma, verificando i nostri risultati, tutti i marcatori erano stati ereditati solo dalle loro madri».
La partenogenesi è una forma naturale di riproduzione asessuata in cui un embrione non fecondato dallo sperma continua a svilupparsi anche se contiene solo materiale genetico della madre. I figli risultanti sono chiamati partenoti. Alla San Diego Zoo Wildlife Alliance spiegano ancora che «Sebbene questo fenomeno sia ben noto ai biologi, è relativamente raro negli uccelli e normalmente è osservato nelle femmine che non hanno accesso ai maschi. I partenoti del condor della California sono stati prodotti da due diverse madri, ognuna delle quali è stata continuamente ospitata con un maschio fertile. Entrambe queste femmine avevano anche prodotto numerosi figli con i loro compagni: una aveva avuto 11 pulcini, mentre l’altra era stata accoppiata con un maschio per oltre 20 anni e aveva avuto 23 pulcini. Quest’ultima coppia si è riprodotta altre due volte in seguito alla partenogenesi».
Un’altra autrice dello studio, Cynthia Steiner, direttore associato della divisione di ricerca sulla conservazione alla San Diego Zoo Wildlife Alliance, aggiunge: «Riteniamo che i nostri risultati rappresentino il primo caso di partenogenesi aviaria facoltativa in una specie di uccelli selvatici, in cui sia un maschio che una femmina sono alloggiati insieme. Tuttavia, a differenza di altri esempi di partenogenesi aviaria, questi due eventi non sono spiegati dall’assenza di un maschio adatto».
Storicamente, lo studio della partenogenesi negli uccelli dipendeva da un’attenta osservazione che rendeva difficile la conferma, e i casi erano limitati principalmente agli uccelli domestici. Ad esempio, studi condotti nel 1965 e nel 1968 hanno identificato lo sviluppo partenogenetico nei tacchini e nel 1924 e nel 2008, gli scienziati hanno notato lo stesso fenomeno nei fringuelli e nei piccioni domestici, anche se in questi ultimi casi le uova non sono riuscite a progredire fino alla fase di schiusa.
I ricercatori della San Diego Zoo Wildlife Alliance sono stati in grado di confermare questa nuova scoperta sui condor sfruttando i dati completi raccolti durante il California Condor Recovery Program durante il quale, per oltre 30 anni, gli scienziati hanno condotto un’ampia ricerca genetica e genomica, utilizzando campioni di sangue, membrane di gusci d’uovo, tessuti e piume per raccogliere i dati ereditari di 911 singoli esemplari di condor. E’ così che sono stati in grado di incrociare i dati genetici storici prima di confermare l’esito di questo eccezionale caso di partenogenesi.
Il conservation team della San Diego Zoo Wildlife ritiene che «Sebbene questi risultati rappresentino solo due casi documentati nella popolazione di condor, la scoperta potrebbe avere significative implicazioni demografiche». Anche se un pulcino è morto nel 2003 all’età di 2 anni e l’altro nel 2017 a 8 anni, il team prevede di continuare il lavoro di genotipizzazione nella speranza di identificare altri casi partenogenetici.
Ryder conclude facendo notare che «Questi risultati ora sollevano dubbi sul fatto che ciò possa verificarsi passando inosservato in altre specie».